giovedì 28 agosto 2025

diverse priorità

La mattina del 27 agosto 1997 mi sono alzata dal letto all'isola d'Elba e subito dopo ho rischiato di morire. Sono svenuta in un bagno. Un piccolo bagno scavato nella roccia e per il quale, da quel giorno, non provo più alcuna simpatia.
Prima di tutto, ricordo perfettamente la sorpresa di sentire la testa vuota e lo spaesamento; era la prima volta che svenivo.
Poi, ricordo il mio ultimo pensiero: "Non mi sento tanto bene, aspetta che apro la porta e torno a letto."
E ricordo l'ultima immagine: la mia mano che afferra la maniglia.
E potevo morire così, a neppure 22 anni, con queste ultime sensazioni inutili e banali, in una stanzuccia umida e buia, da sola.
Invece, la mia testa ha scansato per un pelo lo spigolo del lavandino ed è atterrata sulla parete piatta: mi sono spaccata il cranio, un bel 7 sull'occipitale, ma non sono morta.
Ogni 27 agosto mi sento felice di averla scapata. Ne valeva proprio la pena, mi è sempre piaciuto molto stare su questa terra e oggi, dopo ben 28 anni, mi sento ancora entusiasta di scoprire e godere, progettare e fare. Mi sento bene, perfino più pimpante d'allora.

Aspetta un po', ricordo anche che nei giorni precedenti alla caduta ero molto tristanzuola e delusa perché il mio ragazzo non voleva venirmi a trovare al mare dopo settimane di distanza, gli faceva fatica. E la sera prima avevamo un po' litigato al telefono perché stavamo insieme da meno di un anno, lui si dichiarava innamoratissimo quanto me e questa cosa della fatica (parecchio indicativa, a posteriori) giustamente non mi pareva normale. Poi in verità all'ultimo momento cambiò idea e decise di farmi una sorpresa, ma quando arrivò io ero già ricoverata in ospedale sicché alla fin fine, almeno per quella volta, la sorpresa gliela feci più io.
Ecco, ricordo pure che ero così scemetta che, mentre mi portavano in ambulanza a sirene spiegate con la pressione in caduta libera, disperati perché non trovavano l'accesso alle vene collassate, l'unica cosa a cui pensavo era che mi sarebbe dispiaciuto morire senza prima farci pace. Ma dico io, con tutte le cose fantastiche che mi sarei persa, solo di piacere a un maschio mi preoccupavo?
Che priorità sballate, adesso non me ne frega più un cazzo.

lalla




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