mercoledì 19 dicembre 2012

percorso netto

Cerco di essere una buona mamma, spero di essere una brava insegnante, so di essere una pessima sportiva. Ma soprattutto c'è una cosa che sono stata, che sono, e che, volente o nolente, sarò per sempre: una schifosissima secchiona.
Non ho mai preso un'insufficienza al liceo, non sono mai bocciata ad un esame universitario, nè ad alcuna selezione, piazzandomi sempre, inesorabilmente, nei primi posti ed ottenendo sempre, inesorabilmente, il massimo dei voti. Ogni volta, negli anni, ho giustamente attirato su di me una buona dose di antipatia e invidia. Questa volta non è stata l'eccezione che conferma la regola, quando il tecnico ha letto il mio rilustato, ho riconosciuto perfettamente lo sguardo dell'intero gruppo dietro di me, che non ha superato la prova, quello sguardo che dice "se avessi un coltellino svizzero la sgozzerei".
Chi mi conosce pensava, sapeva, che sarei passata. Io stessa pensavo, sapevo, che sarei dovuta passare e proprio per questo temevo fortemente di non farcela. Ed è sempre stato questo a fare di me una secchiona, una terrificante paura di sbagliare. Non mi sono mai affidata al caso, il "speriamo che vada bene" non fa per me, non mi tuffo nel vuoto, mai, non me la sento. Per paura di far male alla fine esagero e strafaccio.

Questo risultato ai fini del concorso non serve a niente, la mia prova sarà valutata nello stesso modo di quelle superate sbagliando fino a 10 domande. Quando ho terminato il test ero consapevole di averlo superato, ero incerta solo su una risposta, poi è comparsa questa schermata e, un po' mi vergogno, ma ve lo confesso, mi ha fatto piacere. 
Negli ultimi giorni mi ero fatta tramortire dall'ansia, l'altro grande motore della mia vita insieme al senso del dovere. Da domenica sera non riuscivo più a dormire, avrei fatto un vero casino se fossi arrivata in quello stato davanti al quel malefico monitor di computer. Poi, ieri mattina, ho smesso di arrovellarmi il cervello e mi sono messa a disegnare per rilassarmi un po', mi sono resa conto che la questione mi era sfuggita di mano. Per quale motivo era diventato così importante passare? In fondo lo sappiamo tutti che poi arrivare nei primi 8 sarà pressappoco impossibile. E allora perchè ci tenevo così tanto?
Mi conosco piuttosto bene, so di avere anch'io le mie piccolezze.
La verità è che era diventata solo una questione d'orgoglio. Non riuscivo ad ammettere con me stessa la possibilità di essere giudicata "non all'altezza" da un cavolo di computer, che la mia logica si fosse arrugginita, che stessi invecchiando, cerebralmente parlando.
Tanto per capirsi, come quei quaranta/cinquantenni che si svegliano un giorno, sentono un dolorino alla schiena, nello specchio vedono troppe rughe o fanno fatica a portare una valigia, quindi presi dal panico si mettono ad allenarsi tutti i giorni per correre una maratona e dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stessi, di essere ancora giovani.
Gli anni stanno passando anche per me, come ho già detto sono una pessima sportiva quindi l'opzione maratona era inattuabile, diciamo che ho deciso di gareggiare in un campo dove avrei potuto dimostrare agli altri, ma soprattutto a me stessa, di potercela ancora fare.
Maratone, sportive o cerebrali che siano, sono chiaramente del tutto inutili, tanta fatica sprecata, niente può cambiare la realtà: che io sto effettivamente invecchiando e che con il mio tanto osannato cervellino non sono mai riuscita a combinare granchè.
Ricapitoliamo: questo risultato non conta niente ai fini concorsuali, nè cambia niente su quali siano i miei affettivi meriti o demeriti... 
vabbè, per lo meno non mi rovinerà il Natale!

lalla

4 commenti:

  1. Grandissima Profe!!!!!!!!!!!
    Continui a crederci che potrebbe farcela davvero!! E speriamo che la sua "ansia da prestazione" la porti a superare anche le prove successive, perchè è davvero una persona competente e stupenda allo stesso tempo, e si meriterebbe davvero il massimo anche nel lavoro, e questo glielo dico davvero con tutto il cuore!!!!!!

    Comunque le auguro un buon natale: a lei, a suo marito e al piccolo Re, che ormai chissà quanto sarà cresciuto dalla volta in cui lo vidi io a scuola!!!!! :D

    Giulia

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  2. Buon Natale a te Giulia. Come al solito mi fai vergognare, nel senso buono del termine, cioè che mi fai provare quel sentimento spontaneo che provano i bambini quando diventano rossi e si nascondono dietro le gambe della mamma mentre gli fanno i complimneti. Come faccio a ringraziarti? Non solo per quello che mi scrivi, ogni tanto sbircio un po' su facebook, non ti rendi conto che gioia sia per me sapere che te la stai cavando così bene, all'università, ma soprattutto nella vita. Se penso che magari un piccolo 1 per 1000 è anche merito mio, non lo so... mi sento orgogliosa come un galletto!
    Il Re sta benissimo ed è davvero grande, un ragazzo, ogni giorno percepisco tanti piccoli cambiamenti in lui e sento chiaramente che è arrivata l'ora di cominciare a farmi da parte, è molto difficile, ma per il suo bene penso che ce la farò.

    Ancora tanti auguri Giulia, vai avanti così!

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  3. ciao Lalla, anch'io 50/50!
    avevo paura di emozionarmi invece per la prima volta ho provato a fare i quizz con calma, ma quanto c'è da studiare ora…ma si deve fare anche una prova in lingua?baci Sere

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  4. Ciao Serena, anche se vale poco: complimenti!
    Io partecipo per l'ambito 1, per lo scritto niente lingua straniera, solo la mia materia + le avveretenze generali (una prova scritta con domande aperte e una prova pratica). Se dovessi passare, l'inglese mi aspetta al varco nell'ultimo quarto d'ora della prova orale, tanto per tagliarmi le gambe sul finale. Ho acquistato oggi un volumaccio di leggi e roba burocratica ed.Maggioli (era quello più stringato) e da domani dovrei cominciare a leggerlo... tienimi aggiornata e buon lavoro!

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