E comunque.
Si sono tutti sentiti tanto oltraggiati per i 6,2 milioni a una "banana", che almeno in sé cita ironicamente il chiasmo, irride la ricerca d'eternità nell'arte, è irriverente. Diventa un atto performativo nel momento in cui qualcuno la pensa e ha la forza carismatica di proporla, e anche quando qualcun altro l'acquista e poi la divora. Una provocazione alla Piero Manzoni (Avete presente le famose scatolette? Beh, una volta mangiata, quella fine avrà fatto).
E con questo non voglio difendere Cattelan che da sempre considero un manierista Dada, un affabulatore di masse e un gran furbone. Ma almeno la furbizia è umana.
Invece.
Nessuno si è mosso di una virgola per gli 1,1 milioni dati al "primo quadro realizzato da una AI". Una specie di stampa ad aghi del volto di Touring fatta da una stampante dalle sembianze umane con un processore zeppo di dati che rimescola, estrapola e imita, simulando la creazione.
Ecco, a me questo oltraggia, moltissimo, e non ci trovo proprio niente di positivo. Né gioco, né ironia, ma solo tanta tristezza per un'umanità che (in)coscientemente sta scegliendo di rinunciare all'unica cosa interessante e divertente che fosse in grado di fare (pensare, creare). In favore di una macchina.
Avanti così e la nostra specie presto perderà ogni tipo di esclusività. Non gli rimarrà altro che trasformare ottime banane in merda.
E questo, nota bene, sanno farlo anche le scimmie.
lalla
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