venerdì 30 aprile 2010

dualismi insoliti

Dato che sono una brava italiana, sono anche una madre e una moglie appiccicosa, apprensiva e petulante.
Però, dato che cerco di essere anche un'artista, un insegnate e molte altre cose, sono anche una madre e una moglie sempre di corsa, approssimativa e che "si arrangia".
Per questo, non potrà mai accadere che io esca di casa con il Re dei Sugolini per una passeggiata e ci colga "di sorpresa" un venticello traditore che lo faccia ammalare, perchè in un attimo tirerei fuori una calda felpina dal borsone stile Mary Poppins che mi trascino dietro e senza il quale non varcherei mai la soglia di casa.
Da quella stessa borsa uscirebbe magicamente dell'acqua se avesse sete, l'Autan se al parco ci assalisse uno sciame di zanzare tigre tipo settima piaga d'Egitto, una macchinina od un gormita se non trovasse interessante il gioco con i coetanei, un fazzoletto se gli scendessero due enormi candele dal naso e via dicendo...
ma potrà facilmente accadere che la suddetta felpina sia stata cacciata nel suddetto borsone con la delicatezza di uno scaricatore di porto ed essa, oltre ad evidenti frittele di olio mal smacchiate (ma come cavolo si tolgono?) sia anche terribilmente spieguzzata.

E questo schizzofrenico atteggiamento vale un po' per tutto quello che faccio gestendo il nostro menage famigliare: quindi mando avanti il "reparto lavanderia", ma con evidenti incompetenze a riguardo e senza stirare, oppure mi occupo del "reparto pagamenti e spedizioni" eseguendo il tutto con larghissimo anticipo sulle scadenze e poi perdendo puntualmente le ricevute dei bollettini che, causa fretta e malcuranza, getto in un cassetto a caso.
Insomma sono una cialtrona, ammettiamolo, e nello stesso tempo una maniaca ossessiva... dualismo piuttosto raro e inquietante.
Così, molti ospiti hanno più volte lodato la mia maestria in cucina gustando succolenti banchetti, ma frequentemente potrà succedere (almeno una volta a settimana) che io percepisca un certo nervosismo strisciante nei due bei ragazzi che vivono con me, allora guardi l'orologio e mi meravigli nello scoprire che sono ormai le 20.00, spalanchi la porta del frigo e apprenda con orrore che tale luogo di speranza è deserto.
Di solito a questo punto non mi rimarrà che ringraziare di aver scelto di vivere in città, varcare la suddetta porta di casa, col suddetto borsone, percorrere 10 metri e rincasare in meno di 10 minuti con 3 splendide pizze fumanti...
in una delle mie escursioni "salvafamiglia" alla pizzeria Le Campane in borgo la croce, mi sono accorta che era in corso un'esposizione di pittura e mi sono incuriosita.
Così è finita che tutte le mie opere da martedì 4 maggio compiranno sulle mie spalle un breve viaggio di 10 metri e poi, inebriate dal profumo di mozzarella fumante, abiteranno le pareti della pizzeria per circa 1 mese.
Spero che per loro il soggiorno sarà piacevole, ho in mente di andarle a trovarle e magari farmi uno spuntino.
Potrà sedersi ad un tavolo chiunque voglia riempirsi le narici del delizioso aroma di una pizza calda, addentare la sua pasta fragrante e posare lo sguardo sulle dolci rotondità delle mie donne nude...
e anche questo mi pare un dualismo piuttosto insolito ed inquietante.

lalla

"Donna" fotografata durante la mostra.

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