giovedì 31 luglio 2025

pittura e mare

Mi è venuto di pensare che esista un parallelismo tra la mia scelta di non fare la pittrice per mestiere e il fatto di non vivere al mare. Conosco persone che ci abitano, in entrambi i luoghi, finendo per sottovalutarli e non amarli quanto meriterebbero.

Chi artisticamente si ripete per fini commerciali sedando ogni sincerità pittorica. Chi, con casa sulla costa, vive tutto l'anno rintanato, bianco come una mozzarella, senza mai andare a fare una passeggiata sulla riva.

Lo ammetto: ho sempre avuto paura di rischiare questo. Non me la sono mai sentita di far diventare la mia pittura un obbligo. Per come sono fatta, è troppo importante, vitale, che rimanga un bisogno, un'esigenza irrefrenabile. Perfino un po' violenta.
 
Così, la pittura e il mare, insoddisfatti, mi chiamano insistentemente, come due sirene. Irresistibili. E da loro ritorno sempre. Perché non li abito, è vero, ma quando vi torno, solo allora, mi sento veramente a casa.

lalla

4 giorni nelle 5 terre - 25 luglio 2025

Tanto verde e blu, tanta luce e tanto mare negli occhi. Tante foto.
Tanti odori e sapori in bocca.
Tanti passi nei piedi, nelle cosce e nei polpacci. Inerpicandomi tra vigneti, agave e fichi d'india per poi ridiscendere verso borghi e acqua.
Tanto ascolto e condivisione con una persona che mi vuole bene da sempre.
4 giorni di cura.

lalla



martedì 22 luglio 2025

18 luglio 2025 - empatia

Sentire tanto dall'esterno mi espone a grandi delusioni e continue sofferenze, questo è vero, ma non voglio e non posso considerarlo un difetto, né una debolezza.

Fa risuonare dentro di me la gioia degli altri e per questo sono spinta a cercarla. L'essere altruista per me non è una forma di sacrificio, bensì di benessere.

Volendo espandere il concetto di "altri" ad ogni entità esterna (persone, animali e piante), l'empatia mi permette anche di meravigliarmi e riempirmi della bellezza della natura.

Le persone narcise, loro sì che mi sembrano sfortunate. Il problema non è solo sociale e cioè che siano egoiste e pensino solo a sé stesse, ma soprattutto personale e cioè che "sentano" solo sé stesse.

Le vedo affannarsi inutilmente cercando di soddisfare ogni bisogno o realizzare ogni desiderio, ma sospetto che abitino una solitudine universale, ripiegate nel proprio, celato, dolore. E mi dispiace per loro.

lalla