mercoledì 21 gennaio 2015

i mie piccoli sanno ammalarsi con stile, ma ora basta

Come faranno i bambini ad essere belli sempre?
I lineamenti non c’entrano nulla, è proprio una questione anagrafica. Per capirci: prendete una donna bellissima, che ne so, Angelina Jolie, poi tirategli un bel pugno sulla bocca e guardate se è sempre bellina con una finestra al posto degli incisivi. I bambini sì, son belli anche senza i denti davanti.
Ora, abbassandoci ai comuni mortali, prendete me e fatemi salire la febbre (ve l’ho detto, non dipende dal fascino di partenza, potevo dire ‘prendete Theo’ che è più belloccio, ma vi sarebbe toccato tenerlo una notte a dormire all’addiaccio sperando che la temperatura salisse un po’, invece con me è più facile, basta un po’ di pazienza e mi ammalo spontaneamente) Comunque, guardatemi in faccia e poi ditemi se sono carina. Faccio schifo, lo so. Invece Matilde è sempre squisita, posso dirlo con certezza, dato che la sto osservando adesso, surriscaldata a più di 39°. Non emana solo il calore di una caldarrosta, ma, soprattutto,  una tenerezza infinita.
Io non lo so come fa, saranno le gotine rosa, lo sguardo languido, il corpo molle che si abbandona sul mio… ci avete fatto caso che i bambini sono snodati come i gatti? Non hanno resistenze, né spigoli. Poi, negli anni, pian piano, si irrigidiscono e si induriscono, fino a diventare come noi.
Non è così facile abbracciarsi da grandi, anche volendosi bene. Tantomeno dormire abbracciati, c’è sempre un braccio che si intorpidisce, la schiena che al mattino protesta,  il collo che duole. Se ti vuoi fare una coccola, cerchi un contato con la mano, il piede, ma dormire abbracciati, non se ne parla. Invece quando Matilde sta male dorme solo abbracciata, anzi, ‘allacciata’ a me come una stringa, ed è una sensazione meravigliosa.
Elia è più grande, lo so, e difatti è ormai alto e ossuto, non posso tenermelo più accoccolato tutto il giorno e la notte. Ma allora le cose non tornano, perché anche lui in malattia dà il suo meglio. Domenica ha vomitato 7 volte in 7 ore (sembra il titolo di un film dell’orrore) e ogni volta mi rassicurava che stava benissimo e mi faceva grandi sorrisi. Io, che c’avevo solo la nausea e un po’ di alterazione, avevo perso ogni briciola di dignità e avrei sbattuto volentieri la testa nel muro.
E allora, qual è il segreto di  questi piccini?
Può darsi che sia un ricordo ancestrale del cucciolo d’uomo preistorico, della serie: diventiamo più irresistibili possibile così gli adulti invece di abbandonarci alle fauci di una tigre dai denti a sciabola dandoci per spacciati, faranno di tutto per accudirci e forse per stavolta ce la caviamo.
O può darsi che solo i miei figli siano così, che la malattia gli doni.
Ora, appurato tutto ciò, io a questo punto un mesetto di salute me lo farei anche volentieri.
Per tre motivi, fondamentalmente.
Primo: il fatto che siano così meravigliosi rende ancora più straziante vederli così malati, soprattutto la piccina, che non se ne sta facendo mancare una.
Secondo: la piccola fata è un'untrice di primo livello, mi ammalo sempre anch'io, ma senza la sua classe.
Terzo: perché è la prima volta nella mia vita che manco da scuola 3gg per “malattia del figlio” e lo so che la legge dice che ho a disposizione 30gg pagati di “malattia del figlio” per ogni anno di vita del bambino fino al compimento dei 3 anni, ma ci sono due modi di fare il mio lavoro: con le leggi o con la coscienza. E se davvero dovessi mancare ogni volta che potrei /dovrei, sapete che fine farebbero didattica, fiducia e rispetto? A scuola il tempo non basta mai. Sono 12 anni che ogni volta che mi ammalo vengo sommersa dai sensi di colpa. Sono 12 anni che non ho il coraggio di fare uno sciopero, di partecipare ad una riunione sindacale o ad un convegno di aggiornamento. Sono 12 anni che cerco di sfruttare ogni ora a disposizione per dargli tutto quello che ho. Vorrei davvero essere la migliore insegnate del mondo, ma non è solo una questione di volontà, mi manca il requisito fondamentale della ‘sana e robusta costituzione’...
No! C'è un altro motivo molto più importante e chi se ne frega della scuola: alla fine di questo post Matilde ha 40.5°, e fa paura.



lalla

sabato 3 gennaio 2015

chi fa una cosa il primo dell'anno...

Chi è malato il primo dell'anno, è malato tutto l'anno.
Ma no, porca miseria, io mi ribello!
Chi disegna il primo dell'anno, disegna tutto l'anno...
così va meglio.

lalla

"Matilde, fatina delle peonie", acquerello su carta cotone, 25x28 cm.