mercoledì 19 dicembre 2018

le classi dell'amore

Mancano pochi giorni a Natale.
Vorrei raccontarvi di alcune classi speciali.
Voi non siete insegnanti, per lo meno, la quasi totalità di voi non lo è, quindi non potete saperlo. Che le classi non sono tutte uguali, che ne esistono di speciali.
E' una cosa rara, insegno da 14 anni, ne ho incontrate poche, le conto sulle dita di una mano: la prima, molti anni fa, al Liceo Scientifico di Sesto Fiorentino, un'altra nello Scientifico di Campi, una alla scuola media di Pratolino... può darsi che ne abbia anche adesso, ma eviterò di sbilanciarmi a riguardo perché quelli dell'Internazionale sono svegli e magari vengono a leggermi.
Parlo di quelle classi che, quando guardi l'orario e sai che stai per entrarci, fai un sorriso perché hai proprio voglia di vedere i tuoi studenti. Sai che con loro starai bene pure se ammollerai dei 3 e ti toccherà fare degli urlacci. Starci volentieri non dipende dal fatto che tra gli studenti ci siano delle eccellenze o che siano tutti bravi, ubbidienti, studiosi o calmi. Non è questo. E non è manco questione di far squallidi favoritismi, non sono io a percepire una classe speciale, è la classe ad esserlo. E' un'alchimia un po' indecifrabile che hanno, presi tutti insieme. Nemmeno loro sanno come succede, quale sia la chiave, però anche loro la sentono, sanno di averla. E ogni tanto se ne approfittano, o almeno ci provano, perché no? Infondo sono adolescenti, uno dei loro compiti è scoprire fino a dove possono spingersi, mettere alla prova se stessi e l'adulto. Il compito dell'insegnante invece è cercare di non rompere l'idillio, facendoli rimanere nei ranghi, non è facilissimo (chi sa di avere fascino proverà sempre ad usarlo per ottenere un trattamento di favore).
Tra me è me, le chiamo "le classi dell'amore".
Ora, lasciamo perdere le battutine cretine, già mi tocca subirne da parte dei colleghi se nei Consigli di Classe mi esprimo in favore dei ragazzi con troppo trasporto (nessuno stupore a riguardo, di simpatici burloni è pieno il mondo, figuriamoci il Collegio Docenti!)
Parlo di Amore nel senso di empatia, nel senso di accettazione, nel senso di coesistenza, nel senso di rispetto. Come vi ho detto, non è mai stata una sensazione mia, soggettiva, bensì oggettiva e anche i colleghi simpaticoni sopracitati, alla fine hanno sempre concordano con me.
In ciascuna di queste classi c'erano il secchione (e/o la secchiona), l'antipatico un po' polemico (e/o l'antipatica un po' polemica), il timido (e/o la timida), lo sbuccione (quasi sempre maschio a dire il vero!), il narciso (maschio pure quello), la gatta morta (femmina) e il maschietto con l'ormone a 1000... va bene, c'erano tutti gli stereotipi e tutte le stranezze eppure ognuno accettava l'altro, io li accettavo tutti e tutti accettavano l'insegnante. Accettavano me, che gli ammollavo i 3 come caramelle, ma anche i 10 a dire il vero, purché se li meritassero (sia i 3 che i 10).
Fare questo lavoro bene è difficile, farlo bene insegnando la mia materia (anzi, le mie due materie) e avendo solo 2h a settimana è ai limiti della fantascienza, con l'orario completo sarebbero 9 classi da preparare e valutare ogni settimana (umanamente impossibile), alla fine (per una questione di sopravvivenza) gli insegnanti mollano (e gli studenti pure).
Tanti colleghi mi prendono un po' in giro perché ancora non mi arrendo e ce la metto tutta (anche con le classi respingenti, soprattutto con quelle): "sei troppo fogata", "ma chi te lo fa fare di correggere tutte le tavole ogni settimana?!", "fai troppo, è tempo sprecato".
Tempo sprecato?

E invece.
Succede che la dolcissima Giulia, con cui ho passato meno di un anno, mi ricontatti per anni e infine mi scriva il giorno della sua laurea in Architettura ringraziandomi e dicendomi che aver conquistato quel traguardo era anche merito mio. E io sono davvero commossa e felice per lei.
Succede che Sara, piena di talento e speciale (ma con poca voglia di studiare) era sempre passata inosservata dai colleghi finché non sono arrivata io e sono riuscita a vederla, succede che la abbandoni dopo 3 anni per vincere un concorso incinta di Matilde e che lei mi scriva nell'estate del 2016 (in un periodo proprio di merda per me), mi mandi la foto del suo 27/30 all'esame di St.Arte, dicendomi che lo dedica a me e che le dispiace di non aver saputo fare di meglio "ma lo sa che la teoria non è mai stata il mio forte" e io le risponda che all'Università avevo preso lo stesso voto al primo esame di St.Arte e che non sarei potuta essere più fiera di lei!
Succede, due anni fa, che Alice e Francesca abbiano bisogno di qualche consiglio per passare il test di ammissione a Disegno Industriale e pensino a me, quindi facciamo due incontri, le seguo un po' online e loro, bravissime: passano entrambe il test!
Succede l'anno scorso che Erika, tenera e coraggiosa allo stesso tempo, appassionata di uno sport poco conosciuto in Italia, mi scriva: "Salve Prof, sono anni che non ci sentiamo, ma ho sempre continuato a seguirla e oggi, quando mia mamma mi ha chiesto che cosa volessi fare da grande, perché volessi inseguire il mio sogno e che tipo di persona volessi diventare, io, volevo dirglielo, ho pensato che mi piacerebbe diventare come lei" e io mi senta onorata, mi commuova di nuovo come una bambina. E poi mi senta in colpa anche, abbia paura, anzi sia terrorizzata della responsabilità che porto.


Ne parlo con alcune professoresse, il confine tra giusto o sbagliato è labile: ho il terrore di influenzarli troppo, di andare oltre il mio compito. Tutti gli insegnanti si fanno queste domande? Ma perché succede? Da sempre, in classe impongo un regime poliziesco per il rispetto delle regole, ammollo 2 a chi non consegna le tavole dopo due settimane, applico note disciplinari se becco qualcuno a copiare, decurtazioni di voti a chi è in ritardo, li faccio lavorare il doppio di qualsiasi altra prof. della mia materia che abbia mai conosciuto. Perché non mi hanno mai bucato le gomme allora?
Ecco però, va detto, io provo a essere giusta, io li guardo, li ascolto, li rispetto, questo sì.
Si affezionano a me perché io mi affeziono a loro.
Perciò sono troppo empatica? questo è il problema!
E sono un'attrice, in classe mi piace fare teatro, gesticolo, mi agito, li faccio ridere, li stupisco. Ho una voce stridula e potentissima che tiene svegli (probabilmente imparano la St.Arte anche nell'edifico accanto). Negli anni tanti colleghi e colleghe, sentendomi spiegare dal corridoio, mi hanno detto che sono bravissima, che si sente la passione, che affascino le classi. I bravi insegnanti sono questo? Persone carismatiche che ammaliano branchi di studenti ignari? Un'altra cosa: io sono affascinante? Con questa voce da gallina?
Se è così, io però sono un'adulta e vorrei sfuggire alla regola "chi sa di avere fascino proverà sempre ad usarlo per ottenere un trattamento di favore".
E qui sta il vero problema: essere sempre stata secchiona è una lama a doppio taglio. Mi impegno al massimo perché sono continuamente sottoposta all'ansia da prestazione, quindi cerco l'approvazione degli altri, è l'unica cosa che possa allentare questa pressione e, c'è poco da fare, quando arriva, mi fa stare bene. E' un sollievo. 
Il mio peccato, lo so, in ogni rapporto della mia vita, è quello di avvertire un disperato bisogno di approvazione. La maledizione di desiderare di sentirsi dire continuamente "brava".
Non è un peccato da poco. E' un peccato grave. Non dovrei cercare gratificazione nel mio rapporto con gli studenti, è sbagliato.
Ricapitoliamo: mantenere un clima accogliente (sennò si sentono respinti) e frizzante (sennò si addormentano), creando un contatto umano (sennò diventano anaffettivi), imponendo regole ferree (sennò si rammolliscono), spiegando appassionatamente (sennò di annoiano), facendoli lavorare come muli (sennò si adagiano), mettendocela tutta (o non ce la farai mai) ma in tutto questo niente, nessuna gratificazione e affezionarsi zero, pure se ci passi due ore a settimana per cinque anni e per cinque anni li vedi piangere, ridere, esultare, arrabbiarsi, litigare, far pace, superare i propri limiti, te cuore zero... ma come si fa? Qualcuno ci riesce? Qualcuno sa farlo davvero? L'equilibrio perfetto è impossibile, solo i funamboli possono trovarlo, io non lo sono!
Ne parlo con un'amica psicologa, le spiego il mio punto di vista: che voglio insegnare il più possibile ai miei studenti, ma temo di influenzarli troppo, ho il terrore di plagiarli. E lei mi risponde una roba molto da psicologa, ma stupenda (perché è mia amica) e molto rassicurante: "lalla, ma te mica li conduci nella droga o li spingi a lasciarsi andare! Tu li esorti a scegliere la propria strada con coraggio, a impegnarsi per realizzare i propri sogni, a migliorarsi, a dare il massimo. Tu li fai sentire visti forse per la prima volta... stai tranquilla, non è un male e non preoccuparti: chi viene affascinato dalla persona che sei, lo fa perché è sulla tua stessa lunghezza d'onda, lo fa perché già ti assomiglia, mentalmente e empaticamente siete vicini. Non li conduci mai dove vuoi tu, ma dove sentono di voler andare".
E speriamo sia vero, via...
Per fortuna ci sono gli altri, non sono sola, siamo 9 insegnanti nel Consiglio di Classe, i ragazzi hanno a disposizione un ventaglio completo (come quello che gli proporrà poi la vita): il buono, il distaccato, l'empatico, il severo... ci compensiamo a vicenda, la responsabilità non ricade solo su di me. Meno male.


Insomma.

Succede che tanti altri studenti (Greta, Federico, Elena, Francesca, Giulia... scusate, adesso non posso elencarvi tutti, ma sapete che sto parlando di voi) ogni tanto mi abbiano contattato per raccontarmi quello che fanno, mi abbiano chiesto un consiglio, un piccolo aiuto oppure mi abbiano fatto un saluto (per farmi sapere che pensano ancora a me e per scoprire se io ho ancora voglia di ascoltarli). Quando succede, mi fa tanto piacere sentirli, li vedo inseguire i propri sogni (la fotografia, un blog sulla moda, lo sport...), li vedo laurearsi (in medicina, architettura...) li vedo innamorarsi, li vedo diventare genitori, li vedo in viaggio, hanno tanta strada davanti e tanta voglia di fare!

E poi.
Succede che pochi giorni fa in una classe siano tutti ansiosi e si lamentino per il troppo carico di studio e un compito che li aspetta. Io gli dico che li capisco, so che è dura, ma le verifiche vanno fatte: servono soprattutto a loro, per crescere, per capire se stanno studiando e apprendendo nel modo giusto e quando le valutano i professori devono cercare di essere giusti, non buoni... poi faccio una battuta sugli accidenti che sicuramente mi tirano ogni volta che sono a disegnare oppure quando esco di classe dopo avergli restituito le tavole valutate! E una studentessa mi risponde subito: "Ma figuriamoci Prof! Lei è diversa: ci da solo dei voti, lei non ci giudica". E questa, detta così, con leggerezza, è una delle cose più belle che mi siano mai state dette, ma spero che i ragazzi si stiano sbagliando e che valga anche per tutti gli altri prof.

Infine.
Succede che ieri sera mi scriva Niccolò, dopo tanto, tantissimo tempo. Niccolò era uno studente che studiava poco e che sembrava farsi scorrere tutto sulle spalle, che sembrava vivere solo di leggerezza e in superficie. Sembrava agli altri così, non a me. A me piaceva un sacco e sono certa che molto del clima delizioso che si respirava in classe fosse merito suo. Niccolò mi scrive per farmi gli auguri di Natale, per complimentarsi delle mie pitture, per dirmi che non avrebbe mai potuto desiderare un'insegnante di St.Arte migliore di me e che non mi dimenticherà mai.
Nemmeno io lo farò, ma non lo so, non credo di meritare tanta riconoscenza solo per aver tentato di fare bene il mio mestiere. Anche volendo mettere per un attimo da parte la questione affascino/non affascino, io ce la metto tutta, è vero, ma faccio tanti errori, ho tanti limiti. Fatico a imparare i loro nomi, faccio confusione con le date, con le nozioni. Delle volte sono stanca e non gestisco la lezione con l'energia giusta, spesso e volentieri sono di fretta. Qualche volta mi ammalo (sentendomi in colpa). Io col cavolo che "faccio troppo" come alcuni mi dicono! Nessuno di noi insegnanti fa troppo, non sarà mai troppo, né abbastanza, quello che facciamo per gli studenti.


Però. 

È Natale cavolo!
Allora solo per una volta voglio pensare che sia tutto vero: che l'incontro con queste classi speciali (e con tantissimi altri studenti singoli) sia stata una fortuna per loro e non solo per me, che sia riuscita a fargli del bene (e meno danni possibili). Per una volta me ne sto zitta, smetto di pensare che di certo ho sbagliato e sto sbagliando un sacco di cose e me li prendo questi auguri, mi prendo tutta questa gratitudine, questi pensieri, questi ricordi, queste speranze, me li prendo e me li tengo stretti, non c'è regalo più grande!
Ragazzi miei, questo post è per voi. Spero di essere stata davvero una brava insegnante, io c'ho provato (e continuerò a provarci). Quello che in questi anni voi mi avete dato, ciò che voi avete insegnato a me, è molto più di quello che io ho fatto per voi.
Grazie.
Grazie per avermi ascoltata anche se avreste voluto starvene da tutt'altra parte invece che a scuola, grazie per esservi spaccati la schiena sulle tavole, grazie per esservi fatti venire la tendinite a forza di scrivere appunti,
grazie per aver creduto in voi stessi e un po' anche in me, grazie per aver reso le ore passate insieme così liete e di non averle dimenticate.
Trascorrete uno splendido Natale accanto alle persone che amate (senza studiare o lavorare, mi raccomando, lo sapete come la penso: sgobbate come muli tutti i giorni, ma in vacanza fate vacanza) e poi ripartite, andate avanti così e conquistate il mondo!


lalla

P.S. A onor del vero, anche.
Succede che la settimana scorsa, parlando del suo futuro con uno studente appassionato di Storia dell'Arte, questo mi dica che vorrebbe continuare a studiarla, ma non certo "finire" a fare l'insegnante di liceo: "non so proprio lei come faccia, con un sacco di gente che non gliene frega nulla" e "comunque non ci penso proprio a cosa farò da grande, anzi, spero di morire prima dei 40 anni, non ne vale proprio la pena di vivere oltre". Perciò insomma, al di là della drammatica teatralità, in due frasi prima mi ha dato della fallita e poi della vecchia decrepita che non merita di vivere.
Non me la sono presa (lui è uno di quelli che mi ascolta), poi vabbè, in classe è una Diva e si esprime sempre in quel modo un po' bischero di chi vuol fare il grosso, il superiore, il distaccato... sarà vero, a me non sembra.
C'è di peggio: ci sono i furbini, quelli smaliziati, quelli che non gliene frega nulla davvero, che sotto sotto ti guardano strafottenti e ti sfidano, quelli capaci di trascinare in basso una classe intera... con loro insisterò fino a perderci il sonno, non li mollo porca miseria. Non è detto che alla fine non riesca a trovare una chiave, non è detto che non cambino rotta, che non si rendano conto che io non mi arrendo e che sono lì per loro. Se riuscissi ad arrivare a uno soltanto di questi leader in negativo, so che potrei guadagnarmi un'altra "classe dell'amore".

P.P.S.S. Ecco, ragazzini dell'Internazionale, magari avete letto questo post e io, cretina, vi ho suggerito un'idea malsana... non vi provate a bucarmi le ruote della bici!!! Ho una rete di spionaggio infallibile e vi beccherei di sicuro.

4 anni fa, con frangetta (e banana di pezza proiettata in testa) mentre spiego "il Perseo" di Benvenuto Cellini.
il mio regalo di gennaio per tutte le classi: un mese di Disegno Ornato.
In questa foto due ragazze di prima: riporto della figura in scala e chiaroscuro in un'unica direzione.

E subito dopo essersi rilassati col chiaroscuso... l'argomento più odiato di tutto il quinquennio:
le Proiezioni Ortoganili della retta generica!


8 commenti:

  1. Bellissimo Lalla!!! Ne ESCO sempre con gli occhi lucidi.......continua così!!! Bisogna sempre essere fieri e convinti dei propri sforzi!!

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    1. Fiera sì, dei miei ragazzi che sono bravissimi, convinta non sempre perchè il mio lavoro é molto impegnativo dal punto di vista psicologico e non é facile saper prendere ciascuno studente non modo giusto e rendersi conto se si sta sbagliando o meno... comunque ce la metto tutta e speriamo bene!

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    2. Ciao, sono Theresa Williams Dopo essere stata in relazione con Anderson per anni, ha rotto con me, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro ma tutto era invano, lo volevo tanto indietro a causa dell'amore che ho per lui, L'ho pregato con tutto, ho fatto delle promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema alla mia amica e lei mi ha suggerito di contattare un incantatore che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro ma io sono il tipo che non ha mai creduto nell'incantesimo, non ho avuto altra scelta che provarlo, io ho spedito il mago dell'incantatore e lui mi ha detto che non c'era alcun problema che tutto andasse bene prima di tre giorni, che il mio ex tornasse da me prima di tre giorni, ha lanciato l'incantesimo e sorprendentemente nel secondo giorno, era intorno alle 16:00. Il mio ex mi ha chiamato, ero così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto è che era così dispiaciuto per tutto quello che è successo che voleva che tornassi da lui, che mi amasse così tanto. Ero così felice e sono andato da lui che è così che abbiamo iniziato a vivere felici insieme di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosca un problema di relazione, sarebbe di aiuto a tale persona riferendola all'unico e potente incantatore che mi ha aiutato con il mio problema. Sua e-mail: {drogunduspellcaster@gmail.com} puoi inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nella tua relazione o in qualsiasi altro caso.
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    3. Ho visto una meravigliosa testimonianza di questo potente e grande lanciatore di incantesimi chiamato DR ADELEKE sul forum. Non ci ho mai creduto, perché non ho mai sentito né imparato nulla di magia prima.. Non un'anima sarebbe stata in grado di influenzarmi su incantesimi magici, non fino a quando DR ADELEKE ha fatto per me e restaurato il mio matrimonio rotto di 2 anni torna a me e ha portato il mio coniuge a me nello stesso giorno mi ha detto proprio come ho letto su internet.. Ero veramente stupito e scioccato quando mia moglie si inginocchiò chiedendo perdono e per me accettarla indietro.. Sono davvero a corto di espressioni, e non so quanto trasmettere il mio apprezzamento a voi DR ADELEKE sei un Dio inviato a me e a tutta la mia famiglia.. Ecco il suo sito web: Sua E-mail: aoba5019@gmail.com o WHATSAPP lui al numero +27740386124

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  2. Lalla,

    è sempre bello leggere il tuo blog.
    Oggi è stata mia mamma a dirmi: "Hai visto l'ultimo post che ha scritto la tua ex professoressa di storia dell'arte?!".
    Se per lei è bello pensare che qualcuno dei suoi ragazzi in classe davvero la ascolti, la guardi e la studi, per me è bello pensare che una mia professoressa, dopo anni, ancora si ricordi di me. È bello perché ti fa capire che non è vero che ormai tutti i rapporti sono superficiali, che quando senti un feeling con un'altra persona non è solo un tuo film mentale (e quando hai 15 anni e sei al liceo non lo sai).
    Penso di rientrare tra le persone che sono rimaste ammaliate ed affascinate dal suo sorriso e dal suo parlare. È davvero tristemente raro vedere una persona fare con tanto amore, determinazione, gioia e felicità il proprio lavoro.
    La sua amica psicologa ha perfettamente ragione: i ragazzi che la prendono ad esempio si confrontano con la sua figura perché rivedono in lei qualcosa di loro. Lei non devia le persone dalla loro strada.
    Io, ormai a mio tempo, rimasi colpita da una donna dolcissima, innamorata della vita, follemente innamorata della propria famiglia, che portava dentro un gran senso di giustizia ed un gran senso del dovere, che impegnava tutta sé stessa in quello che faceva.
    Nella vita hai bisogno di punti di riferimento per crescere, per imparare a conoscerti, per riuscire ad andare nella direzione che vuoi. Tutto questo è ancora più vero quando sei piccolo e quando sei un adolescente.
    Un po' com'è coi genitori, la parte più difficile non è assumere una persona come modello, come punto di riferimento, come sprone. La parte più difficile è crescere e capire che il tuo modello è un persona "normale, come tutti gli altri".
    Rimasi turbata per diversi giorni quando scoprii tramite il suo blog degli avvenimenti col suo ex marito. Ho pianto come se avesse tradito me ed ho pianto perché aveva distrutto la mia certezza che una famiglia felice e perfetta potesse esserci, che potesse esistere un uomo capace di vedere tutta quella dolcezza in una donna e decidere di amarla infinitamente per tutta la vita.
    Ho dovuto metabolizzare, nello stesso esatto modo in cui ho dovuto metabolizzare la consapevolezza che i miei genitori non fossero che persone normali e non persone perfette.
    Purtroppo la vita è fatta di nuda e cruda realtà anche per i romantici. E allora non esistono scuole ed università che ti conducano al lavoro ed alla vita perfetta, non esistono persone perfette e non esistono famiglie perfette. Il massimo che si può fare è ricercare un nostro "equilibrio dell'amore" (giusto per fare riferimento alle sue classi dell'amore in cui ho avuto la fortuna di stare per 5 anni) in mezzo al mare in tempesta degli eventi.
    Sono ormai passati diversi anni da quando le nostre strade si sono incrociate; io da parte mia ci ho messo in mezzo due lauree in Architettura, l'acquisto della moto più bella del mondo ed un trasferimento in un'altra città quest'anno (nonché lunghe e drammatiche riflessioni su me stessa e su tutta la mia vita).
    Ho imparato che non si finisce mai di scoprire gli altri ed il mondo, ma ancora di più che non si finisce mai di scoprire sé stessi e di imparare ad ascoltarsi a fondo, per davvero.
    Quindi un grande grazie, Lalla, per il punto di riferimento che sei stata nella mia crescita, e un grande augurio di buon Natale e buon anno nuovo. Che tu possa ogni giorno diventare una persona migliore ed essere sempre felice e fiera di ciò che sei! (sicuramente già un'ottima insegnante ed una straordinaria mamma)

    Tanti tanti auguri, per tutto, con tutto il cuore.

    Giulia

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    1. Giulia, leggo solo oggi questa tua risposta.
      Non so come ringraziarti, hai scritto parole bellissime non solo su di me, ma anche su di te e i tuoi genitori. Oggi sei la ragazza coraggiosa e profonda che sei sempre stata, ma più consapevole e adulta... e scrivi meglio di me!
      Sono davvero molto fiera di te. Ogni tanto ho visto le tue foto con la moto ed è davvero bellissima come dici, chissà che senso di indipendenza, avventura e libertà sa regalarti!
      Sono io a ringraziarti, per tutto e con tutto il cuore.
      Buon anno e in bocca al lupo per tutto.

      lalla

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  3. Possiamo sempre rendere il nostro rapporto il migliore per noi, ci vuole solo per mettere nel giusto sforzo. Dopo che il mio amante mi ha lasciato il cuore spezzato. Ero solo, devastato e triste per fortuna sono stato indirizzato a un uomo molto gentile e potente Dr Adeleke che mi ha aiutato a riportare il mio amante e ora mi ama molto più che mai sono così felice con la vita ora grazie mille È possibile inviarlo via mail aoba5019@gmail.com o whatsapp 27740386124 .... e ottenere il tipo di aiuto che si desidera........

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  4. COME IL DOTTORE KPUKPU HA RISOLTO IL MIO MATRIMONIO ROTTO.
    Contatta la sua email: drkpukpu@gmail.com
    tramite whatsapp / Viber: 2348124313399

    Ciao, mi chiamo STEPHANIE WOOD, sono qui per testimoniare di un grande e potente lanciatore di incantesimi chiamato dottor KPUKPU GAFAR. Ero così confuso e devastato quando mio marito mi ha lasciato per un'altra donna. Avevo bisogno che tornasse disperatamente perché lo amo così tanto. Quindi ho contattato questo grande incantatore su (drkpukpu@gmail.com) per chiedere aiuto. Mi ha aiutato a lanciare un incantesimo d'amore di ritorno su mio marito e solo entro 48 ore mio marito è tornato da me piangendo e implorando il mio perdono. Il dottor KPUKPU lo ha rilasciato per sapere quanto lo amassi e lo volessi indietro. E ha anche aperto gli occhi per immaginare quanto amore condividiamo insieme. Mentre sto scrivendo questa testimonianza in questo momento, sono la donna più felice della terra. Voglio raccomandare questo fantastico lanciatore di incantesimi a chiunque abbia veramente bisogno di una soluzione urgente per una rottura amorosa Mandagli una email a

    drkpukpu@gmail.com o WhatsApp / Viber: 2348124313399

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