sabato 7 febbraio 2009

Chiara


"Chiara", olio su masonite, 35x40 cm.

Di seguito allego un brano tratto da "Storia di una bambina di 8 anni", un libretto che ho scritto nel 2000, che parla della mia infanzia e che, ovviamente, non ha mai varcato le mura della nostra casa.

lalla



" (...) Chiara rappresenta invece il rapporto più importante e contorto della mia vita.
Un giorno eravamo la mamma e noi figli sul maggiolino, io ero seduta dietro con Guido, tornavamo a casa dopo essere stati dalla nonna. La mamma a un tratto dice:
- io e il Babbo abbiamo fatto poker, siete contenti?
Gli altri due gioiscono e si complimentano, io non capisco niente.
Allora me lo spiegano e io rispondo: - Che bello… –
No che non ero contenta, tra poco sarei andata a scuola e la mamma c’avrebbe portato il bambino nuovo con se dalla nonna.
Non sarei stata più la piccina di casa. Era una svolta, e grossa.
Invece è stata la più grande delle mie fortune.
E’ nata Chiara, la persona più diversa da me che esista sulla terra.
La persona con cui mi sono sempre dovuta confrontare.
Dai contrasti, dalla vicinanza, dai giochi, dai pianti, dai dispetti e dall’amore che abbiamo avuto insieme si sono formati i nostri caratteri.
Io mi ero abituata a stare da sola e ogni tanto reclamavo il mio spazio, invece lei mi stava sempre appiccicata come l’edera.

Sui 9-10 anni avevo una passione: fare intrugli.
Con Chiara pestavamo i petali di orchidee e camelie con molto spirito per fare i profumi (alla fine veniva solo alcool colorato e ci toccava rovesciarci di nascosto mezza boccetta di schanel della mamma per ottenere il profumo).
Lavoravo anche in proprio però, quando si trattava di cose che ritenevo troppo pericolose per lei, che era piccola.
Avevo escogitato di servirmi dello spazio sotto gli armadi. Per non so quale ragione ero convinta che stando tutta distesa in terra, con solo la parte superiore del corpo nascosta sotto il mobile, nessuno mi avrebbe scoperto.
Talvolta mescolavo le creme della mamma, i saponi e i detersivi in un tappo di barattolo. Dopo qualche settimana nascevano muffette con colori a sorpresa.
Oppure imbastivo dei piccoli falò con ramoscelli in miniatura e fiammiferi che si esaurivano in 10 secondi.
La situazione mi sfuggì di mano quando, essendo il posto sotto l’armadio occupato da troppe cremine, optai per fare un fuochino sotto la libreria di Chiara.
Ovviamente bastarono 5 secondi perché il fuoco attecchisse sulla costola di un libro. Presa dal panico cominciai a soffiare, a sbattere un cuscino, ma era tutto inutile, anzi, il fuoco si diffondeva.
Mi dispiaceva dare fuoco alla casa, ma anche essere scoperta, sapevo di averla fatta grossa e che forse mi toccavano gli sculaccioni. Alla fine cedetti, tentai di cavarmela andando in cucina e fingendo stupore:
- Tata, mamma, sono andata in bagno e mi è parso di veder uscire un po’ di fumo dalla camera di Chiara, chissà cosa sarà successo…-
Penosa.
Quando Chiara lo venne a sapere non voleva più che entrassi in camera sua. Allora gli giurai che non ero stata io, ma i raggi solari che filtrando dal vetro della finestra avevano acceso la scintilla sulla carta (l’avevo visto ne “La casa nella prateria”).
Non ci credette e per tutta risposta mi dette un morso sul braccio.

Cercavo, finchè era piccola, adesso non ci provo più, di far valere con lei le mie ragioni di “sorella maggiore”.
E lei, tra le lacrime, un giorno mi guardò convinta dicendomi:
- Tanto un giorno toccherà a te di essere piccina e io sarò quella grande e mi dovrai ubbidire –
Mai promessa è stata mantenuta di più, Chiara riesce a rigirarmi come un calzino e di sicuro non sono più io a dare ordini.
I nostri rapporti sono un’altalena costante e devo sforzarmi tanto per adeguarmi al suo carattere forte, alla sua fierezza, alla sua intransigenza, in tutto ricorda nostra nonna.
Soffro quando le differenze sono così forti da separarci, ma ci vogliamo bene, sempre."

2 commenti:

  1. ma che schifo di blog è questo tu non mi conosci veramente neanche io ti conosco diventiamo amiche\amici si vabbè è impossibbile cmq il tuo blog senza offesa ma fa davvero schifo
    ciaooo!!!!!


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    ahahhahahaha

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  2. Grazie mille, non so se sei uno studente, un amico o tutt'e due... cmq mi hai fatto fare un sorriso!

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