martedì 26 giugno 2012

voglia di vacanze e di eritema

Volevo fare tutto per benino: ho comprato il libro per prendere la patente europea del computer, ho programmato di sfruttare questi 2 mesi per provare ad imparare qualche parola di inglese (per l'ennesima volta), ho procurato anche i libri per i compiti estivi ad Elia... tanti buoni propositi, ma la verità che nessuno dei due ha più voglia di fare niente.
Abbiamo solo voglia di vacanze (ce l'avrebbe anche quel pover'uomo di Theo, ma lui è un "libero professionista", orribile definizione che significa che per portare a casa la pagnotta deve lavorare parecchio e bene, anche quando altri possono permettersi di cazzeggiare). 
Va detto che Elia le vacanze se le è meritate proprio tutte (io forse no, ma mi accodo volentieri), a scuola la sua originalità e la sua mente così stravagante sono state molto apprezzate. Ha ottenuto lodi e voti stratosferici e qualche rimbrotto perchè perde troppo tempo con la testa tra le nuvole... loro non sanno che il Re ogni tanto ha bisogno dei suoi momenti da dedicare al proprio regno sull'isola dei Sugolini.
E quindi: vacanza, vacanza, vacanza!
Siamo già stati a Strasburgo due week-end fa, invitati dall'organizzazione del festival di BD, il babbo a lavorare, noi due a fare gli ospiti bighellonanti. Ci siamo divertiti tutti moltissimo, il clima era primaverile e la città bellissima (case medioevali, cattedrale (che è piaciuta molto ai più grandi), canali con chiuse, battello, museo con kandinskij (che è piaciuto molto a me) ed un "uomo di cacca" (che è piaciuto molto ad Elia), tram, parlamento europeo, parco con mini-zoo e barchette a remi sul lagnetto (che sono piaciute ad entrambi i bighelloni).
Sabato e domenica abbiamo fatto la prima puntatina al mare.
Che poi le vacanze non sono mai rose e fiori come te le immagini (prima) mentre le organizzi o come te le ricordi (dopo) riguardando splendide foto. Durante, fai una fatica bestia.
Soprattutto al mare: ogni giorno preparare borsoni carichi di provviste e suppellettili è uno sfinimento, una volta raggiunta la spiaggia la macchina dovresti mettertela in testa, nel pomeriggio ritornare ai parcheggi lontanissimi sotto il sole carichi come muli è una vera ritirata di Russia, alla fine, crema o no, ci piglia sempre l'eritema (orribile sventura pizzicante che inaugura la stagione estiva regalandoti almeno 3 giorni di martirio in cui ti scorticheresti la pelle a morsi, soprattutto Theo è una vittima sacrificale).
Eppure ci garba lo stesso.
Guardate questa foto del piccolo Re alle spiagge bianche di Rosignano, sembra un cartellone pubblicitario, sapeste come rideva schizzandosi con Theo, saltando i cavalloni o tentando per la prima volta il bagher, soda inquinante ed eritema compresi, com'è possibile che non ne sia valsa la pena?

lalla
















 P.S. Ripartiremo tra due giorni (girelloni, eh?) per un week-end a Venezia in occasione dei primi 10 anni di matrimonio di mammalalla e babbotheo (vecchiotti, eh?) e a fine luglio ci aspetta la Sardegna... chi si ferma è perduto!

domenica 10 giugno 2012

la pittura è terapeutica

Qualche giorno fa mi è successa una cosa spiacevole. 
Io sono molto brava ad affrontare le cose spiacevoli e a buttarmele dietro le spalle. 
Molto brava davvero.
Devo però confessare che sul fondo persisteva un po' d'amarezza.
Poi mi sono ricordata che c'è una cosa che posso fare e che mi fa stare bene.
L'ho fatta e, come sempre, ha funzionato.


lalla
































"Autoritratto con sciarpa di seta", olio su masonite, 50x41 cm.