Alla fine resto sempre la solita: investo (butto?) tante, tantissime
energie in più settori, progetti e folli idee. Tre vite, l’ho sempre detto, mi
ci vorrebbero tre vite!
Ma di vita ne hai una e così finisci per non fare mai niente bene fino in fondo, così rimani una dilettante in tutti i campi!
Può darsi, ma che vi devo dire, me ne farò una ragione, d’altronde così sono
fatta: a cazzo, o multifunzionale che dir si voglia.
Ragazze e ragazzi miei, proprio perché la vita è una, io voglio viverla come mi
pare e piace, senza farmi mancare niente. Anche se non tutti se ne sono resi conto, l’ho sempre vissuta così. Da fuori
potrei sembrare una persona inquadrata, precisa, seria… per certi versi lo
sono, eccome. Anche molto onesta e secchiona… sì, sì, ma sono anche una ribelle e una pazza!
E ne vado pure fiera.
Chi mi conosce sa con quale responsabilità io abbia rispettato (e rispetti tutt’ora)
ogni regola e limitato al massimo ogni rischio per combattere insieme a tutti
gli altri questa pandemia, ma non esiste solo il Covid19, non esistono solo i
doveri e non esiste solo la sopravvivenza. Io voglio vivere, voglio sognare, voglio
assaporare, voglio ridere delle scemenze, voglio divertirmi ed essere felice.
E c’è chi lo fa comprando vestiti e cose (se gli garba e c’hanno i soldi che
facciano pure, ma io anche no), chi prendendosi uno sprits in compagnia e chi
(pur non disdegnando lo sprits e una compagnia scelta e interessante) lo fa
soprattutto architettando, progettando e facendo, preferibilmente da sola.
Lasciatemi fare, assecondatemi, i pazzi vanno assecondati.
Dopo più di due mesi di insonnia d’amore e scrittura alle 5.00 del mattino,
dopo circa tre mesi di revisioni, editing, bozze e correzioni, adesso basta
aspettare: i colori in stampa non sono il top, ma la perfezione non è di questo
mondo, mi piace finire le cose. E mi piace condividerle.
Circa una settimana fa ho caricato il libro su KDP, ovviamente ho fatto casino
e il nome dell’autore è uscito Ilaria Gonnelli, non Lalla come avrei voluto (ma
un po’ è colpa del portale che accetta solo nomi composti da due parole). Sono andata
per correggere, ma a quel punto avrei dovuto chiudere il progetto e caricare di
nuovo, ho notato che Amazon aveva scelto arbitrariamente come data di uscita il
2 febbraio, il giorno del compleanno del mio babbo. E io sono abbastanza miscredente,
ma certe coincidenze mi garbano assai. Allora pace, non lo tocco più. Il babbo era anche lui un narratore, sosteneva sempre i miei colpi di testa creativi ed era pure un inguaribile romantico. Questa iniziativa gli sarebbe piaciuta.
Oggi mi sento emozionatissima, piena di felicità e paura... elettrizzata!
Incrocio tutte le dita delle mani e dei piedi, spero di non offendere nessuno e chissà, forse la storia di Maria a qualcuno piacerà.
Lalla