venerdì 24 febbraio 2012

i bambini vagano un po' troppo con la mente, e meno male

E' qualche tempo che sono un po' combattuta sull'eventualità o meno di scrivere un post tanto odioso.
Non biasimatemi, ho resistito a lungo nel tentativo di non inimicarmi i miei esigui lettori facendo sempre la parte della mamma che si loda e si imbroda del proprio figlio. Tutti avranno ormai maturato nei confronti del Re una sacrosanta antipatia solo a causa della mia smelensaggine. Così ad esempio, a Natale, non ho subito ammorbato il mondo col racconto della recitina-canora scolastica, dove sono quasi svenuta scoprendo in diretta che c'era una sola voce solista ed era Elia...
... e adesso cedo, clamorosamente.
Ma chi se ne frega! Ne avrò di occasioni di lamentarmi e rodermi il fegato quando da adolescente mi darà solo tormenti, tanto vale che mi goda le mie soddisfazioni adesso.
E poi mi piace riflettere sul fatto che questo piccolo figlio continui sempre a meravigliarmi.
Sono più di sei anni che conosco Elia, ormai dovrei essere preparata, dovrei averlo capito, ed invece accade ancora, che mi prenda alla sprovvista. E' assurdo quanto sia, in ogni occasione, sempre migliore di me. 
La cosa non mi dispiace per niente, veramente, però mi sconcerta, questo sì.
Ci casco sempre come una pera, ma per lo meno non sono l'unica, mi considero in buona compagnia. Osservando con attenzione, mi sembra così palese che anche i figli delle altre coppie che conosco siano migliori dei genitori e che abbiano sempre ragione nei loro confronti.
Lo so, lo so, noi "grandi" siamo tutti più istruiti, più educati, sappiamo come gira il mondo... ma allora com'è che poi ci fregano sempre?
Non c'è da prendersela, anzi, forse per merito loro non è ancora detto che si vada tutti a rotoli come sembra. Sotto ogni prospettiva potremmo considerarlo un buon segno, incoraggiante per il futuro dell'umanità. Salvo valutare che i bambini di oggi dovranno per forza trasformarsi nei grandi di domani, sbiadendo i loro colori, mortificando la loro creatività, incasellando le loro stranezze, crescendo... e peggiorando.
Comunque, veniamo al dunque: cosa avevo tanto da meravigliarmi per poi gonfiarmi d'insano orgoglio materno?
Elia ha ricevuto la sua prima pagella. Delle elementari, quindi non ci voleva un genio perchè andasse bene, ma conoscevate i miei timori a riguardo...
... e, alla faccia di una mamma studente delle elementari dislessica e semi-disadattata che solo 7 post fa l'aveva chiamato Pinocchio, è stato bravissimo.
E come fa, vi domanderete voi, con una mamma studente delle elementari dislessica e semi-disadattata, ad essere bravissimo?
Facile: il furbo ha vinto al super-enalotto con una improbabile quanto meravigliosa combinazione genetica. Non si sa come cavolo abbia fatto, ma è riuscito a scartare tutte le caratteristiche mediocri/noiose/ordinarie di mammalalla e babbotheo, selezionando solo le qualità migliori per distillare se stesso: il Re di tutti i Sugolini. 
Un po' di sale in zucca l'ha preso da entrambi i genitori, io credo. L'estro ed un bel po' di esibizionismo li riconosco: sono i miei. La creatività è di Theo. Ma dal babbo ha soprattutto preso il fascino, c'è poco da fare, io quello non ce l'ho mai avuto.
Va detto quindi che tutte le valutazioni sono palesemente falsate: la maestra d'Italiano era già cotta dopo una settimana, quella di matematica ha resistito più a lungo, stoicamente, ma alla fine ha ceduto. Cedono tutti al Re dei Sugolini.
Nel giudizio, esagerato, c'è scritto "maturo ed equilibrato, curioso ed interessato, veloce ed intuitivo, notevoli capacità logiche, ottime proprietà di linguaggio, apprende con facilità
, autonomo, corretto e preciso" ....
va bene, va bene, in realtà non sono state solo rose e fiori,  c'è anche scritto che "è talvolta lento nel portare a termine il lavoro".
Ho chiesto chiarimenti, la maestra di matematica mi ha spiegato che ogni tanto "si perde" perchè vaga con la mente e "si fa troppo i fatti suoi", quella d'italiano (ormai suddita devota) ha puntualizzato che è una sua caratteristica essere uno spirito libero. In poche parole: è un po' svogliato.
A Theo è spiaciuto molto questo appunto.
A me è piaciuto molto questo appunto.
Non lo voglio incasellato, secchione e studente modello come divenni poi io fin troppo presto. Non lo voglio cresciuto prima del tempo.Voglio che con la mente vaghi lontano e "si faccia troppo i fatti suoi" più a lungo possibile. Che rimanga ancora migliore di noi per parecchi anni.


lalla