venerdì 28 marzo 2014

ho vinto una stupida maratona

Due anni fa, dopo molti di silenzio, è stato bandito un nuovo Concorso Docenti Nazionale (non è che i posti esistessero davvero, più che altro si trattava di uno spot politico dell’allora Ministro: “Il nuovo concorso premierà i giovani pronti ad arrichire la scuola italiana con una dimensione europea dell’insegnamento, abili nell’uso delle nuove tecnologie e in una lingua straniera, tutto sarà svolto all’insegna della trasparenza e dell'efficienza e durerà meno di un anno”.
(A dire il vero è durato molto più di lui e non è ancora finito).

Io non sono più così giovane e non parlavo una parola di ingelse, ma ho comunque deciso di partecipare.
Devo ammettere che lo spirito con cui mi sono iscritta non differiva molto da quello di quei cinquantenni un po’ patetici, con poca pancetta e tanta paura di invecchiare, che si iscrivono alla maratona per dimostrare al mondo e a se stessi che, sotto un bello strato di polvere, c'è ancora un po' di smalto.
Quando qualcuno veniva a sapere che in Toscana ci saremmo contesi 8 posti (virtuali) tra circa 1000 partecipanti, mi chiedeva: “ma che ti sei iscritta a fare a questo concorso?”
“Per vincerlo!” Immancabilmente l’interlocutore alzava il sopracciglio e mi guardava un po’ strano...
Cos’è? Non è “politically correct” dire la verità? Perchè ci si deve prendere in giro? Che si sono iscritti a fare gli altri 999, per perderlo?

Le carte in tavola sono totalmente cambiate 8 mesi fa, quando a sorpresa è inziata un’altra avventura, non una patetica maratona per dimostrare a me stessa e agli altri chissà chè, una cosa seria dove in gioco non c’era solo il mio stupido orgoglio, ma la mia vita e quella di tutte le persone che amo.
E allora gareggiare è diventato davvero difficile, perchè la mia piccola Principessa ha iniziato a diventare ogni giorno più reale, ad abitare il mio corpo e soprattutto ad ossessionare la mia mente. Ha sgomitato prepotentemente e ha scavalcato tutto il resto.
Alla fine è salita lassù, nel posto più in alto, accanto al piccolo Re.
Che fatica non far rotolare l’interesse per questa farsa di concorso sotto i piedi....
e la gestione del Miur dell’intera faccenda non è che mi desse una mano, lunghe attese di mesi tra una prova e l’altra senza sapere niente, pause, defezioni dei membri della commissione, il caos totale, alla faccia dell’efficenza...

poi, alla fine, un mesetto fa sono stata convocata per sostenere l’orale a Pistoia.
Ho fatto un po’ di conti, sarei stata incinta di 8 mesi, vabbè, i rischi legati ad un parto prematuro ormai erano scongiurati, semmai sarebbe nata pistoiese!
La strizza di essere giudicata ha fatto il resto, ha combattuto contro le tonnellate di progesterone che impastavano la mia mente e mi ha dato quel tanto di forza necessaria per la praparazione finale (su leggi/definizioni/inglese).
Il problema è che insegno da 10 anni e da 10 anni valuto i miei studenti. E se mi evessero giudicato mediocre, che fine avrebbe fatto la mia credibilità? Chi me lo dava il diritto di continuare a dire ad altri cosa è giusto (scolasticamente parlando) o cosa è sbagliato?
Pochi giorni prima un amico è stato a vedere i primi orali: “Non preoccuparti, cominci con una presentazione in power-point di 30’, poi ti fanno sedere e ti interrogano su St.Arte, Disegno, Legislazione, Informatica, Inglese... sembra un esame di maturità”
“Ma cos’è? Il classico incubo ricorrente di dover rifare l’esame di maturità dopo 20 anni?”.
Che orrore! Che paura terribile ho avuto all’esame di maturità! Ricordo ancora la sensazione che tutta la mia esistenza fosse arrivata ad un momento catartico, che tutto stesse per essere deciso...
Che sciocca! Qualcosa per fortuna è cambiato, sono andata all’orale molto più rilassata, la mia vita va ben oltre il giudizio di una commisisone esaminatrice, ho cose più importanti a cui pensare!
E adesso che ricordo meglio, 20 anni fa feci un bellissimo orale, perfino divertente, quasi un colloquio tra pari, non un'interrogazione, alla fine mi strinsero la mano... lo stesso è accaduto due giorni fa.
Che potessi imbastire una bella lezione e un’orale brillante di Storia dell’Arte e Geometria Descrittiva me lo aspettavo, ma la cosa più stupefacente è il miracolo che si è verificato: ho parlato in inglese ad un livello B2! (l’esaminatrice mi ha fatto i complimenti) Questo, devo ammetterlo, non me l'aspettavo proprio e mi ha fatto gonfiare d’orgoglio come un pallone aereostatico.
Ho combattuto con l’inglese tutta la vita, l’ho ostentatamente disprezzato, l’ho clinicamente evitato, l’ho volutamente dimenticato... 
e adesso, arrugginita e vecchiotta come sono, con la sola forza della volontà ed in soli due anni ce l’ho fatta a sbloccarmi, a colmare una vita di rifuto. Me la cavo a mala pena, per carità, ma per me è comunque una conquista enorme!
Non conosco ancora la classifica finale, ma non importa, sono uscita da quell’aula allegra come una rondine di primavera e leggera come una piuma, felice di aver vinto la mia stupida maratona e finalmente libera di lasciar posto nella mia testa solo al mio piccolo Re e alla mia dolce Principessa.
Ci conosceremo presto piccola mia, lo so che “gli esami non finiscono mai”, ma non ho intenzione di fare altre esperienze del genere nella vita, un giorno potrò raccontarti che l’ultima volta con me c’eri anche tu.

Lalla

P.S. Adesso, come da copione, a settembre mi toccerà rifiutare un posto a Massa Carrara...

4 commenti:

  1. Profe, se non la prendono son completamente scemi!!!!!!
    Sono stata una sua studentessa e so perfettamente cosa vuol dire seguire una sua lezione. E' nata per insegnare... e per insegnare non intendo vomitare nozioni a non finire! Ama ciò che insegna e lo si percepisce in ogni istante.
    Le devo molto perché se non fosse stato per lei, io a fare architettura non ci sarei finita nemmeno per sbaglio!!!
    E' in grado di far interessare alla sua materia anche quelli che odiano la storia dell'arte e la geometria. Rapisce l'attenzione... si viene trasportati dal suo entusiasmo... e si vede con occhi nuovi un mondo che se non è ben comunicato fa solo pensare "ma a che serve 'sta roba??".
    Mi auguro davvero che possa vincere uno di quegli 8 posti: per lei, per la sua autostima e per tutti quei ragazzi che avrebbero così l'opportunità di averla come insegnante...!
    Buona fortuna e un bacione all'ormai grandicello re ed alla principessa in arrivo! <3

    Giulia

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  2. Cara Giulia,
    nessun voto ottenuto in concorso potrebbe mai darmi la soddisfazione che provo leggendo quello che mi scrivi e soprattutto sapendo quanto sei felice ed entusiasta di percorrere la tua strada.
    Grazie, grazie, grazie.
    In classe cerco sempre di dare il meglio, ma come tutti gli insegnanti so che non posso fare a meno di commettere molti sbagli. Siamo persone, ciascuna con i suoi difetti.
    Ricorda: il tuo successo è solo merito tuo!
    Detto questo, faccio questo lavoro per voi, i miei studenti, solo voi potete giudicarmi e un giudizio come il tuo è l'onore più grande.
    Grazie ancora.

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  3. Brava Lalla! Se mi avessero chiesto di scommettere, mi dispiace per gli altri, ma avrei puntato solo su di te!
    Adesso goditi il meritato riposo che presto scambierai quel primo indimenticabile sguardo...Auguroni un abbraccio Simo

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