mercoledì 29 marzo 2017

12, 28, 29... fata o strega? E' solo un gioco.

Sono una persona fondamentalmente atea e scientifica, razionale e tranquilla, so bene la realtà qual è, eppure, di quando in quando, mi concedo di giocare, mi concedo di viaggiare.
Ho iniziato quando ero bambina. Ogni tanto avevo bisogno di liberarmi di tutto il peso della vita reale e di galleggiare in una dimensione magica e parallela, immaginare piccole fate tra i fiori o sirene fluttuanti tra le onde, parlare agli oggetti, al vento e al mare, indovinare i segreti e i pensieri altrui. Questo, inevitabilmente, mi ha reso una bambina strana. Ho passato l’infanzia da sola, incompresa dalla mia maestra e probabilmente anche da tutti gli altri. E vabbè, tutto non si può avere.
Adoro la matematica e l’astrazione, un altro gioco che mi sono sempre concessa è contare tutto, far caso alle date, concentrarmi sui numeri ricorrenti, geometrizzare la realtà, cercare le simmetrie e i ritmi segreti del tempo.  So benissimo che è tutto casuale, che non esistono una Cabala suprema, un Disegno divino o un Fato già scritto. E’ solo un gioco, nulla di più.
Quando ero ragazza, ad esempio, mi ero fissata col 12, “mi succede tutto col 12!”. Il meccanismo era semplice: ignoravo tutti gli altri numeri e ponevo l’attenzione solo su ciò che aveva a che fare col 12 che così sembrava, magicamente, ricorrere sempre.
Poi ho conosciuto Lui e il 12 è andato un po’ in secondo piano, non so perché ma mi ci siamo stabilizzati oltre la ventina. Un professore (piuttosto maniaco) gli disse di fare attenzione a me, che avevo il naso strano e che probabilmente ero una specie di seducente streghetta.
Un milione di anni fa, sotto un meraviglioso albero di Natale a Piazzale Michelangelo, gli ho regalato il mio primo bacio e una silenziosa promessa di amore eterno. Mi sembrava così speciale e pieno di talento. Pensavo di aver incontrato finalmente qualcuno a cui piacessi davvero (così stramba com’ero), qualcuno a cui aprire le porte del mio mondo segreto senza paura di essere giudicata, qualcuno su cui avrei potuto contare sempre.
Il 29 giugno 2002, 6 anni dopo, sotto il meraviglioso moro del nostro giardino, ho ripetuto quella promessa davanti a tante persone care. L'indomani apparentemente siamo partiti in treno per Roma, in hotel ci hanno dato la camera n° 12, in verità siamo partiti per il mio mondo incantato. L’ho accompagnato in una realtà parallela fatta di dolcezza, serenità, fiducia e amore. E' stato meraviglioso per entrambi.
La prima desideratissima gravidanza è stata difficilissima, ma tra di noi c’era una grande sintonia.
Il 28 luglio 2005, io ed Elia abbiamo lottato insieme (e l’uno contro l’altra) per la vita o per la morte. Per 12 lunghissime ore, poi alla fine, il 29 luglio, il mio piccolo Re dei Sugolini è finalmente nato e io sono quasi morta. Lui era così felice di avere un figlio che non si è accorto di niente, è uscito a complimentarsi con i parenti e non ha capito che me ne stavo andando. Comunque io sono una pellaccia, sono solo quasi morta, non del tutto, perciò va bene così.
Crescere insieme Elia è stato stupendo, siamo partiti tutti per l’Isola dei Sugolini.
Però, dopo qualche anno, Lui ha cominciato a diventare un po’ insofferente a tutto ciò che non gli sembrava “perfetto”. E qui bisogna capire che valore dare alla parola “perfetto”. Innanzitutto diciamo che la perfezione non esiste e meno male se la si intende come un monotono modello ideale, il clone inutile di un pensiero comune. Io sono di certo più strana che perfetta, ci vuole poco a rendersene conto e Lui cominciò a farlo. Elia è uno spettacolo, ma anche lui ha le sue stranezze e molto spesso ha bisogno di liberare il suo pensiero parallelo. Quindi è speciale, meglio che perfetto, no?… ma certamente non sempre di facile lettura, non per tutti gli altri. Ad esempio per le maestre della materna non risultava abbastanza “standardizzato”… ok, non vogliamo certo che diventi un po’ disadattato come la madre, diamogli una mano a standardizzarsi (a travestirsi da persona comune) per facilitargli la vita e i rapporti sociali, certamente, sono d’accordo, ma poi, alla fin fine chissenefrega delle maestre della materna che avevano da ridire se colorava gli alberi di grigio invece che di marrone, no? No? Ecco, invece a Lui fregava. Comunque, per il resto, tutto bene.
4 anni dopo ero di nuovo incinta. Al quinto mese qualcosa cominciò ad andare storto, la piccola aveva dei problemi al cervello, all’inizio la diagnosi non era chiara (caliamo un velo pietoso sugli obiettori di coscienza). comunque io volli aspettare per capire. Credevo che Lui mi stesse accanto e che come me volesse capire, ma iniziai a rendermi conto che stava combattendo una battaglia diversa: voleva solo dimostrare a tutti i costi che i dottori si erano sbagliati e che la bambina “era perfetta”. Un mese di analisi, poi la situazione precipitò e io che, ve l’ho già detto, sono una persona razionale e che sa bene la realtà qual è, decisi. Comunque a quel punto anche Lui era d’accordo. Quando i dottori in Francia fissarono l’inizio del processo di ITG (interruzione terapeutica di gravidanza) per il 28 luglio, sbiancai. L’equipe parlava solo francese, io non parlo una parola di francese, Lui parla francese, ma quando è arrivato il momento di spingere, è uscito, mi ha lasciata sola a partorire quel piccolo cadavere.
Così, il 29 luglio 2009, quattro anni dopo aver messo al mondo il mio piccolo Re, ho di nuovo fatto quello che dovevo, ma stavolta da sola.
Ero delusa, ma ho pensato solo “non l’ha fatto apposta, comunque è finita, perciò va bene così”.
Cosa succede nella testa di una madre che ha spettato 6 mesi una figlia che non conoscerà mai? Niente di così insopportabile in verità, purché questa madre riesca a rendersi conto che siamo animali e che questo può succedere, che la natura fa delle prove a caso e non sempre il risultato va nella direzione che vorremmo e che per fortuna la scienza può aiutarci ad aggiustare il tiro. Non succede molto, davvero, ma continua ad aspettare, questo sì. Negli anni seguenti ho desiderato tanto un altro figlio che mi aiutasse a terminare quella gravidanza iniziata e mai conclusa. Solo adesso me ne rendo conto: può succedere molto di peggio nella testa di un padre che ha spettato 6 mesi una figlia che non conoscerà mai. Stava di nuovo combattendo una battaglia diversa dalla mia: voleva dimostrare a tutti i costi (e a tutti gli altri?) che “eravamo perfetti” e che Lui poteva avere un altro figlio sano. Sentivo che ne aveva tanto bisogno, lo amavo e anche io volevo un altro figlio perciò abbiamo tentato molte volte. Ogni volta che iniziava e poi andava male era sempre peggio per me, sempre meno grave per Lui che stava prendendo le distanze. Al quarto aborto spontaneo ho deciso che non ne valeva più la pena. Avevamo già qualcosa che era “più che perfetto”: avevamo noi due e avevamo Elia, nessuno al mondo era fortunato quanto noi! Ho detto “basta, godiamoci questa vita”.
Ed è successa una cosa strana, non so se in modo completamente razionale o meno, non credo, ma ad un certo punto Lui ha fatto di testa sua.
Col senno di poi, mi rendo conto che il suo amore per me (ammesso che sia stato mai capace di provarne) è finito quel giorno. La questione non è se sia stato un atto più o meno volontario o inconsapevole, la questione è che (dopo tanti anni di tentativi inutili) quell’unica volta che ha agito da solo ha avuto successo. Questo lo ha fatto sentire di nuovo “perfetto” e potente e lo ha distaccato per sempre da me (che mi ero tirata indietro e quindi ai suoi occhi avevo fallito). Da quel momento ha smesso di considerarmi una persona con dei sentimenti, mi ha usato e basta.
Fisicamente la gravidanza di Matilde è stata altrettanto difficile di quella di Elia, evidentemente non sono una brava gestante (c’è chi è portata e chi no), ma alla fine tiro fuori dei bei capolavori! Dal punto di vista psicologico è stata peggio perché Lui aveva già ottenuto tutto quello pensava di poter ottenere da me e stava spostando tutto il suo interesse su se stesso e sul suo nuovo potere.
Il 29 aprile 2014 mi si sono rotte le acque, di mattina, al supermercato, ero positiva al tampone per lo streptococco perciò siamo corsi subito all’ospedale, mi hanno rimandato indietro “lei si è sbagliata: non si sono rotte le acque”. Col cavolo, hanno sbagliato loro a fare la diagnosi, Matilde ha maturato un’infezione pazzesca, la sera ho puntato i piedi e sono voluta tornare all’ospedale, induzione d’urgenza, la mia piccola Fata è nata nella notte, quasi morta, ma solo quasi, non del tutto, perché è una pellaccia come la sua mamma. Col cazzo che va bene così, comunque anche questa era fatta.
A questo punto Lui è crollato, ha avuto una specie di “depressione post-parto”, oggi mi viene di pensare che gli sia venuta perché si vergognava di come si era comportato con me e di come sentiva di volersi comportare in futuro, forse già sentiva di non provare più niente e questo lo spaventava, non me lo diceva, anzi mi rassicurava che Noi (io, Elia e Matilde) eravamo tutta la sua vita, sembrava disperato ma di nuovo empatico e dolcissimo… io gli credevo, gli sono rimasta sempre accanto, ho fatto tutto quello che potevo per cercare di farlo tornare da Noi (io, Elia e Matilde) che invece eravamo tanto felici. Ed è incredibile il modo in cui riuscissi a vivere spaccata in due (angosciatissima per Lui, felicissima per Loro), ma lo facevo. Io me la sono proprio goduta questa bimba, come il mio bimbo, Loro sono la dimostrazione che la vita ti sorprende sì con delle grandi sfighe, ma ogni tanto ci mette una botta di culo inimmaginabile e quello è il momento di essere grata e felice perché non esserlo sarebbe proprio un delitto. Quando la depressione gli è passata anche Lui mi è sembrato di nuovo felice, non proprio uno splendore, ma comunque ho smesso di chiedermi ogni minuto del mio tempo: “Sarà soddisfatto? E’ tutto abbastanza perfetto?”. Diciamo che, vista la situazione, mi sembravano domande retoriche. Mi sono un po’ rilassata, può succedere, ok?
Il 28 gennaio 2016 abbiamo fatto le valige uno accanto all’altra, mi ricordo che cercavo in Lui una consolazione: sapevo di partire per andare al capezzale di mio padre (non sapevo che lui sapeva di partire per andare ad imbrodarsi di successo ed iniziare una tresca con un’altra donna). E’ stato il mio primo grande lutto, mi aspettavo un aiuto da Lui, un appoggio, invece sono seguiti due mesi di totale assenza e freddezza e quindi svariate proteste e domande da parte mia, sempre senza risposta. Non riuscivo a capire perché ce l'avesse con me.
Il 28 marzo, a cena, a 2 metri da Elia, con un bel sorrisetto compiaciuto, mi ha comunicato ”mi sento benissimo, ho finalmente capito che per raggiungere l’equilibrio devo allontanarmi da te.”
Gli ho quasi sputato la minestra in faccia, credevo stesse scherzando “mi stai lasciando?”
“Che vuoi che sia? Possiamo tranquillamente rimanere a vivere insieme e crescere i bimbi, ma i nostri percorsi devono separarsi”. Discorsi senza senso.
“Ma che stai dicendo?... c’è un’altra donna? Per questo da due mesi sei tutto da un’altra parte?”
“Assolutamente no! Vedi che non sei in grado di capire?! Tu devi curarti e solo dopo capirai!”.
Ero talmente sotto shock che gli permisi persino di coricarsi nel letto accanto a me e Matilde, credevo sinceramente che stesse sparlando, non poteva essere vero!
Il 29 mattina, una volta rimasti soli ha confessato che aveva incontrato un’altra, la sua vera anima gemella, la donna che finalmente lo aveva portato all’equilibrio e alla perfezione “tu lalla non arriveresti ai nostri livelli neanche con 5-6 anni di analisi”. Che delusione, che squallore e che idiozie… ma incominciavo a intravedere il senso. Che stupida! Altro che aver trovato una persona speciale con cui condividere il mio mondo e su cui poter contare sempre!
Ho chiesto chi fosse l’eletta (la curiosità è donna) e quando era cominciata questa storia, poi ho aggiunto: “Quanto sei banale” e “esci da questa casa”. E dal mio mondo di meraviglie, per sempre.
Non era questo che volevo, proprio per niente, e fino a quel momento di rivelazione l’ho amato e ho fatto di tutto per scusarlo. Cosa succede nella testa di una donna che scopre di aver creduto a una falsità per quasi vent’anni? Cosa succede nella testa di una donna che scopre di aver donato tutta se stessa e i suoi figli alla persona sbagliata? Praticamente tutto. Prova il dolore più grande della sua vita, una roba da creparci, ve lo giuro, e solo perché sono davvero una pellaccia non è successo. Ho subito un trauma da cui non penso che mi riprenderò mai. Cioè: sono di nuovo felice, ma non mi fido più, non c'è verso e questa non è una cosa bella. E vabbè, tutto non si può avere.
Ho sempre me stessa e i miei due bambini meravigliosi, perciò me la faccio andare bene così.
E nonostante tutto, ogni tanto, mi concedo ancora di lasciare questa terra. Mi aiuta la mia mente che non si ferma mai, mi aiutano tutti i miei sensi altrettanto instancabili, mi aiutano le mie mani, sporche di terra o di colori.
Pochi giorni fa il mio avvocato mi ha comunicato che ormai la separazione è ufficiale “dopo la firma è arrivato il nullaosta, a fine luglio il divorzio”.
“Di preciso quando?”
“La legislazione è nuova… un giorno che cada dopo il 26 luglio… per sicurezza diciamo il 30”.
Ok, non il 29, non può succedere tutto il 29 luglio, giusto? O forse sì?

lalla

P.S. Siete curiosi di sapere che fine ha fatto quella che insieme erano arrivati a dei livelli che io manco con 5-6 anni di analisi? Dopo 2 mesi in città ha fatto le valige, arrivederci e grazie!
Sì, lo so: non è elegante gioire delle disgrazie altrui, né tanto incantato portare rancore. Inoltre, per il bene dei miei figli, devo sperare che Lui sia felice così da poter essere anche un buon padre… lo so, lo so, ma sapete che vi dico? Che sono un essere umano anch’io, porca miseria, e che persino le fate se si incazzano diventano streghe!
Dopo che la bella dileguossi come Cenerentola, Lui mi ha detto: “aveva ragione il nostro professore, tu sei davvero un po’ strega, hai sempre sentito e capito tutto”.
Ah sì? O non ero quella che doveva curarsi per riuscire a capire? Chissenefrega di quello che mi dice! Comunque, tante volte fosse vero… ieri era il 28 marzo, il nostro nuovo anniversario, appena sveglia, davanti allo specchio, gli ho mandato una bella maledizione: “Con me hai assaporato la vera felicità, ma sei stato tanto stolto da sottovalutare e rinnegare la tua fortuna. Che tu possa cercarmi in tutte le donne che incontrerai e non trovarmi mai più!”.
Faceva parecchio Malefica, vero?
Suvvia, è già passata, ieri sera spaghetti con le vongole, oggi è il 29, sono di nuovo razionale e tranquilla e spero sinceramente, per il bene di tutti, che lo sia anche Lui.

9 commenti:

  1. Ciao Lalla, ancora alla ricerca di quella ipotetica dislessia di cui parli, mi sto facendo trasportare dalle tue parole.
    Dopo le due lauree, che mi hanno portata ad averne abbastanza di parole e discorsi, mi trovo nuovamente ad assaporare il divenire di pensieri che non siano i miei.
    Hai un modo di raccontare che mi trascina con se...
    Sono qui per la curiosità. Per capire cosa avrebbe potuto portare i lettori ad una qualsiasi forma di giudizio.
    Non si giudicano le scelte.
    Non si giudica il modo di prendere delle decisioni.
    Non si giudica il modo che ognuno ha di esprimersi e di sentirsi se stesso.
    Nessuno ne ha il diritto.
    Quindi cara Lalla, continua così. Ad allietarci con le tue parole. A liberare il tuo essere. A permetterci di visitare il tuo delizioso regno...

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    1. Caterina, mi fa tanto piacere quando qualcuno prova delle sensazioni positive leggendomi. Grazie di cuore.

      Se leggessi la prima versione di quello che scrivo di getto la troveresti eccome la dislessia, per fortuna esiste il correttore!

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    2. Ciao, io sono Theresa Williams Dopo essere stato in rapporto con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto è stato vano, lo volevo indietro tanto per l'amore che ho per lui, lo pregai con tutto, ho fatto promesse, ma ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un mago che potrebbe aiutarmi a un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non ha mai creduto nel periodo, non avevo altra scelta che tentare, io mail il mago, e lui mi ha detto che non c'era problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà a me prima di tre giorni, ha gettato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era circa 4:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che disse era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva me di tornare a lui, che mi ama così tanto. Ero così felice e sono andato a lui che era così che abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho fatto promessa che nessuno che conosco che hanno un problema di rapporto, vorrei essere di aiuto a tale persona da lui o lei riferendosi al l'unico mago reale e potente che mi ha aiutato con il mio problema. e-mail: drogunduspellcaster@gmail.com lui si può e-mail se avete bisogno il suo aiuto nel vostro rapporto o di altri casi.

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      attraverso drogunduspellcaster@gmail.com

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    3. Tutto perfetto, manca solo un dettaglio, senz'altro insignificante allo scopo del racconto:
      Dopo 3 mesi, è stato lui a dirle di sparire (rapidamente).
      Perchè aveva notato che nemmeno lei era perfetta e non rifletteva più a dovere l'immagine e le idee di Lui, unico e solo detentore della Verità e, quindi, della Perfezione.

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    4. "Tutto perfetto, manca solo un dettaglio, senz'altro insignificante allo scopo del racconto:
      Dopo 3 mesi, è stato lui a dirle di sparire (rapidamente).
      Perchè aveva notato che nemmeno lei era perfetta e non rifletteva più a dovere l'immagine e le idee di Lui, unico e solo detentore della Verità e, quindi, della Perfezione."

      Via, non ce la fo...
      d'altronde io non vivo in un'amena cittadina del sud della Francia atteggiandomi a novella Carla Bruni(tres chic!), io sono una mamma italiana vecchio stampo(di quelle che ci pigliano per il culo perfino nei film)...
      ho provato a far finta di nulla, ma se vieni a pisciare nel mio territorio un po' il pelo lo rizzo e tu che vivi con un cane dovresti saperlo, no?
      Perchè sei tu, carissima, non è vero?
      Cosa ti fa pensare che noi due abbiamo qualcosa in comune? Che puoi venire qui a scambiare delle confidenze?
      Quanto desideri la redensione, passare per quella "buona"... ma non puoi.
      Ci siamo incontrate, prima, Matilde aveva solo un anno e tu hai passato una serata con noi, hai scherzato con i bimbi, mi hai riempito di complimenti, mi hai guardato negli occhi e mi hai detto "che famiglia meravigliosa, la vorrei anch'io una famiglia così". Che eri falsa e volessi dire "voglio la tua di famiglia" lo capii in quell'istante preciso e in hotel lo dissi anche a lui (che mi dette della visionaria). Siete colpevoli entrambi. Non puoi lavartene le mani. Hai contribuito a distruggere quella famiglia e all'infelicità dei miei figli. Dovrò combattere tutta la vita per cercare di rimediare ai vostri danni. Quando è scoppiata la bomba, ho letto i vostri messaggi privati su facebook, ricordi? Non me ne pento: erano sul mio computer, nella password per accedervi c'erano i nostri nomi, non il tuo. Perciò so come giocavi al gatto col topo, so come gli parlavi di me e lo convincevi che ero io l'origine di tutti i suoi mali, che solo tu avresti potuto capirlo... (complimenti, sei brava, ci sai fare).
      Bè, sai che ti dico, eravate davvero fatti l'una per l'altra perchè l'origine del vostro male siete voi stessi.
      Adesso, dato che prendi le distanze e ci sputi sopra, intuisco che probabilmente hai già un altro tra le grinfie e pensi (di nuovo) di aver trovato la felicità e l'equilibrio. "Era tutta colpa sua, prima era tutta colpa del tuo ex marito"... povera piccola, peccato, ti stai sbagliando (di nuovo), non durerà. Ed è colpa tua se non durerà perchè sei marcia dentro.
      Buona vita.

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  2. Possiamo sempre rendere il nostro rapporto il migliore per noi, ci vuole solo per mettere nel giusto sforzo. Dopo che il mio amante mi ha lasciato il cuore spezzato. Ero solo, devastato e triste per fortuna sono stato indirizzato a un uomo molto gentile e potente Dr Adeleke che mi ha aiutato a riportare il mio amante e ora mi ama molto più che mai sono così felice con la vita ora grazie mille È possibile inviarlo via mail aoba5019@gmail.com o whatsapp 27740386124 .... e ottenere il tipo di aiuto che si desidera........



    Possiamo sempre rendere il nostro rapporto il migliore per noi, ci vuole solo per mettere nel giusto sforzo. Dopo che il mio amante mi ha lasciato il cuore spezzato. Ero solo, devastato e triste per fortuna sono stato indirizzato a un uomo molto gentile e potente Dr Adeleke che mi ha aiutato a riportare il mio amante e ora mi ama molto più che mai sono così felice con la vita ora grazie mille È possibile inviarlo via mail aoba5019@gmail.com o whatsapp 27740386124 .... e ottenere il tipo di aiuto che si desidera........

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  3. Attenzione! Se ami qualcuno e ci tieni a quella persona, farai di tutto per stare con quella persona, la mia ex ragazza la ama così tanto quando ci siamo lasciati, non smetto mai di pensarci, devo fare qualcosa per riaverla indietro , è stato allora che ho iniziato a leggere articoli su come riavere un amante, è stato allora che ho visto ADELEKE OBA parlare di quante persone stava riportando il suo amante, ho contattato ADELEKE OBA su WhatsApp, gli ho spiegato tutto e gli ho lanciato un incantesimo sulla mia ex ragazza che mi ha chiamato lo stesso giorno e ha iniziato a implorarmi, e oggi siamo di nuovo insieme, mi ama e mi fa una risatina più di prima, contatta ADELEKE OBA oggi al numero WhatsApp +27740386124 o puoi inviargli una e - posta; aoba5019@gmail.com ... È il miglior incantesimo che puoi contattare per chiedere aiuto, grazie dopo

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  4. Sono così orgoglioso e felice di essere qui per condividere questa straordinaria testimonianza, meravigliosa e straordinaria, non riesco a credere che ora il mio ex marito sia qui con me a implorare per tutte le sue azioni sbagliate, dicendomi quanto si sentisse vuoto per tutto il tempo era via, mi ha lasciato e mi ha fatto tanto male dopo un divorzio avvenuto 5 mesi fa. E tutto questo miracolo è successo subito dopo aver contattato il dottor Egwali per chiedere aiuto, sono la donna più felice del mondo oggi direi di averlo di nuovo al mio fianco. È un miracolo per me e la mia famiglia ed eterno piacere e allegria. Sono così felice ora e non so quanto esprimere la mia gratitudine e apprezzamento al Dr.Egwali. Lo consiglio vivamente se hai bisogno di aiuto immediato in quanto è garantito.
    Inviagli un'e-mail oggi /dregwalispellhome@gmail.com o tramite
    WhatsApp: +2348122948392

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  5. La vita a volte può essere divertente, un minuto è bello e il minuto successivo è completamente diverso. Io e il mio coniuge abbiamo vissuto una vita molto bella prima del caos inaspettato, una vita senza difetti o diffidenza, fino a quando non abbiamo avuto problemi con il sostegno dei nostri figli, ha smesso di pagare e ha trovato un'avventura fuori a flirtare con la sua casa matrimoniale prodigando tutto ciò che abbiamo sofferto e per quello che abbiamo lavorato sul piacere inutile ho sentito questo vuoto dentro di me non avevo idea di come aiutare a salvare la mia unione con lui perché non tornava a casa, stava fuori fino a tardi, beveva, fumava fa ogni genere di cose lui mai fatto ... Ma grazie all'uomo che ha portato gioia con stabilità a casa mia, il dottor Egwali, un uomo di buone opere, è così reale e accomodante perché ho provato e mi sono fidato ... Parlagli delle tue paure e sarai felice di averlo fatto. WhatsApp o Viber +2348122948392 o via e-mail dregwalispellbinder@gmail.com

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