lunedì 27 aprile 2009

cambia il vento

Ed ecco che ogni tanto, come in barca a vela, cambia il vento e ci si deve riorganizzare.
Ho sempre rimandato l'idea di un secondo bambino, scottata dal ricordo delle difficoltà legate alla prima gravidanza. Appena parlavo con amici e parenti delle mie paure tutti (tranne mia madre) a rassicurarmi che "la prossima volta potrebbe essere diversa"... potrebbe, appunto.
Infine, non il miraggio di una fantomatica gravidanza perfetta, ma le soddisfazioni del mio primo "prodotto finito" son state tali da farmi tentare...
e ho scelto coscentemente: sapendo di potermi aspettare di tutto, nel bene e nel male.
Magari se stavolta potessi evitare di rischiarci le penne...
ancora penso, e spero, che questa volta sarà diversa però le rotture di scatole sono comunque piuttosto evidenti.
Per esempio:
dover ammettere con me stessa di non essere più in grado di lavorare.
Per il bene del bambino, per la mia sicurezza, sono stata messa "a riposo".
Ed è un bel cambiamento di vento, uno scossone.
E' un vero boccone amaro da mandar giù l'idea di non portare in fondo qualcosa che ho iniziato, rispettare le promesse che ho fatto... ai miei ragazzi mi affeziono, troppo considerando che avrei dovuto comunque separarmene a giugno.
Mi rimane il dubbio di averli danneggiati in qualche modo. Continuo a ripetermi che "nessuno è insostituibile", so che è vero e spero che i miei supplenti facciano un buon lavoro.
Che poi uno può pensare "che ti lamenti: avrai più tempo per dipingere, rilassarti e stare col piccolo Re dei sugolini".
Ma io sono "a riposo", non "in vacanza", e non è facile dipingere in preda alle nausee o accudire Elia se non posso prenderlo in collo, ogni tanto mi sento mancare...

Comunque, inutile ribellarsi ai repentini cambiamenti di vento, tanto vale adattarsi.
E allora ho finito il quadro e ho per la testa un sacco di altri progetti, non solo pittorici.
La verità è che potrò anche stare per tre mesi immobile in un letto se ce ne sarà bisogno (in questo senso ho già dato e so che ci vuole ben altro per abbattermi), ma la mia testa ferma non ci starà mai.
E quindi basta lamentarsi, nessun rimorso,
cambio le vele e ricomincio a navigare verso nuove avventure!

lalla

P.S. A PROPOSITO DEL QUADRO: mi sono divertita a lasciar vagare la mano e la mente in un oceano cromatico. Uno spasso, davvero. I vortici di colori, le forme sinuose, mi hanno catturato e guidato in questo "bagno" di tinte vivaci e complementari. Il mio volto soddisfatto nel sonno esprime perfettamente, credo, la serenità che mi ha regalato ogni singola pennellata.


olio su legno, 167 x 83 cm.

mercoledì 1 aprile 2009

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