domenica 28 agosto 2016

evidentemente

Di recente mi sono imbattuta in questo aforisma di Pavese:
“Conta quello che si fa, non quello che si dice”.
Mi garberebbe dirvi che ho letto un suo libro e ce l’ho trovato dentro, mi darebbe un bel tono, ma non è così: è banalmente passato sulla mia bacheca di facebook tra un gattino pucioso, una bella illustrazione e tante foto ritoccate di gente seminuda in posa al mare.
Niente bel tono quindi, ma resta il fatto che Pavese è stato un grande e questo pensiero lo condivido in pieno: contano i fatti, il resto sono solo chiacchiere e tentativi di autogiustificarsi rigirando la frittata.
Le persone mentono, ma quello che fanno parla per loro e ci racconta la verità.
Ora, non sempre la verità è piacevole, però, insomma, perché raccontarci delle bugie quando la verità è così evidente?
Nel dettaglio, se il compagno che amavi e per il quale ti saresti buttata nel fuoco, anzi, ti sei più volte buttata nel fuoco, ha intrapreso un viaggio progettando di concedersi una bella scappatella sessuale mentre tu stavi intraprendendo un viaggio per recarti al capezzale del tuo babbo, significa, evidentemente, che il tuo compagno non ti amava più. Non solo, devi considerare che perfino un estraneo avrebbe avuto una maggiore empatia e pietà di te, perciò, evidentemente, il tuo compagno non solo non ti amava più, ma in un angolino ben nascosto del suo inconscio, aveva maturato un bel po' di rancore verso di te. Non è bello, ma, evidentemente, è così.

Se il tuo compagno, dopo 20 anni di unione, condivisione e amore incondizionato, senza mai averti messo in discussione prima, decide di lasciarti in sole 2h di conversazione con una quasi estranea sexy consenziente, evidentemente, la condivisone e l’amore incondizionato erano solo da parte tua.
Cioè, per dirla alla Troisi: “pensavo fosse amore e invece era un calesse”.
Non ti ha mai amato cara, non dello stesso amore eterno che provavi tu.
Se il tuo (ormai ex) compagno ha perso completamente la testa per una ragazza dell’età che tu avevi il giorno del vostro matrimonio, 13 anni più giovane di te, questa scelta, nel solito angolino nascosto,
evidentemente, lo fa sentire di nuovo giovane e gli da l’illusione di poter ricominciare tutto da capo. Deve aver pensato, evidentemente, che ormai eri troppo vecchia. Che gli avevi già dato tutto quello che avresti potuto dargli… o meglio: che lui aveva già preso da te tutto ciò che avrebbe potuto prendere.
Quindi, devi capire e accettare che non ti ha per lungo tempo amato, ma che, evidentemente, ti ha per lungo tempo usato.
E, soprattutto, se il tuo ex ha scelto una sostituta che è la tua perfetta Nemesi, sia fisica che mentale, evidentemente, ne aveva le scatole piene di stare con una come te ed aveva il desiderio (sempre nel solito affollatissimo angolino dell'inconscio) di fartela pagare e di fare, finalmente, giustizia.
Io sono quello che sono: una scura e popputa donna mediterranea
 con qualche chilo di troppo, resa oggettivamente particolare dall'insolito naso dritto che si arriccia e punta pericolosamente verso il basso quando sorrrido (e io sorrido spesso) e dal sopracciglio sinistro che si alza beffardo quando dico una bischerata con la voce squillante (e io ne dico spesso);
lei è una
minuta ragazza senza forme, dalla pelle candida, resa oggettivamente interessante dagli enormi occhi verde acqua, quasi due laghi profondissimi, e soprattutto da quel delicato e diverso modo di porsi che hanno solo le persone che sanno di piacere.
Io sono, psicologicamente, un Menhir conficcato nella terra dagli uomini preistorici, un’enorme pietra verticale che si illumina e si riscalda al sole, che rilascia il suo confortevole calore intorno a sé durante l’oscurità e che sopporta immobile anche uragani o scosse sismiche. Io ho, evidentemente, una tenacia e una coerenza rare.

E poi, io vivo da sempre tallonata dal senso del dovere e dall’ansia da prestazione, ho continuamente bisogno di sentirmi dire "brava" perchè sono preoccupata di non fare la cosa giusta,  torturata dalla consapevolezza di non riuscire a far stare bene tutti intorno a me… io sono, evidentemente, un'insicura e, probabilmente, un’altruista.
A me sembra che lei sia, psicologicamente, un filo d’erba che scintilla al mattino coprendosi di rugiada e cangia nelle calde luci del tramonto, ma che ogni tanto viene sbattuto dal vento, aggredito dagli insetti o calpestato dai passanti, attraente, ma instabile e bisognosa d’aiuto. Lei, evidentemente, è capace di farlo sentire di nuovo un uomo forte, il maschio Alfa, o forse anche solo due scintillanti fili d’erba che dondolano insieme. Un filo d’erba e una pietra hanno poco da spartire.
E poi, entrambi i fili d’erba, sentendosi spesso calpestati e feriti, nel tentativo di soddisfare i propri bisogni personali ed inseguire la propria felicità, prendono e distruggono, così, su due piedi, fregandosene altamente di tutti gli altri… loro sono, evidentemente, molto sicuri di sè e, probabilmente, degli egoisti.
Loro sono anime gemelle.
Evidentemente.
Una mia amica psicologa mi ha detto che l’accondiscendenza, aver bisogno dell'approvazione e pensare troppo agli altri sono segni di disagio. Ha ragione. Tutti noi abbiamo dei disagi psicologici, altrimenti sai che noia! Molte persone danno il loro peggio con me e
probabilmente la colpa è mia. E’ colpa del mio modo di dare fiducia e di pormi, genera l'equivoco che quello che provo io non conti tanto come quello che provano gli altri, come se l'essere sempre disposta ad aiutare mi rendesse automaticamente capace di cavarmela da sola, come se io potessi sopportare tutto. Ogni tanto ci penso, se non sia il caso di lavoraci un po’, di cercare di proteggermi, perché anche le pietre conficcate nella terra soffrono. Se non si fosse capito, soffrono moltissimo.
Ma alla fine decido di no, che sono fiera di essere come sono, che mi piaccio e che non ne vale la pena di cercare di cambiare per quelle persone che danno il loro peggio con me. Perché infondo la colpa non è mia, ma loro, che peggio, evidentemente, lo sono.
Ok, non è un bel pensiero questo e di nuovo bel tono addio... forse dovrei lavorare anche un po’ su questo "difetto" della sincerità a ogni costo. Ma io adoro la sincerità… come si fa a preferire le bugie alla verità? Quello che si dice, a quello che si fa?

In realtà la vita non è una gara a chi è meglio o peggio. La vita è un’opportunità, una partita da giocare soprattutto in solitaria, che ognuno si senta libero di giocarla come meglio crede con le carte che ha a disposizione. Alla fine conta solo se ti piaci o no guardandoti allo specchio, vivere bene con se stessi e proteggersi circondandosi delle persone giuste.
Evidentemente,
Io ho sbagliato: non ho scelto di circondarmi delle persone giuste.
Contano i fatti, conta la verità, io voglio la verità, perciò devo ammetterlo: è una fortuna essermi liberata dell’illusione di amare la persona giusta.
Perché lui, molto evidentemente, non era la persona giusta.
Non per me.


Lalla

P.S. e quindi adesso basta con questi post depressivi del cavolo e con questo argomento che è già venuto sulle scatole al mondo. Concentriamoci sulle persone giuste e sulle cose belle, anzi, evidentemente straordinarie, la vita ne è piena.
Come sono questi due? Sembrano finti da quanto sono belli ... ma loro sono veri!
E, godete popolo di facebook, per la prima volta vi metto pure due foto mie seminuda al mare (addio bel tono per sempre) ...ma tutta in posa belloccia e ritoccata no, che vi credete, ve ne metto due dove faccio la scema e dove sono me stessa.