lunedì 17 febbraio 2025

tentativi di autopromozione

Non riuscendo a placare la molla che mi impedisce di starmene fermina e buona, domani al Conventino di Firenze mi concederò di provare anche l'esperienza "presentazione letteraria".
In passato ho già sperimentato (e cassato) l'esperienza "mostre pittoriche". Nonostante la grande partecipazione, nonostante l'apparente successo, erano giornate che non portavano a niente. Non contribuivano in alcun modo ad aumentare la visibilità del mio lavoro, né a farlo apprezzare e conoscere davvero. Erano eventi farlocchi che mi mettevano in imbarazzo e deprimevano perché chiaramente confezionati ad hoc da galleristi senza scrupoli per nutrire l'ego di sedicenti artisti (e intanto svuotargli le tasche). Mai più e mai poi. E' stato solo tempo sprecato, poco per fortuna.
Quanto è stato meglio, in tutti questi anni, allontanarsi da quel mondo e investire ogni minuto utile solo nella mia ricerca artistica.

Perché adesso tentare di promuovere i libri se con la pittura e la scultura è andata così male?
He, che ne so. Sono quattro anni che mi auto-pubblico e fino ad adesso avevo lasciato perdere. Ma pare che lo facciano tutti, che sia l'unico modo per far viaggiare davvero le proprie storie.... Funzionerà? Non ne sono così certa, ma a questo punto ci provo e stiamo a vedere. Se dovesse funzionare, sarebbe una bella sorpresa.
Se dovesse rivelarsi inutile, pace e bene, diciamo che stavolta parto preparata (e per lo meno ho organizzato e investito di persona).
Se dovesse venir fuori una cosa un po' trinstanzuola, mi dispiacerà solo per i partecipanti, questo sì, ma non per te, mia piccola lalla.
I regali che ti faccio, tu lo sai bene, non sono certo le mostre, né le presentazioni. I regali che ti faccio sono creare, dipingere, scrivere (e più in generale pensare) in piena libertà.
Da una vita ci prendiamo cura l'una dell'altra giocando i nostri giochi e portando avanti una partita che comprendiamo solo noi due. Cara lallina, sai che continuerò ad ascoltarti. Sai che risponderò ogni volta che mi chiamerai. Che gli altri mi capiscano o meno, questo non cambia il fatto che stare insieme a te mi abbia sempre resa felice.




giovedì 6 febbraio 2025

il Postal Market di mia nonna

E comunque Amazon e compagnia non sono il diavolo, né una grande novità.
La "vendita per corrispondenza" è stata inventata in America nella seconda metà dell'800 (una trovata geniale capace di mettere il contatto i produttori con acquirenti fisicamente sperduti nell'immenso territorio statunitense).
L'idea è poi arrivata in Italia nel secondo dopo guerra... Vi ricordate Postal Market?
Mia nonna lo usava soprattutto per comprarci i regali di Natale. Ricordo che da bambina mi piaceva sfogliarne il catalogo perché i vestiti erano indossati da modelle bellissime. Me lo porgeva ignara e fiduciosa, ma in verità sopra c'erano le cose più strane e moderne (perfino dei "massaggiatori personali"). Infatti i regali che ci donava alla vigilia erano sempre un po' bizzarri (diversi dai giocattoli esposti nell'unico negozio del paese) e a noi piacevano proprio per il sapore esotico.
Funzionava, così come, facciamocene tutti una ragione, funzionano i suoi eredi. Pure meglio, perché loro ti fanno il reso gratuito.

E' chiaro che questo tipo di vendita faccia male ai piccoli negozianti e pure alla gente che ha finito per murarsi in casa peggio di mia nonna (anche perché lo fa stando seduta davanti a uno schermo).
Però, fa assai bene ai piccoli produttori sparsi per il mondo e allora non resta che farci pace e imparare a dosarsi. Non ha senso acquistare online ciò che posso trovare con lo stesso rapporto di qualità/prezzo anche facendomi una salutare passeggiata (o pagandolo pure di più, se chi me lo vende sa farmi sorridere). Se invece è qualcosa che posso trovare solo online, non ci vedo niente di male a comprarlo lì.
Va anche considerato che l'acquisto su internet mette al sicuro dal giudizio altrui (tante le volte volessi comprarmi il famoso "massaggiatore personale") e il giorno della consegna, ammettiamolo: è divertente spacchettare! Per una attimo, il corriere diventa una renna e il mio pacco ancora un dono di Natale.
Capisco la disperazione dei negozianti in difficoltà e mi dispiace per loro, ma bisogna che che trovino il modo di reinventarsi, che offrano qualcosa di diverso, un plusvalore, un'empatia che renda piacevole l'acquisto e che compensi la pigrizia umana e l'offerta vantaggiosa dell'etere.
 
lalla



io e le perle di saggezza

La prima, la più furba e manipolatrice che ci viene somministrata: "Fai la brava, mi raccomando."
Anche meno, guarda, ma l'ho capito troppo tardi e, mannaggia, non penso che riuscirò mai a liberarmene completamente.

La seconda, idem come sopra: "Nella vita bisogna avere pazienza."
Cioè bisogna imparare a incassare e a stare zitte? Mi sa che invece sarebbe stato meglio incazzarsi di brutto, fin da piccine.

Crescendo, aleggiano sulla bocca di tutte le più banali e ipocrite, tipo: "L'importante è essere sé stesse."
Come no? Mai nessuna che ti dica che potrebbe capitare, quando sei te stessa, che gli altri ti schifino. Ed è pure una frase idiota: esiste qualcuna in grado di essere qualcun'altra?

O colpevolizzanti: "Se non impari ad amarti, nessuno lo farà mai."
Ecco, questa, siccome al punto 2 non ero stata molto attenta e di pazienza ne ho poca, mi fa proprio incazzare tutte le volte che la sento.
Sarebbe come dire che se nella vita una incontra persone stronze che le mentono e cercano di sfruttarla, la colpa è sua che non si ama abbastanza.
Sarà.
Io rimango dell'idea che la colpa sia di chi fa del male, non di chi lo riceve.

Tant'è vero che, anche la versione "sei troppo buona", mi ha sempre dato ai nervi.
Ma troppo buona di che? Non è un difetto essere buone! E comunque nello specifico manco è vero: io sono una vipera! È solo che, a causa del "fai la brava, mi raccomando", ho purtroppo imparato a contenermi.
Ma non sempre.

lalla

la debolezza

Quando alla sera il resoconto di Amazon mi rivela che sono state lette un buon numero di pagine su Kindle Unlimited oppure sono state ordinate copie dei miei libri, si manifesta in me tutta l'umana debolezza.

Ammetto di provare una sensazione dolcissima, un vero e proprio piacere fisico. Simile alla gratificazione di ricevere un "dieci" o un complimento inaspettato. Ancora di più, al sentimento scatenato nell'apprendere le gesta virtuose di un figlio.
 
L'orgoglio è sciocco e pericoloso. Induce a prevedere svolgimenti del futuro troppo ottimistici. Espone allo stress da prestazione e a inevitabili delusioni.
He già... Ma cavolo, lì per lì quanto fa stare bene!

lalla

sono parecchio stucca

Incontro gente che si proclama evoluta e profonda e a me sembra solo pervasa di un enorme senso di superiorità e molto, ma molto, compiaciuta di sé stessa.

Persone che dichiarano di aver capito tutto dell'Universo e io potrei credergli e invece no, le osservo con attenzione e mi pare che non abbiano capito un emerito c*zzo.

Devo rendermi conto che potrebbe dipendere da me: che sia io a non comprendere e a non rispettare abbastanza. Mi dispiace pensarlo, ma è un'ipotesi possibile, ci sta.

lalla

io e l'amore

Non solo so cosa sia l'amore, io sono nata per amare. Amo smodatamente, infinitamente ed eternamente. Sono proprio stata "programmata per". Empatica a livelli patologici, passionale ed entusiasta. Sincera e masochisticamente altruista.

Ma non preoccupatevi che ho anche qualche pregio tipo il desiderio di autoconservazione.
Per questo razionalmente non cerco nessuno: perché il tempo delle geishe è finito e nella vita, una volta compresa la propria natura e quella dell'universo che ti circonda, sarà bene tentare di difendersi.

Purtroppo ogni molto, tipo ogni due anni, i miei ormoni mi tradiscono facendomi prendere una stupida cotta. Che, fortunatamente, non porta mai a nulla se non all'ennesima piccola delusione.
Quando passa, torno al sicuro. E in trepidante attesa della pace dei sensi da cui spero di essere al più presto benedetta.

lalla

giovedì 26 dicembre 2024

il fioretto

Oh, oggi è Santo Stefano, tra pochino è Capodanno; tra una digestione e l'altra, perché non fare un bel fioretto? Così, tanto per provare qualcosa di nuovo.
Carina come idea, vero?
Mhmm... Però non vi viene in mente niente perché in effetti voi siete già così delle brave persone... Aspetta, ci provo io, che è un pochino che ci penso.
Ecco, per esempio: "Da oggi e per un anno, la smetto di giudicare e poi consigliare/suggerire/imporre le mie convinzioni sugli altri."
Eh sì, perché anche se siete in buona fede, credetemi che tutte queste amabili persone che hanno trovato la ricetta giusta e si credono le uniche custodi della verità, alla fin fine rompono parecchio il cazzo anche a chi non ce l'ha.

Intuisco dalle vostre facce deluse mentre leggete, che questo fioretto non vi aggrada.
Sicure?
No, perché magari potreste imparare a dubitare di voi stesse, solo qualche volta. Non sarebbe un male, giusto? Potreste provare a chiedervi se quella persona lì, che vi siete così appassionatamente convinti di voler salvare, in verità non voglia assolutamente essere salvata da voi e in questo momento si trovi esattamente nel posto dove vuole stare nell'Universo. Che ami chi vuole amare, chi stia con chi vuole stare, che faccia quello che vuole fare...

No, via, non vi garba proprio perché voi siete convinte che ella (la persona X da salvare) in effetti non abbia compreso l'autentica via della felicità e voi invece sì. Voi l'avete capita eccome! Siete animate da ottimi propositi e molto sicure delle vostre ragioni. E chi ha ragione ha ragione, c'è poco da fare!
Mhmm... In alternativa, sarebbe una follia chiedervi di valutare l'opzione di mangiarvi la lingua e a tenervi comunque i vostri illuminanti consigli per voi?
Neppure?
E vabbè, come non detto: niente lingua né fioretto.
Mangiatevi il panettone, salvate chi vi pare e fate festa.
Io c'ho provato.

lalla

P.S.: Per quello che vale, considerata l'inconsapevolezza di Persona X, ella probabilmente oggi non è al suo posto, eppure ci si sente. Parecchio.

domenica 8 dicembre 2024

come le scimmie

E comunque.
Si sono tutti sentiti tanto oltraggiati per i 6,2 milioni a una "banana", che almeno in sé cita ironicamente il chiasmo, irride la ricerca d'eternità nell'arte, è irriverente. Diventa un atto performativo nel momento in cui qualcuno la pensa e ha la forza carismatica di proporla, e anche quando qualcun altro l'acquista e poi la divora. Una provocazione alla Piero Manzoni (Avete presente le famose scatolette? Beh, una volta mangiata, quella fine avrà fatto).
E con questo non voglio difendere Cattelan che da sempre considero un manierista Dada, un affabulatore di masse e un gran furbone. Ma almeno la furbizia è umana.

Invece.
Nessuno si è mosso di una virgola per gli 1,1 milioni dati al "primo quadro realizzato da una AI". Una specie di stampa ad aghi del volto di Touring fatta da una stampante dalle sembianze umane con un processore zeppo di dati che rimescola, estrapola e imita, simulando la creazione.
Ecco, a me questo oltraggia, moltissimo, e non ci trovo proprio niente di positivo. Né gioco, né ironia, ma solo tanta tristezza per un'umanità che (in)coscientemente sta scegliendo di rinunciare all'unica cosa interessante e divertente che fosse in grado di fare (pensare, creare). In favore di una macchina.
Avanti così e la nostra specie presto perderà ogni tipo di esclusività. Non gli rimarrà altro che trasformare ottime banane in merda.
E questo, nota bene, sanno farlo anche le scimmie.


lalla

domenica 1 dicembre 2024

Evviva la sorellanza e la libertà!

Ieri ho cucinato senza grassi saturi, ma satura di tanto amore per le mie amiche. Anche loro si sono date da fare in manicaretti e accorrendo entusiaste verso il richiamo del mio sabba annuale. 
Quando, per fortuna abbastanza spesso, riesco a ignorare lo sdegno nello sguardo di un certo tipo di società, mi piace tanto essere me stessa. Colorata e irriverente. Anche un pochino debordante, ma chi mi ama me lo concede.
Io sono una Strega. Che botta di culo essere nata nel 1975 a Firenze e non in un altro luogo temporale o geografico in cui mi avrebbero arsa viva o lapidata!
E adesso, visto che sono un'esperta, vi confido un po' di segreti del mestiere.
Che le Streghe adorano i gatti, ne sono certa, già lo sapete. Anche il cacao.
Soprattutto, le Streghe sono bellissime, pure con i difetti, le rughe e i capelli bianchi; delle gnocche pazzesche. E per questo, spaventose.
Il nocciolo della questione è che sono indipendenti, ribelli, libere. E per questo, fastidiose. Spine nel fianco, forze della natura.
Sono anche accoglienti e gentili, ma essendo indomabili, per molti insopportabili.
Sono volitive. Ci tengono a fare solo ciò che ritengono giusto e a non tradire mai sé stesse.
Sono anche molto diverse tra loro quindi sembrerebbe plausibile trovare difficoltà nel riconoscerle, invece no: la società le sgama immediatamente!
Perché insomma, le Streghe sono tante cose, ma sicuramente non sobrie e non ubbidienti, sicché mantenere un basso profilo non è che sia proprio semplicissimo...
Ah, non è vero che non gli piacciono aglio e cipolla, invece li divorano anche crudi e leccandosi le dita perché non sono ossessionate dal dover piacere per forza e, pure se vestite discinte, stasera non hanno intenzione di limonarsi nessuno.
E magari c'avevate sperato, ma no, mi dispiace: il sole e l'acqua non le uccidono, pensa un po', le rinvigoriscono!
Solo gli stronzi molto spesso ne uccidono una.
Il resto degli uomini e delle donne dovrebbero smetterla di giudicare le Streghe e iniziare a condannare loro, gli assassini codardi, a farlo senza "se" e senza "ma".
Evviva la sorellanza e la libertà!

lalla


giovedì 28 novembre 2024

I regali belli che mi faccio... poker!


Ho fatto uscire il mio quarto libro.
E per chi se la sente, c'è pure un video...
lalla