domenica 13 maggio 2018

M, 4 anni

Il 30 aprile Matilde ha compiuto 4 anni.
Siccome sono una mamma abbastanza matura e coscienziosa non ho pubblicato nell’etere nessun cuoricinoso scritto in onore della mia bambina delle meraviglie. Fino a oggi.
Ho resistito due settimane… sono stata brava, vero?
Non ce la faccio più… dai, concedetemi una via di mezzo, un compromesso: io non scrivo quasi niente, lascio che sia lei a dirvi tutto, dalla prima all’ultima cosa (così so di farle un altro regalo: è una che ci tiene molto ad avere l’ultima parola).

Nelle righe seguenti “M” starà per Matilde, “m” starà per mamma (e così è subito chiaro chi è che comanda).


Cominciamo da un anno fa...

3 ANNI, MANIE DI GRANDEZZA
Rientrando dal nido in bici.
M: "mamma, guarda... la Cuccula!"
m: "uuuhh, bella la Cupola!"
M: "No, si dice Cuccula".
m: "Vabbé, e chi l'ha fatta la Cup... la Cuccola?"
M:  "Io."
m: "Bravina, ma sei sicura? Credevo l'avesse fatta Brunelleschi."
M: "No Chellecchi, l'ha fatta Tinde!"
m: "Per carità, se lo dici tu, siamo quasi arrivate... "
M: "mamma, guarda... il castello di Prusen!"
m: "Sarebbe S.Ambrogio... cmq... penso si dica Frozen."
M: "Sì, Prusen."
m: "Appunto... eccoci arrivate a casa!"
M: "No casa, questo è il castello di Mamma!!!"


E, di recente:

IGIENE E GRAMMATICA
Al terzo richiamo, sbraitando dal bagno, m: “Tinde, vieni a lavarti le mani!”.
Perfettamente calma, dalla casa delle Barbie, M: “No, mamma, le lavo dopo, ora sono pulite”.
m: “Tinde non fare la furba, lo sai, è una regola: quando si torna a casa per prima cosa ci si lavano le mani… vieni subito!”.
M, sbuffando: “Va bene mamma, vieno* subito”.
Se le regole vanno seguite senza eccezioni….
*vieno = voce del verbo “vienire”, modo indicativo, tempo presente, prima persona singolare.


NUTRIZIONE E TRIGONOMETRIA
m: “Tinde, cosa vuoi per merenda, uno yogurt?”
M: “No mamma, non mi va”.
m: “…un gelato?”
M: “No mamma, non mi va”.
m: “… una fetta di pan col l’olio o con la marmellata?”
M: “No, mamma”.
m, ormai scoraggiata: “… un biscotto?”
M, ormai scocciatissima: “No!”
m: “ e allora cosa?”
M, entusiasta e come se fosse stata la cosa più lampante al mondo: “voglio il pane a angolo*!”
m: “che???”

*dicesi “pane a angolo” coppia di tristissimi tramezzini preconfezionati al gusto di cotto e maionese, in vendita nello scomparto frigo di qualunque supermercato.


NATURA AMICA E INSIDIOSA
M ama la natura, il suo zainetto dell’asilo è sempre pieno di tesori: bacche, foglie, fiorellini e talvolta ambitissime piume escrementose di qualche piccione malandato… è una raccoglitrice!
Ogni tanto m la sorprende mentre trasporta/strascica il gatto in giro per la casa, tenendolo da sotto le ascelle.
Tigro pesa 8kg, è dotato di affilatissimi unghielli e non è neanche tanto mansueto, non ha mai osato rivoltarsi a M, ma non si sa mai. Quando m la sorprende, ogni volta, terrorizzata: “Non farlo più Tinde, è pericoloso, se si arrabbia può cavarti un occhio!”:
Ma M non ha paura del Tigro, c’è poco da fare.
Invece l’altro giorno, dal giardino, seriamente preoccupata, M: “mamma, corri presto, aiuto! C’è un terribile animale serpentoso*!”
Insetti, scarafaggi, ragni e formiche le fanno proprio schifo, anche su questo c’è poco da fare.

* “terribile animale serpentoso” = millepiedi di 4 cm.


IMPARA L’ARTE…
m e M si amano tanto perciò se lo dicono spesso.
Ma è buffo che M faccia un sacco di complimenti a m e le sussurri spesso frasi d’amore, talvolta in modo molto teatrale e usando le battute dei film Disney che conosce a memoria.
Allora, forse non prendendola abbastanza sul serio, m: “Certo che sei proprio un’attrice Tinde!”
E M, tutta fiera di se stessa: “certo mamma, e sono anche una dipingitora*!”

* non c’è bisogno di spiegare la parola.
M è molte cose (sa di esserle) e quindi nella vita potrà essere tutte quelle che vorrà.


IL FRATE(LLO) MAGGIORE
M ha un frate(llo) maggiore. Frate nel senso che a questo punto è quasi beato e in odore di santità.
Purtroppo M è gelosa di m. Magari non se la fila per un’ora di seguito, lei, ma non sopporta che sia m a dedicare la sua attenzione ad altro e magari il suo amore (anche) ad altri.
Esempio: se m telefona a sua mamma (e nonna di M), M (che di solito è calmissima) comincia a scatenare il finimondo finché lei non riattacca.
Se Elia e m sono seduti accanto, M accorre e si siede nel mezzo. Quando poi m fa una coccola (anche) a Elia, apriti cielo.
Non è tutto.
Elia si è innamorato perdutamente di M appena l’ha vista, tempo un mese, lei se n’è resa conto e questo ha fatto di lui la sua vittima sacrificale. Anche M ama molto suo frate(llo) infatti quando non c’è lo cerca… e quando c’è lo scansa. Lo tiene sulle spine, centellina i suoi baci, lo rimbrotta, lo schiavizza e lo comanda a bacchetta.
Tutto questo dispiace molto a m, quindi, con le buone: “amore mio, la cosa che mi fa più felice è vedere i miei bambini che si vogliono bene”. O con le cattive: "Non puoi trattare così male Elia (o la nonna), Tinde! Chiedi scusa!" Nisba, è nata il giorno del dispetto.
Ci stiamo lavorando, ma per adesso M non risponde, non si pronuncia a riguardo, non sta neanche a ribadire l’ovvio, fa un sorrisetto di sfida e va avanti nella sua strada di dominio assoluto.


Sii buona con noi Piccola Fata, soprattutto col Re dei Sugolini! Non c'è competizione, non devi temere alcun confronto, nè dimostrare niente a nessuno, goditi il tuo mondo fatato dove tutti ti amano... e non diventare troppo presto una streghetta come la tua mamma!


Lalla (m)

P.S. Lo so, lo so: postare foto di Matilde è come sparare sulla croce rossa… allora va bene, provateci voi a resistere con una bimba così tra le mani, sicuri che non la spammereste ogni giorno su tutti i social-network dell’universo mondo?