Me lo ricorda la mia gattaccia Selina.
Lei che mi guarda sempre come se mi schifasse a morte. Lei che mi sfugge irritata ogni volta che la sbaciucchio.
Lei che però si fida di me e la notte si accovaccia tra le mie gambe.
Lei che oggi pomeriggio ha aspettato che rientrassi per iniziare il travaglio e mi ha chiamata, supplicata di starle accanto. Per ore. Arrivando a pretendere di partorirmi in braccio. E io che gliel'ho lasciato fare, accarezzandola e consolandola senza sosta, fusa e dolore, occhi negli occhi. Finché non è arrivato il primo piccino e lei è diventata mamma. Finché non ha distolto il suo sguardo verso qualcosa di molto più importante della propria paura e di me.
Lei che mi guarda sempre come se mi schifasse a morte. Lei che mi sfugge irritata ogni volta che la sbaciucchio.
Lei che però si fida di me e la notte si accovaccia tra le mie gambe.
Lei che oggi pomeriggio ha aspettato che rientrassi per iniziare il travaglio e mi ha chiamata, supplicata di starle accanto. Per ore. Arrivando a pretendere di partorirmi in braccio. E io che gliel'ho lasciato fare, accarezzandola e consolandola senza sosta, fusa e dolore, occhi negli occhi. Finché non è arrivato il primo piccino e lei è diventata mamma. Finché non ha distolto il suo sguardo verso qualcosa di molto più importante della propria paura e di me.
Grazie Selina e viva la vita che, ne sono certa, è più forte dello squallore, dell'egoismo e anche della grandezza degli esseri umani. È più forte dei peggiori e dei migliori di noi.
È più forte e basta e va avanti sempre.
lalla
È più forte e basta e va avanti sempre.
lalla
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