mercoledì 16 novembre 2022

per il mio compleanno: un bel sabba di streghe, una pessima influenza, ma finalmente si colora!

Novembre è un mese oggettivamente di cacca: umido, buio, insalubre… uno schifo, via.
Meno male che c’è il mio compleanno a tirarmi su di morale (per questo lo faccio durare parecchi giorni, tipo una festa del perdono*)!

Venerdì 11 ho organizzato un bel sabba di amiche streghe per festeggiare. Lo faccio tutti gli anni e devo ammettere che vengono proprio ganze queste cenette novembrine al femminile. Tutto molto gradevole: la compagnia, il cibo vegetariano (credetemi che me la cavo tra i fornelli, anche con la cucina senza grassi), l’atmosfera rilassata e un po’ cospiratoria, le risate fino a tardi. Verso la mezzanotte ho spento le candeline sui miei dolci blu (belli e buoni). Quest’anno i regali sono stati uno spasso! (A proposito: ma come sono belline le mie amichette che a quest'età ancora mi fanno i regali?)
Le vere animatrici della festa sono state sei meravigliose cocorite blu, verdi e azzurre che mia mamma mi ha incautamente fatto recapitare a sorpresa. Incautamente perché io adoro i pappagalli (e il Blu) e questa è cosa nota, ma se in quarantasette anni non avevo mai scelto di prenderne una coppia (e sei?), ci sarà stato un perché.
E in effetti, volendo esagerare, i perché sono due.
Primo, io amo la libertà, non riesco a tenere manco i miei gatti in casa, figuriamoci quanto mi strazi un uccello (anzi 6) in gabbia.
Secondo, i miei coinquilini pelosi sono dotati di artigli e di un feroce istinto predatorio verso i volatili.
L’ultima temibile assassina di casa, nonostante sia ancora una cucciolotta di tre mesi, ha rischiato la crisi di nervi nelle dodici ore che le eteree cocorite sono rimaste in casa. La smania di volerle (doverle) divorare l’ha torturata, non faceva che miagolare e contorcersi disperata, la frustrazione di non poterle agguantare era terribile. E terribile deve essere stato per loro vedersi girare intorno una piccola leonessa famelica.
Quando al mattino, all’ennesimo tentativo di assalto alla gabbia, l’ho trovata con qualche piumetta colorata in bocca, ho deciso di chiamare la mia mamma e rispedire a casa gli splendidi cioccolatini blu con le ali onde evitare spettacoli macabri. Mi è dispiaciuto molto non darle soddisfazione, ma qui si rischiava il massacro o l'infarto (in ogni caso, roba non piacevole). Adesso le splendide creature blu risiedono in campagna, in un’enorme voliera che fu costruita per ospitare dei piccioni, meglio va’.
Un altro buffo diversivo è che mi sono state regatate ben quattro sciarpe, neanche a mettersi d’accordo!
Ora, anche che io sia persona freddolosa è cosa nota, quindi le sciarpe non le rispedisco a nessuno e me le tengo con gratitudine, sono tutte diverse e mi torneranno utili.
Sabato 12, dopo aver cucinato e festeggiato fino a notte fonda ed essermi alzata presto per risistemare la casa, ero un po' cottina, ma ho comunque imbastito un pranzetto cinese con la mia mamma e i miei figlioli. Anche loro mi hanno fatto splendidi regali. La Piccola Fata, una spilla a forma di pesce blu realizzata da lei con la penna 3D e impacchetta in modo fantastico (è super creativa questa bimba) e il Re dei Sugolini, dei bellissimi guanti in pelle (perfetti con la mia collezione di sciarpe!).
Relax e coccole, che bel compleanno.

Poi, domenica 13 (primo giorno del mio quarantottesimo anno), è venuta a farmi gli auguri anche la vecchia cara amica influenza. Avete presente quella che ti agguanta la testa, ti brucia gli occhi, ti ingolfa di muco e ti spezza le ossa? Proprio lei.
Quanto tempo... quasi non mi ricordavo più manco che esistessi e invece eccoti qua, stronza come prima. Mascherine e distanziamento ci avevano tenute lontane, senza offesa eh, ma per me potevamo anche esserci dette addio per sempre.
Magari! Ma ti ci sei sempre trovata così bene nel mio corpo, figurati se alla prima occasione non ci tornavi.
Sappi però che io non ti avevo invitata e, passino la febbre e il resto dei disturbi (sono una vita che me li regali), ma non ti perdono il tempo che stai rubando alle mie classi.
Per colpa tua in questi giorni non vado a scuola e sto facendo saltare verifiche, spiegazioni, revisioni... sono ore realmente perse e irrecuperabili, la prossima settimana si accumulerà tutto e sarà un delirio. Danneggi le mie studentesse e i miei studenti, non solo me.
E ovviamente hai impestato anche i miei figlioli. Sei pessima, sappilo.
Ma oggi mi sono alzata un pelino meglio (tié) e vedo la luce in fondo al tunnel, potresti per una volta levare le tende in tempo utile senza le consuete complicazioni? Per favore...
Intanto stamani mi sono messa a disegnare (che goduria!), ora anche al computer e dopo pranzo riprendo in mano le cose di scuola e riorganizzo il mio rientro. Non ci voglio stare un minuto di troppo a bacheggiare nel letto, ho intenzione di fare un sacco di cose in questo quarantottesimo anno di vita e il tempo è sempre poco (pochissimo), quindi sarà bene darsi una smossa.
Al lavoro lalla, al lavoro!

Lalla

* le "feste del perdono" si svolgono nel mese di settembre in alcuni paesi del Valdarno, durano circa quattro giorni, sono animate da fiere, giostre e si concludono con i fuochi d'artificio.

Ecco la prima illustrazione per il nuovo libro "Rosso Leonardo": un timido e febbricitante omaggio all'Incubo di Johann Heinrich Füssli, realizzato con acquerelli e matite colorate.