domenica 24 febbraio 2013

help me captain!

Non voglio dilungarmi sulla pagella di Elia, per quanto strabiliante essa sia.
Penso soltanto che la posizione che si è scelto, solo e aggrappato alla cima della montagna, sia la più scomoda del mondo. Piccolo Re, non potevi restare ancora un po' Pinocchio? Perchè ti sei "scolarizzato" così presto? Fattelo dire da chi ci è passato, da lassù si può solo scendere o, con grandi sforzi, resistere. Col passare degli anni, se rimarrai lassù, verrai guardato con sospetto, verrai invidiato, e forse odiato. Ogni volta che riconfermerai te stesso, sarà qualcosa di scontato. Se ti capiterà di franare, qualcuno sottolineerà con gioia il tuo "fallimento". E invece scivolare non sarà una colpa, ma solo la prova che sei un essere umano animato da stupidi/profondi/sani interessi al di fuori e al di sopra di scuola e lavoro.
Non voglio proprio che anche tu ti faccia schiacciare dal senso del dovere. Ti auguro di scivolare molte volte e di rialzarti più forte di prima. Ti auguro di lasciar vagare libera la mente, di conservare la bizzarria dei tuoi sogni e di rimanere, più a lungo possibile, un bambino.
Penso che la stupidata qui sotto vada vista in questa ottica, e cioè come un gioco fatto da tre persone occasionalmente serie, lavoratrici e studiose, ma in verità, ancora non del tutto adulte.

lalla
P.S. durante la regia Theo aveva un po' perso di vista il senso della cosa e si era fatto prendere dalla sindrome di Kubrick. Alla fine di una giornata di riprese, piuttosto estenuante, temevo che Elia avesse odiato con tutte le sue forze quest'esperienza, invece da allora afferma, tutto convinto, che da grande farà l'attore.

venerdì 15 febbraio 2013

post n°2 - evviva gli sposi!

OK, il post di prima era veramente rivoltante e poi non ho voglia di correggere compiti, quindi, dopo tanti giorni d'assenza, ho un argomento su cui aggiornarvi molto più allegro, mondano, nonchè politicamente corretto rispetto alle mie disfunzioni dell'apparato digerente.
Mio fratello si è sposato sabato scorso!
Lo so che molte persone pensano che i matrimoni siano una maratona di obblighi sociali, dolori procurati dalle scarpe scomode e brindisi fozati. Ma di che cosa stiamo parlando? 
Io li adoro, a me non frega proprio niente di tutto l'intorno, dal pranzone infinito, delle pettinature, del comportarsi secondo l'etichetta, io per tutto il giorno guardo solo loro due, gli sposi.
E' un così grande privilegio potersi affacciare per qualche ora nella loro vita, percepirne i timori, le aspettative, l'emozione... non so, quel giorno è come se per loro tutto fosse ancora possibile, come se finalmente iniziassero a scrivere una nuova storia. 
E' un giorno di progetti, e di speranze. E' un giorno bellissimo.
Davanti a una montagna di panna e meringhe sormontata da due piccole statuine che io stessa avevo modellato in fretta e furia, Michela ha fatto un piccolo discorso di ringraziamento e poi ha passato la parola a Guido. Ora, non tutti hanno la fortuna di conoscere quell'orso di mio fratello, così a suo agio in apnea 25 m sotto il mare a scovare cernie, o mentre si arrampica sulle pendici del Pratomagno inseguendo un cinghiale inferocito, e così poco a suo agio quando deve raccontarti quello che sente.
Eppure ha parlato a tutti noi, poche parole di grande dolcezza, e poi si è commosso, ha pianto. 
E' stato stupendo e io gli auguro tutte le fortune di questo mondo. 
Gli auguro di conservare questo spirito puro, questa capacità sincera di amare, per lei e per quelli che, spero, verranno.
Evviva gli sposi!

lalla

P.S. per realizzare gli sposini sulla torta nuziale:
1) Procurasi ricercatissimi materiali di lavorazione: pasta modellabile (un po' meglio del DAS), un coltello da cipolle e 2 stecchini.








2) Servendosi di un'anima di legno come sostegno, modellare due figurine leggermente somiglianti, per quanto possibile viste le dimensioni (si noti l'orecchio sinistro a sventola dello sposo).
Durante l'essiccatura e il "ritiro" del materiale, restaurare eventuali fratture suturando con altra pasta modellabile.





3) Colorare con acrilici o tempere.












 
4) Lasciare asciugare.
5) Laccare con vernice trasparente.












6) Ancora un po' di pazienza per l'asciugatura e gli sposini sono pronti per salire sulla torta!

post n° 1 - questo concorso fa veramente vomitare

Quando sul sito del Ministero ho letto che la sede a me assegnata per lo svolgimento della prima vera prova scritta del concorsone era a 200 m da casa mia, ho esclamato: "Come sono fortunata!"
Ora, sinceramente, ma non me ne potevo stare zitta una volta tanto?
Ieri sera sono andata a letto un po' nervosa, certo, ma anche soddisfatta di me perchè abbastanza preparata, prima di infilarmi sotto le coperte avevo fatto anche un bel bagno in vasca per rilassarmi. Peccato per il ciclo a cannella che indebolisce un po'... ma figurarsi se era di quello che dovevo preoccuparmi!
Alle 2.00 di notte mi sono svegliata tutta tremolante e ho iniziato allegramente a vomitare l'anima, attività che mi ha impegnato fino alle 5.30 del mattino. Sapevo che il virus era entrato in famiglia, Elia l'aveva avuto due giorni prima, Theo è attualmente febbricitante, eppure l'idea di potermi ammalare non mi aveva sfiorato neanche l'anticamera del cervello, forse mi illudevo che l'impegno inderogabile mi rendesse immune...
alle 7.00 è suonata la sveglia, un incubo, non ci potevo credere. Al primo tentativo di alzarmi dal letto, brividi gelidi lungo la schiena, mi sono rimessa giù subito per non cascare distesa sul pavimento. Poi mi sono fatta coraggio e l'ho quasi presa sul ridere, tanto la situazione mi appariva grottesca. Con un sorriso isterico sulla faccia verde, mi sono vestita e ho arrancato per quei maledetti 200 m che mi sono sembrati 20 km.
Una volta che ero regolarmente registrata mi sono anche concessa una scarica di diarrea in bagno, poi mi hanno consegnato le tracce (a quel punto per legge sei obbligato a non lasciare l'aula per 2 ore) quindi nervi saldi, chiappe strette e ho fatto il mio dovere. Consegnata la busta con lo scritto ho di nuovo visitato le latrine scalcinate del liceo Michelangiolo, quindi mi sono trascinata a casa, sul divano. 
Mi sono provata la febbre, ho quasi 38°, forse è la temperatura a regalarmi questa specie di soddisfazione, come se fosse andato tutto bene, come se fossi stata bravissima. Vabbè, intanto non è poco che ce l'abbia fatta a percorrere quei 200 m/20 km A/R, nonchè evitare di vomitare in faccia alla sorvegliante o cac*rmi addosso (scusate il francesismo).
Per la valutazione dei contenuti, si vedrà!

lalla