Come ogni anno, alla fine ci siamo.
Io adoro il Natale!
Essendo una Strega, ho sempre sorvolato sull’aspetto religoso dell'illustre nascita (per altro avvenuta in primavera), ai miei figli ho insegnato invece quanta magia ci sia in questa festa, che è un’occasione in più per stare vicini alle persone che amiamo e farglielo sapere.
Ieri abbiamo impacchettato e firmato insieme i regali, poi Babbo Natale passerà quando gli pare, ma intanto noi ci scambiamo i nostri doni oggi, alla Vigilia.
A proposito di pacchetti, finalmente è arrivato il mio momento, anni e anni di scherno, ma adesso la causa ambientalista riportata alla ribalta da Greta è (almeno all’apparenza) condivisa e nessuno questo Natale potrà storgere il naso di fronte ai miei pacchetti di riuso. Tengo in caldo le mie carte stropicciate tutto l’anno, finalmente ieri gli ho concesso la loro seconda occasione! Ci siamo fatti prendere la mano e ci siamo divertiti a invertire appositamente i contenuti: vestiti in buste di libri, libri in buste di oggettistica... (per chi saprà stare al gioco si accrescerà l’effetto sorpresa).
Regali nuovi e rigorosamente acquistati per l’occasione, ma in buste vecchie e rigorosamente di riusco e con orribili (ma abbondanti) fiocchi appiattiti e nastri arricciati. Lo confesso, ci siamo superati creando gli impacchi più brutti di sempre, ma ci abbiamo messo il divertimento (speriamo che conti anche quello).
Accantonati gli orribili incarti, li ho aiutati a preparare dei biscotti da regalare per la colazione di Natale. Il Re dei Sugolini ha mani enormi (molto più grandi delle mie), ma gli sono cresciute troppo in fretta e ancora non le controlla molto bene (che poi sarebbe un altro modo per dire che in cucina è piuttosto svogliato e inetto): ha sbrodolato impasto fluido su tutta la sua felpa e ribaltato il latte sul bancone. La Piccola Fata ha mani piccoline e precise, ma le guida appositamente per combinare i peggiori disastri (che poi sarebbe un altro modo per dire che è dispettosa e ribelle): ha tentato di imbastire nuove ricette parallelamente alla nostra, aggiungendo ingredienti random e impropri e ogni volta che metteva tre stelline decorative, se ne mangiava altrettante.
Allora, la cucina me l’hanno ridotta un disastro, ma secondo me i biscotti sgonfiotti e senza grassi sono venuti buoni. Un po’ bruttarelli, ma buoni e alla nostra famiglia piaceranno. Sarà un Natale con un po’ meno forma, ma con tantissima sostanza… non vi pare perfetto?!
In questi anni a Matilde ho raccontato che suo nonno era Babbo Natale. In un certo senso penso proprio che possa essere vero. Quando era in vita era cocciuto, irruento e forte, ma anche facile alla commozione, entusiasta e ancora bambinesco, adorava la musica, mangiare, far festa, regali e organizzare soprese. Poi le ho mostrato una sua foto con la barba bianca e il pancione e da quel momento lei non ha avuto più dubbi.
Sa che sono io ad organizzare il calendario dell’avvento personalizzato in uno stivalone di pannolence numerato e stracolmo di regalini per lei e suo fratello, infatti dal 1° dicembre mi chiama “figlia di babbo Natale” non dimenticando di sottolineare con orgoglio di esserne la nipote.
Oggi abbiamo fatto colazione insieme sapendo che il 24° giorno avrebbero terminato il calendario e trovato il regalo più grande, che poi è il mio dono natalizio. Ma mentre mangiava Matilde non faceva altro che chiedere: “quando abbiamo finito ci scambiamo i regali, giusto?”.
E io sorridevo pensando che fosse una sorta di modo di dire perché non vedeva l’ora di curiosare nella calza (sono io che faccio i regali di solito, dagli ultimi due anni ha iniziato anche Elia, ma lei al massimo si attribuiva il merito di portare a casa il “lavoretto” fatto alla materna) e invece il Re dei Sugolini e la Piccola Fata sono sempre meglio di come me li aspetti (nonostante io mi aspetti parecchio).
Dopo aver scartato i miei pacchi bruttissimi, è stata la volta dei doni di Elia per entrambe e quindi, inaspettatamente, anche Matilde ha tirato fuori i suoi, realizzati e custoditi in gran segreto.
I miei figli sono già due splendidi babbonatalini, si sono fatti e mi hanno fatto regali azzeccatissimi, li hanno scelti o realizzati con il cuore. Il Re dei Sugolini mi ha regalato il libro perfetto per me “Dietro una grande donna, c’è sempre un grande gatto”, Matilde mi ha disegnato una pozione magica e mi ha spiegato che potrò usarla per convertire le brutte cose in delfini, meglio di così?
Una meraviglia!
E adesso lo so che questo post è un po' sempliciotto e scritto in fretta e furia, ma avevo 40' di numero e per caricare una foto non c'è tempo, devo correre a far cose più importanti perchè non è finita qui, adesso carico valigia, pacchi e figlioli in auto e mi sposto a San Giovenale dalla mia mamma, devo dare una mano ai fornelli, stasera ceneremo tutti insieme, ci scambieremo i regali, giocheremo, diremo bischerate e faremo tardissimo, stanotte se non erro dovrebbe passare anche Babbo Natale…
Penserete che è troppo, far durare il Natale dal 1° al 25 dicembre, ma vi sbagliate, in verità ogni giorno dell’anno può essere Natale e spero di avere abbastanza energia per far sì che ogni giorno del 2020 lo sia.
Lo auguro a tutti voi!
lalla
Io adoro il Natale!
Essendo una Strega, ho sempre sorvolato sull’aspetto religoso dell'illustre nascita (per altro avvenuta in primavera), ai miei figli ho insegnato invece quanta magia ci sia in questa festa, che è un’occasione in più per stare vicini alle persone che amiamo e farglielo sapere.
Ieri abbiamo impacchettato e firmato insieme i regali, poi Babbo Natale passerà quando gli pare, ma intanto noi ci scambiamo i nostri doni oggi, alla Vigilia.
A proposito di pacchetti, finalmente è arrivato il mio momento, anni e anni di scherno, ma adesso la causa ambientalista riportata alla ribalta da Greta è (almeno all’apparenza) condivisa e nessuno questo Natale potrà storgere il naso di fronte ai miei pacchetti di riuso. Tengo in caldo le mie carte stropicciate tutto l’anno, finalmente ieri gli ho concesso la loro seconda occasione! Ci siamo fatti prendere la mano e ci siamo divertiti a invertire appositamente i contenuti: vestiti in buste di libri, libri in buste di oggettistica... (per chi saprà stare al gioco si accrescerà l’effetto sorpresa).
Regali nuovi e rigorosamente acquistati per l’occasione, ma in buste vecchie e rigorosamente di riusco e con orribili (ma abbondanti) fiocchi appiattiti e nastri arricciati. Lo confesso, ci siamo superati creando gli impacchi più brutti di sempre, ma ci abbiamo messo il divertimento (speriamo che conti anche quello).
Accantonati gli orribili incarti, li ho aiutati a preparare dei biscotti da regalare per la colazione di Natale. Il Re dei Sugolini ha mani enormi (molto più grandi delle mie), ma gli sono cresciute troppo in fretta e ancora non le controlla molto bene (che poi sarebbe un altro modo per dire che in cucina è piuttosto svogliato e inetto): ha sbrodolato impasto fluido su tutta la sua felpa e ribaltato il latte sul bancone. La Piccola Fata ha mani piccoline e precise, ma le guida appositamente per combinare i peggiori disastri (che poi sarebbe un altro modo per dire che è dispettosa e ribelle): ha tentato di imbastire nuove ricette parallelamente alla nostra, aggiungendo ingredienti random e impropri e ogni volta che metteva tre stelline decorative, se ne mangiava altrettante.
Allora, la cucina me l’hanno ridotta un disastro, ma secondo me i biscotti sgonfiotti e senza grassi sono venuti buoni. Un po’ bruttarelli, ma buoni e alla nostra famiglia piaceranno. Sarà un Natale con un po’ meno forma, ma con tantissima sostanza… non vi pare perfetto?!
In questi anni a Matilde ho raccontato che suo nonno era Babbo Natale. In un certo senso penso proprio che possa essere vero. Quando era in vita era cocciuto, irruento e forte, ma anche facile alla commozione, entusiasta e ancora bambinesco, adorava la musica, mangiare, far festa, regali e organizzare soprese. Poi le ho mostrato una sua foto con la barba bianca e il pancione e da quel momento lei non ha avuto più dubbi.
Sa che sono io ad organizzare il calendario dell’avvento personalizzato in uno stivalone di pannolence numerato e stracolmo di regalini per lei e suo fratello, infatti dal 1° dicembre mi chiama “figlia di babbo Natale” non dimenticando di sottolineare con orgoglio di esserne la nipote.
Oggi abbiamo fatto colazione insieme sapendo che il 24° giorno avrebbero terminato il calendario e trovato il regalo più grande, che poi è il mio dono natalizio. Ma mentre mangiava Matilde non faceva altro che chiedere: “quando abbiamo finito ci scambiamo i regali, giusto?”.
E io sorridevo pensando che fosse una sorta di modo di dire perché non vedeva l’ora di curiosare nella calza (sono io che faccio i regali di solito, dagli ultimi due anni ha iniziato anche Elia, ma lei al massimo si attribuiva il merito di portare a casa il “lavoretto” fatto alla materna) e invece il Re dei Sugolini e la Piccola Fata sono sempre meglio di come me li aspetti (nonostante io mi aspetti parecchio).
Dopo aver scartato i miei pacchi bruttissimi, è stata la volta dei doni di Elia per entrambe e quindi, inaspettatamente, anche Matilde ha tirato fuori i suoi, realizzati e custoditi in gran segreto.
I miei figli sono già due splendidi babbonatalini, si sono fatti e mi hanno fatto regali azzeccatissimi, li hanno scelti o realizzati con il cuore. Il Re dei Sugolini mi ha regalato il libro perfetto per me “Dietro una grande donna, c’è sempre un grande gatto”, Matilde mi ha disegnato una pozione magica e mi ha spiegato che potrò usarla per convertire le brutte cose in delfini, meglio di così?
Una meraviglia!
E adesso lo so che questo post è un po' sempliciotto e scritto in fretta e furia, ma avevo 40' di numero e per caricare una foto non c'è tempo, devo correre a far cose più importanti perchè non è finita qui, adesso carico valigia, pacchi e figlioli in auto e mi sposto a San Giovenale dalla mia mamma, devo dare una mano ai fornelli, stasera ceneremo tutti insieme, ci scambieremo i regali, giocheremo, diremo bischerate e faremo tardissimo, stanotte se non erro dovrebbe passare anche Babbo Natale…
Penserete che è troppo, far durare il Natale dal 1° al 25 dicembre, ma vi sbagliate, in verità ogni giorno dell’anno può essere Natale e spero di avere abbastanza energia per far sì che ogni giorno del 2020 lo sia.
Lo auguro a tutti voi!