martedì 9 giugno 2009

è primavera

La Storia dell'Arte è curiosamente governata da corsi e ricorsi della classicità (intendo quella greco-romana).
Il classicismo torna ciclicamente a riproporre le sue regole e i suoi canoni (nel Romanico intorno al 1000, nel rinascimento del 1400-'500, nel neoclassicismo del 1700, nel "ritorno all'ordine" intorno al 1920...).
Altrettanto certamente, dopo un periodo classico, accorrono Movimenti o artisti pronti a spezzare, rinnegare, fuggire le regole all'insegna della libertà, dello svago, dell'invenzione!
Forse perchè di Storia dell'Arte ne ho studiata tanta (troppa?), si verifica in me uno strano fenomeno di trasposizione di questo processo.
Capita così che io senta il bisogno di tanto in tanto di abbandonarmi all'esuberanza del "mio" barocco, all'elaganza del "mio" gotico o liberty, alla libertà e al divertimento delle "mie" avanguardie...
capita ed è un fuoco che mi tormenta e mi diverte come l'afa estiva, che mi scuote come una tempesta di neve invernale, che mi appaga come un forte vento liberatorio!
capita, ma con altrettanta frequenza sento poi il bisogno di tornare al "mio" classicismo, fatto di composizione, controllo, equilibrio fromale e cromatico.
Dopo lo sbandamento emotivo della libertà bramo un "ritorno all'ordine" e
alla quiete della primavera...


lalla

margherite, nespole e fragole, olio su masonite, 50x24 cm.