mercoledì 7 febbraio 2024

bellezza e(è) libertà

Parma, 2004.


Ogni tanto razzolo nel pc e scovo qualche vecchia foto. Questa tutta in ghingheri davanti all'ingresso di un alberguccio emiliano inizialmente mi aveva un po' intristito. Il fatto è che, porca miseria, in questo scatto sembro Monica Bellucci al lido di Venezia!
Mi sono ricordata che quando ero così "in forma" era perché mi privavo del cibo per mesi e mesi cercando di essere abbastanza magra e bella per la persona che avevo accanto. Sinceramente, un po' per scherzo e molto sul serio, ha sempre tentato di non farmi sentire del tutto alla sua altezza. Mi diceva che avevo un modo di fare poco femminile, che qualche volta gli sembrava di stare con un maschio. Io non è che ci credessi davvero, ma a ripensarci, che rabbia!
Ok, poi ho continuato a scorrere le foto e ne ho trovate molte altre dove rido sguaiatamente con la qualunque e mi scateno in pista peggio di Bella Baxter. E allora mi è tornata l'allegria.


Ricordo bene anche le gomitate che mi tirava sotto il tavolo quando secondo lui alzavo troppo il tono della voce o chiacchieravo a vanvera. La sua supponenza nei confronti della mia pittura e del mio modo di scrivere. Tanti sforzi inutili per sottomettere e imprigionare me che probabilmente hanno finito per frustrare lui. In fondo non gli ho mai dato troppa retta, la mia natura, solo all'apparenza mite, è profondamente disubbidiente e libera.
E la dieta dimagrante l'ho fatta anche prima di lui (perché è soprattutto la società a farti sentire inadeguata) e l'ho rifatta pure dopo, sia chiaro, dovrei rifarla anche adesso, ma per questioni di benessere e salute va bene, non per inseguire un merdoso standard imposto da qualcun altro.

lalla

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