sabato 4 novembre 2023

Madre Natura

Mentre dipingevo provavo così tante cose. Avrei dovuto dirvele allora, ma in fondo è proprio quello che stavo cercando di fare con i colori. Adesso forse no, forse è diventato superfluo. E mi fa fatica per una questione di principio e cioè la presunzione di pensare che questo mio quadro possa parlare da solo. 
Da molti giorni lo guardo e in effetti a me parla. 
Ma forse a voi no e allora magari potrei darvi qualche suggerimento, così tanto per capire dove andare a parare, tanto per portavi sulla mia stessa lunghezza d'onda, ma poi basta. Che una volta finite, le immagini diventano di chi le guarda e che ognuno si lasci dire da loro ciò che vuole. Anche niente, se gli garba il mutismo.
In ogni caso, ora ci provo.
Come molti dei mei lavori, anche questo ha a che fare con la Bellezza.
Ha a che fare con la bellezza dell'unicità e della verità. La mia verità, la nostra. Quella di tutte noi.
Ha a che fare con la bellezza dei miei affetti reali e per questo ho chiesto a mia sorella Silvia di posare per me.
Ha a che fare con la bellezza della memoria, dei segni del tempo e delle cicatrici. Che sono magnifici trofei, ricordi di fibre ricucite, di dolori superati, di corpi e di spiriti sopravvissuti. Di voglia di vivere e di andare avanti. Nel 2009 Silvia è stata da Veronesi a Milano e lì le hanno tolto un tumore al seno grosso come un frutto. Tutto in una solo volta: asportazione e ricostruzione; l'intervento è durato più di sei ore. In famiglia siamo talmente poppone che con una mammella sono riusciti a rifarne due e non è che adesso si ritrovi piallata. Le dissero che dopo un taglia e cuci così estremo probabilmente i capezzoli sarebbero morti, ma in famiglia siamo anche parecchio sterpigne e così quelli sono sopravvissuti proprio bene. Non solo: la cicatrice intorno all'aureola si è accresciuta e naturalmente sfrangiata creando un effetto particolare che li fa somigliare a due splendidi fiori.
Questo dipinto ha a che fare con la bellezza di una grande quercia, dal tronco forte e robusto, dalla chioma ombrosa e frusciante nel vento, dalle frasche cariche di bacche nutrienti.
Ha a che fare con la fertilità e la prosperità tanto quanto un'antica venere preistorica. 
Chi meglio di mia sorella poteva interpretare per me Madre Natura? 
Lei che ha dato alla luce quattro figlie e che vive circondata da animali di ogni tipo e in continua riproduzione, lei che adora il cibo e l'abbondanza.
Lei che rinchiude in sé ogni aspetto della natura: quello terribile e sublime amato da Turner e quello pittoresco e rassicurante preferito da Constable. Lei che qualche volta ha quel suo modo aggressivo di porsi, che sembra esplodere come una grandinata d'estate per devastare i raccolti. Lei che con me ha saputo tante volte anche essere mite, l'amica più fidata al mondo e farmi sentire al sicuro come un pulcino in un nido di rondini a primavera. 
Lei che è la mia bellissima sorella grande.

lalla

"Madre Natura", olio su masonite, 70x50 cm.

giovedì 2 novembre 2023

1,2 e 3: Giallo Cristina!

Quando sono in balia dei romanzi, scrivo sul blog più raramente; mi dispiace, ma evidentemente il mio cervellino dislessico desidera e può sopportare un carico massimo di letterine al giorno. Peccato, la prossima volta chiederò in dotazione un cervello più efficiente, ma per adesso tocca adattarsi. 
Non ho più postato aggiornamenti sui miei romanzi, ma rimedio subito.
Il 3 ottobre sui social avevo scritto questo:

"Sto ultimando la copertina del terzo volume della Saga dei Colori e la mia espressione nella foto è del tutto veritiera perché lavorare a questo progetto mi rende felice. Lo sarei ancora di più se le mie storie trovassero i canali giusti per arrivare a un pubblico più vasto, ma in ogni caso, quanto ho fatto bene a imbarcarmi in quest'avventura tre anni fa!
Mi sono concessa il lusso di vivere un'altra vita.
E ormai sono tante.
Ho iniziato come piccola disegnatrice asociale e prodigiosa inebriata dal potere della sua mano destra e poi sono diventata (non strettamente in ordine cronologico, né di importanza) una studentessa attratta dal sapere, un'amante della natura schiava dei gatti e padrona del mare, una figlia devota alla propria famiglia, un'architetta affascinata dal risolvere e dall'immaginare, una ragazza e moglie invaghita di un uomo, una ceramista ammaliata della creta duttile tra le proprie dita, una scultrice sedotta delle sue creazioni, una madre incantata dai propri figli, un'insegnante appassionata della sua materia e affezionata alle sue classi, una pittrice rapita dal tormento e dall'estasi che solo l'olio le può procurare, una single innamorata di sé stessa, una viaggiatrice meravigliata dalla scoperta. Anche una scrittrice stregata dai propri personaggi.
Me le sono godute (e me le godo) tutte le vite vissute fino ad adesso e non vedo l'ora di viverne ancora!"

Che entusiasmo, eh? Brava lalla!
Ma sappiate che chi sceglie di essere multitasking si autocondanna a compiere una serie infinita di errori e leggerezze.
Il 21 ottobre, ormai in dirittura d'arrivo, stavo ritoccando la bozza su KDP quando mi sono messa a chiacchierare con la mia Piccola Fata (e apprendista Strega) e, invece di "salva come bozza", ho cliccato per sbaglio su "salva e pubblica" e... Ta-Tan: pubblicato!
Lì per lì, il panico, ma in verità poco male perché non mi si fila nessuno e così sono riuscita, in segreto, ad apportare ancora piccole modifiche fino al 31 ottobre senza che nessuno acquistasse copie troppo farlocche.
La notte delle Streghe mi è sembrata un momento propizio per pubblicizzare l'uscita e così mi sono divertita un sacco a vestire e fotografare una Barbie della mia collezione per farmi dare una mano.
Ti diverti ancora a giocare con le Barbie come una bambina?
Di più.

Felicità, gioco e divertimento: sono proprio espressioni adatte al mio modo di vivere.
Questo progetto di diventare anche una scrittrice di commedie romantiche sicuramente non è qualcosa di abbastanza adulto e razionale, me ne rendo conto, fa acqua da tutte le parti (prima fra tutte il fatto che non abbia praticamente tempo per portarlo avanti e debba farlo rubando preziose ore di sonno notturno), ma è un' esperienza che mi regala una soddisfazione enorme. E magari mi regala anche occhiaie profondissime e tanta spossatezza durante le altre attività diurne, questo è vero, ma d'altronde, quale passione viscerale non lo farebbe? Perché dovrei privarmene?
Non preoccupatevi che ogni tanto mi fermo e mi riposo, mi tocca farlo per forza quando il mio corpo si lamenta e la stanchezza diventa insopportabile. Negli anni la resistenza sta inesorabilmente diminuendo e i tempi di recupero aumentando, anche di questo mi rendo conto. Peccato, la prossima volta chiederò in dotazione un fisico più resistente, ma per adesso tocca adattarsi.
In fondo tra poco più di una settimana sarà il mio quarantottesimo compleanno e allora io credo che vada bene così. Quando lo vorranno, concederò alle mie membra un po' di riposo, ma sarebbe sciocco frenare la mia natura creativa e risparmiarmi proprio adesso; certamente sentirò il bisogno di farlo presto, ma finché avverto tutta questa spinta, tanto vale cavalcarla, no?
Brindo a quel pizzico di sana follia che porta le persone a ideare pazzi progetti e alla forza di spirito che serve per portarli avanti fino in fondo. E brindo anche alle occhiaie, le mie me le sono guadagnate in anni di infaticabile lavoro e alla fine su una Strega stanno pure bene!

lalla