In passato ho già sperimentato (e cassato) l'esperienza "mostre pittoriche". Nonostante la grande partecipazione, nonostante l'apparente successo, erano giornate che non portavano a niente. Non contribuivano in alcun modo ad aumentare la visibilità del mio lavoro, né a farlo apprezzare e conoscere davvero. Erano eventi farlocchi che mi mettevano in imbarazzo e deprimevano perché chiaramente confezionati ad hoc da galleristi senza scrupoli per nutrire l'ego di sedicenti artisti (e intanto svuotargli le tasche). Mai più e mai poi. E' stato solo tempo sprecato, poco per fortuna.
Quanto è stato meglio, in tutti questi anni, allontanarsi da quel mondo e investire ogni minuto utile solo nella mia ricerca artistica.
Perché adesso tentare di promuovere i libri se con la pittura e la scultura è andata così male?
He, che ne so. Sono quattro anni che mi auto-pubblico e fino ad adesso avevo lasciato perdere. Ma pare che lo facciano tutti, che sia l'unico modo per far viaggiare davvero le proprie storie.... Funzionerà? Non ne sono così certa, ma a questo punto ci provo e stiamo a vedere. Se dovesse funzionare, sarebbe una bella sorpresa.
Se dovesse rivelarsi inutile, pace e bene, diciamo che stavolta parto preparata (e per lo meno ho organizzato e investito di persona).
Se dovesse venir fuori una cosa un po' trinstanzuola, mi dispiacerà solo per i partecipanti, questo sì, ma non per te, mia piccola lalla.
I regali che ti faccio, tu lo sai bene, non sono certo le mostre, né le presentazioni. I regali che ti faccio sono creare, dipingere, scrivere (e più in generale pensare) in piena libertà.
Da una vita ci prendiamo cura l'una dell'altra giocando i nostri giochi e portando avanti una partita che comprendiamo solo noi due. Cara lallina, sai che continuerò ad ascoltarti. Sai che risponderò ogni volta che mi chiamerai. Che gli altri mi capiscano o meno, questo non cambia il fatto che stare insieme a te mi abbia sempre resa felice.