martedì 9 gennaio 2018

di corsa e stanchissima, ma un disegnuccio me lo concedo

Premessa: io non mi annoio mai, anzi, sono sempre di corsa e drammaticamente in affanno.
L’ho già scritto su questo blog che mi ci vorrebbero almeno due vite (per adempiere decentemente ai miei doveri di mamma e professoressa) e una terza (per fare quello che mi pare). L’ho già scritto, ma sto invecchiando e i vecchi si ripetono, perciò posso farlo anche io. Comunque di vita ne ho una sola e allora faccio tutto “alla meno peggio” e, tra l’ansia che cresce e lo stress a mille, vado avanti così e speriamo bene.
In prossimità del Natale, proprio quando vuoi (per forza) assistere a recite e saggi della prole e devi (per forza) partecipare a vari raduni festaioli, ho anche preso l’influenza. L'ho trascurata per giorni, ho insistito nell’andare a scuola imbottita di antibiotici e cortisone e nel presenziare a tutti i suddetti saggi/recite/raduni, così invece di guarire l’ho evoluta in bronchite e me la sono trascinata, tra cenoni e pranzi natalizi, fino al 30 di dicembre infettando prima i miei figli e in seguito vari altri amici e parenti fortunelli (che, incauti, insistevano nel baciarmi). Il 31, ristorata da 3 settimane di malattia, orari strampalati e bagordi alimentari, sono partita 3gg per Milano con la mia mamma (anche lei tossacchiosa) ed è stato comunque bello, ma non propriamente riposante. Al mio ritorno, sono stata con i miei bimbi, ma non ci siamo riposati: abbiamo incontrato e accolto svariate famiglie di amici (che mi hanno fatto gradite visite anche a sorpresa) con cene e manicaretti vari. L’ultimo giorno di vacanze (il 7) ho addirittura avuto il piacere di ospitare (al volo) Jara Marzulli, pittrice pugliese che ammiro moltissimo…
Tutto bello e meraviglioso (tranne il giro di bronchite) ma ieri, al rientro a scuola, mi sentivo stanchissima.
E anche oggi: stanchissima.
Il martedì è il mio giorno libero, stamani ho corretto compiti per 3h, poi spesa di verdure al mercato e l’ingrata idea di dirigermi ai saldi per raccattare qualche calzino, pantalone, golf (tanto per sbarcare la stagione)… che fatica provarsi i leggings con 30°! Sì lo so: anche la lamentela delle
temperature tropicali durante i saldi invernali (e siberiane durante quelli estivi) l'avevo già scritta, ma tanto vale ribadire: io odio fare shopping!
Alle 15.00 ho ingurgitato un finocchio crudo, uno yogurt e l’adeguato quantitativo di cacao che giornalmente mi garantisce di mantenere una parvenza di salute mentale (cioè tanto).
Poi ho riordinato un po’ lo studio (il martedì sono anche senza bimbi oltre che senza scuola).
Insomma, verso le 18.00 mi sarebbe toccata anche la spesa al supermercatino all’angolo (mancano carne e croccantini per i gatti), ma insomma, me la meritavo un’oretta e mezzo di svago, no?
E’ da molto tempo che ho in testa un dipinto e non ho il tempo di iniziarlo. Neppure oggi a dire il vero, ma almeno uno studio, un disegnuccio, tanto per aprire l’anno, me lo sono concesso.
E adesso di corsa al supermercatino che chiude tra 30’, e poi tornano i bimbi alle 21.00, e la cena?
La cena niente, tanto c’ho le riserve ed è inutile prendersi per il culo: alla fine i leggings l'ho presi piccini!

lalla

"le due gatte", disegno su carta, 30x40cm.