sabato 27 dicembre 2014

para-Natale

Amici,
lo sapete come si chiama quella roba brutta che ti costringe a letto per quasi una settimana, con febbre, dolori, raffreddore, tosse e mal di gola e che quasi sicuro ti riempi di catarri e ti tocca pure prendere gli antibiotici?
Influenza, direte voi (l'ho detto anche io alla Pediatra quando, a inizio dicembre, ci siamo ammalate io e la piccola fata)
- Assolutamente no! Si tratta sicuramente di un virus para-influenzale dato che siete state entrambe vaccinate (n.b: sotto suo suggerimento).
- Mi scusi, non è che per caso 'sto vaccino è un po' una bufala? Mica per voler essere pignoli, ma si somigliano proprio tanto...
- Ma cosa c'entra Signora? I ceppi di virus sono infiniti!
Ecco, viene da riflettere sull'utilità di vaccinarsi su un solo ceppo. Anche perché, amici, lo sapete cosa può venire dopo 15gg dall'influenza?
La ricaduta, direte voi.
Ma bravi!
E dopo 15gg dalla para-influenza?

Lalla

P.S. Io e Matilde stiamo passando il suo primo Natale murate vive all'interno di una camera d'albergo, giorno e notte allacciate mollemente nel tepore del suo corpicino surriscaldato, nutrite solo di latte e Augmentin... non sarebbe neanche così male se non avessi una torcia infilata in gola. Fuori, i ragazzi affrontano la tormenta di neve, ogni tanto rientrano, fradici e puzzolenti, ma felici. Buone feste!


lunedì 22 dicembre 2014

Babbo Natale sono io

Bisogna che faccia qualche premessa.
Premesso che durante la scorsa primavera a scuola di Elia è stata organizzata una vendita di libri, premesso che mi lascia quantomeno perplessa che una libreria privata possa aprire uno stand in una scuola pubblica e che solo il 5% del ricavato sia devoluto alla suddetta scuola, che tutti i genitori siano moralmente ricattati e si sentano obbligati a comprare un libro dall'avviso scritto sui diari e dal fatto che il volume fosse stato già "prenotato" dalle maestre facendoci sbavare sopra i propri scolari,
ero comunque in procinto di assolvere al mio dovere di brava-madre-pecora-dalla-testa-china portandomi verso lo stand “generosamente e volontariamente” gestito da mamme allo scopo di far risparmiare alla libreria anche i soldi del commesso (io ero esentata senza vergogna da questo compito essendo incinta di 8 mesi), quando vengo a scoprire quale fosse il libro "prenotato" da Elia: un mattone di trecento pagine sul benessere fisico e mentale donato dalla nutrizione vegana, scritto piccolissimo e totalmente privo di figure... "Elia, ma sei sicuro che vuoi leggere 'sta roba? Di solito addenti il filetto di Chianina come un orso grizzly! Ma che cavolo hai scelto? Hai dato un'occhiata alla sezione ragazzi e fumetti?"
"… mamma… la maestra ha insistito che non si comprassero scemenze", e poi, con sguardo languido: "per esempio, ha proibito assolutamente "Diario di una schiappa".
Ora, premesso che la censura mi sarebbe stata sul culo anche se fossi vissuta nel medioevo e che non considero i fumetti delle “scemenze” (tantomeno se messi a confronto con la nutrizione vegana), secondo voi, che libro ho comprato a Elia?


Sicilia, fine luglio, stiamo facendo colazione sulla terrazza di una casetta sulla spiaggia, mezzi gnudi, circondati dai cespugli, di fronte a noi c’è solo il mare, e l’Africa (ma un po’ più in là).
Matilde sonnecchia nella carrozzina, Theo aggeggia col cellulare, io guardo l'orizzonte dove l'acqua e il cielo si uniscono, Elia sta smangiucchiando i suoi cereali mentre legge sereno e non sa che si sta avvicinando per lui un momento catartico.
Ad un tratto mi guarda basito: “Mamma, una cosa strana… in questa vignetta Greg racconta di quando scopre il babbo che sposta il dentino da sotto il cuscino… ma allora la fatina dei denti…” un attimo di suspence: “ …non esiste? Eravate voi a mettermi i soldi?”.
Io gli rispondo con un sorriso.
“Accidenti! Incredibile, io tutto questo tempo ci credevo proprio…”.
Ricomincia a mangiare tranquillo, l’ha presa bene, “infondo” avrà pensato “chi se ne frega della fatina dei denti”.
15’ secondi circa e sgrana gli occhi: “Oioi… e BabboNatale?! Non esiste neanche Babbo Natale?? Eravate sempre voi??”.
Sorrido di nuovo:” Amore, se mi fai questa domanda, allora puoi risponderti da solo”.
Rimango in attesa, mi dispiace che sia arrivato questo momento, che stia crescendo. Ho paura che sia deluso o magari si arrabbi, ma il Re dei Sugolini è sempre meglio di come mi aspetti (tenete conto che mi ha viziata: io mi aspetto parecchio).
“Davvero???... ma grazie!” E’ quasi commosso: “Erano bellissimi i regali, meglio di quelli che chiedevo nella letterina! Me li avete fatti voi due!? Ma che bravi! E anche le impronte di Babbo Natale, gli indizi che lasciava… io ci credevo proprio, siete stati bravissimi! Grazie, grazie davvero!”.
La mattinata è proseguita ricordando tutte le soprese, i regali che gli avevamo fatto negli anni e come gli erano piaciuti. Ci avrà ringraziato un centinaio di volte.
E’ stato un momento dolcissimo, proprio come il Natale. A luglio.

Come mai mi è capitato un figlio così? Sarò stata una santa nella mia vita precedente? (Una volta provata l’inesistenza della fatina dei denti, risulta altamente probabile l’esistenza della reincarnazione e delle sante). E un’altra cosa: Babbo Natale esiste e non ho mai detto il contrario. Diciamo che si fa un po’ aiutare. Secondo me sono quei furbi degli elfi che lavorano poco e infatti adesso vi lascio e me ne vo ad impacchettare una trentina di regali…
auguri.
Lalla
P.S. per chi non l’avesse capito, Greg heffley è il protagonista di “Diario di una schiappa” di Jeff Kinney.