giovedì 18 luglio 2013

non sono una persona tranquilla

Probabilmente molti pensano che io sia una persona tranquilla.
Del resto, ho avuto un’adolescenza piuttosto incolore, non ho mai fatto una forca a scuola, ho studiato più che diligentemente, non ho mai fumato una sigaretta, sono stata fidanzata sei anni prima di convolare a giuste nozze e adesso conduco una serena vita coniugale, mi impegno nel mio lavoro e spesso sorrido. Se si esclude una volta a una cena di classe dove mi hanno fatto bere due bicchieri di vino rosso e sono bastati a mandarmi “a gallina”, non ho mai dato di matto in pubblico. Ma avrei potuto, perché sono un inganno, un bluff. Fingo di essere normale, ma in realtà sono una spostata e nel mio cervello convivono almeno una decina di lalle.
C'è quella che vive sull'isola dei Sugolini
con i suoi ragazzi, che pensa che profumino di pane, che desidera ancora solo il suo compagno, che ricorda tutte le parole che si sono detti la sera del loro primo bacio 17 anni fa, che piagnucola guardando i cartoni animati o il suo bambino che fa una qualsiasi azione quotidiana, anche lavarsi i denti, male come fa lui. E’ romantica e sdolcinata, troppo, non è facile da gestire, vorrebbe mettere Elia e Theo in ogni pensiero, frase, contesto e con ogni interlocutore.
E poi ce n’è una che, nel tentativo di prevenire ogni tragedia, passa il tempo a visualizzare tutti i possibili incidenti mortali che potrebbero avvenire alle persone intorno a me, soprattutto al piccolo Re. So di risultare ansiosa dall’esterno, ma provateci voi a convivere con un’isterica pazza e vi proietta continuamente le sue immagini mentali catastrofiche direttamente sulla retina!
Ce n’è una che non è mai appagata, che ha sempre voglia di imbastire qualche progetto assurdo, che vorrebbe creare sempre qualcosa di nuovo, come se ce ne fossero poche di carabattole in casa mia e nel mondo! Ha voglia di scrivere, di dipingere, di recitare, di viaggiare. E’ una sciocca, non si ferma a pensare che forse non ne sono all’altezza. Però, rispetto alle altre, è più simpatica ed entusiasta e io mi lascio sempre trascinare in progetti più grandi di me.
Quindi c’è quella che ha sempre paura di sbagliare, di creare problemi, di disturbare e di deludere. E’ un osso duro, se ne sta lì in un angolo, tu non la noti più neanche e ti senti sicura, te ne vai per la tua strada, ed ecco che arriva lei, vigliacca, a caricarti di sensi di colpa e di insicurezze. E’ una bestiaccia, ci combatto da più di trent’anni e non mi riesce mai di levarmela di torno.
C’è poi la lalla vanitosa e piena di sé, che infondo ci crede di essere brava, di essere anche meglio di tanti altri, perché no, che si sente intelligente e, se proprio è di buon umore, anche bella. E’ viscida perché mi spinge a crederci quando non posso, quando non devo e quando non ne ho il diritto.
E potrei andare avanti perché sono davvero tante, ma non importa elencarle tutte, il problema non è solo il numero. Il problema è che sono pure intolleranti e bastarde, mi urlano nella testa tutte insieme, litigano tra loro, si strappano i capelli, magari proprio mentre io, con grande sforzo, sto cercando di condurre una conversazione normale.
So di risultare una chiacchierona al resto del mondo, ed è vero, lo sono, questa caratteristica l’ho fatta diventare un lavoro tanto ne sentivo l’urgenza. E so anche che posso risultare insopportabile e petulante, ma credetemi, io ci provo con tutta me stessa a zittirle, è che quelle gridano forte, e ognuna una frase diversa, ci credo che poi sono dislessica, che scambio qualche parola, è il minimo che posso fare. Mentre dalla mia bocca esce una frase, nella mia mente, quando va bene, se ne accavallano almeno cinque. E' la sacrosanta verità. Questa sono io, un delirio, non una persona tranquilla.


lalla
Questo piccolo autoritratto è molto molto vecchio, ero una ragazzina quando l’ho fatto, è tutto storto, ma lo adoro e lo tengo ancora appeso in camera perché mi ci riconosco.
L’ho realizzato  con “tecnica mista” di acquerello e matite, la stessa che userò il 4 settembre alla Prova Pratica del concorsone…
siamo passati in 121, l’ho scoperto oggi, prima della preselezione eravamo quasi 1000, i posti a bando sarebbero 34. Il 15 febbraio la lalla secchiona ha ignorato il virus gastrointestinale, ha lasciato quella insicura a vomitare, quella romantica seduta sulla tazza del cesso e ha fatto il suo sporco lavoro fino in fondo. Non ho ancora capito se sia o meno una buona notizia e se io la debba ringraziare… la possibilità di arrivare 35°, o l'opzione Massacarrara, si avvicinano pericolosamente.