venerdì 15 gennaio 2010

Serena

Serena è un Dottore.
C'è una grossa differenza tra "fare il Dottore" ed "essere Dottore".
Lei è, non fa.
Passa gran parte del suo tempo in reparto, a Careggi.
Quest'anno ha lavorato 600 ore in eccedenza al suo orario, queste ore le verranno cancellate senza pietà dalla busta paga, le ha lavorate "non a scopo di lucro" direi, ma solo per il bene dei suoi pazienti.
Poi, quando stacca, dopo un turno massacrante di 24 ore, e se va verso casa per rilassarsi, magari le arriva la telefonata di qualcuno di famiglia.

Serena è mia cugina e qualche volta la rompipalle al telefono sono io.
Mi dispiace molto importunarla, ma mi fa anche piacere perchè ogni malanno è una scusa per parlare un po' con lei.
Quindi, oltre a seguire i suoi pazienti, ha tutta una ciurma di parenti piagnucolosi alle calcagna.
Lei si dedica a tutti, senza chiedere nulla e senza risparmiarsi, ha sempre un sorriso e un consiglio per ciascuno.
Spesso si scorda di mangiare o di dormire, tanto è presa dal salvare tutto e tutti intorno a se.
Il suo corpo minuto sprigiona una forza inesauribile.
Non sapendo come ringraziarla per avermi sempre aiutato, ho provato a ripagarla con l'unica cosa che forse so fare.

Dipingerla è stato un vero piacere, mi è venuta di getto, senza alcuno sforzo.

Non le ho reso giustizia perchè è difficile cogliere la bella luce che brilla nei suoi occhi vivi, spero che mi perdoni e apprezzi comunque.

lalla


Serena, olio su masonite, 30x40 cm.

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