giovedì 25 marzo 2010

non se ne esce

Da qualche mese, insieme a un piccolo gruppetto di amiche coraggiose, stiamo cercando di mettere su uno spettacolo teatrale. L'ideatrice del progetto è la mia migliore amica, ha scelto un testo della Comencini in un momento non estremamente allegro dal punto di vista amoroso e sospetto che questo particolare abbia avuto il suo peso.
Lo spettacolo parla della femminilità e della maternità (ma non ci cascate, sorvola ogni aspetto positivo), delle corna che pesano sulla testa (del mio personaggio), della frustrazione delle donne (costrette a fare sempre delle rinunce), dell'inutile ricerca dell'amore (che gli uomini sono tutti o traditori o insensibili o senza spina dorsale), del difficile legame madre-figlia, che finisce sempre tutto male, una si suicida pure... e che allegria!
Per fortuna noi tutte la pigliamo parecchio sul ridere e passiamo delle belle serate insieme, ma comunque, tanto per capirci, una delle battute tormentone è : "non se ne esce".
E qui mi verrebbe di fare un gestaccio alla Comencini e anche a chi ci benedì con la splendida frase "partorirai con dolore", che il mio Theo non lo cambierei con nessuno e che due giorni fa è nata la piccola Giulia, Chiara l'ha partorita nel pomeriggio, tra un creme caramel con panna e una minestra con doppia dose di parmigiano, lei ha un tappetino fitto fitto di capellini neri che le incornicia il faccino rugoso, la pelle profumata, due occhietti furbi e vaffanculo alla sfiga!
Però devo ammetere che, solo a livello lavorativo, questa frase "non se ne esce" ogni tanto mi ronza in testa. Continuo a incontrare gente che dice che nel mondo dell'arte vengono considerati, quindi apprezzati, quindi quotati, quindi ammirati, quindi acquistati, quindi finanziati e quindi messi nella situazione di non morire di fame e fare questo percorso/lavoro, solo coloro che possiedono le seguenti caratteristiche:
- essere già conosciuti, cioè aver fatto almeno 10/15 anni di mostre "a perdere" (un sacco di soldi buttati per pavoneggiarsi) e apparire spesso nelle riviste di settore (sempre pagando, s'intende).
- essere maturo/vecchio, perchè i giovani non possono pretendere di essere presi sul serio, come possono sapere cosa sia l'arte (e infatti io non lo so, nonostante la studi da una vita, ma che son giovane? pendo da tutte le parti!).
Oltretutto le gallerie migliori non ti considerano se già non sei conosciuto ed è inutile iscrirversi ai concorsi nazionali per cercare visibilità perchè se non hai un curriculum "imponente" vieni scartato a priori... significa che può avere la possibilità di "fare l'artista" e magari anche qualcosa di buono solo chi è ricco e vecchio (e forse rincoglionito).
Scusate, ma se tutto ciò è vero, questi critici/galleristi/collezionisti si sono veramente fumati il cervello!
Certo, non so cosa sia l'arte, però, se esiste, avrà certamente più a che fare col talento, con l'intuizione, magari col genio, che con l'età e la notorietà del suo autore.
Insomma, non se ne esce...
o forse si, chi lo sa.

lalla

"le gambe - grande metopa", olio su masonite, 60 x 60 cm.

4 commenti:

  1. Ciao Lalla (viste le tue premesse ti chiamo così da subito!). Volevo complimentarmi con te innanzitutto per i tuoi splendidi lavori, ma sopratutto per la tua filosofia: mi ha colpita molto quello che ho letto di te, perchè assomiglia moltissimo a quello che sento io. Anch'io non sono alla ricerca di significati particolari da attribuire ai miei lavori, anch'io dipingo semplicemente perchè è una mia necessità e DEVO poterlo fare. Anch'io spesso dipingo donne perchè il fascino sprigionato dall'essere femminile mi incanta ed ammalia, anch'io ho la gioia di essere mamma e lotto per continuare ad essere quello che sono, senza soldi e fuori dai suddetti "circuiti" artistici..Insomma, ti sento uno spirito affine e sono felice!

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  2. Grazie Arlette,
    ho fatto un giro nel tuo sito e sono rimasta colpita dal tuo talento, il fatto che consideri "splendidi" in miei lavori lo considero un grande complimento. Sarebbe bello un giorno fare una mostra insieme: donne, donne, donne, donne... :-)

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  3. Buongiorno, guardo per caso le tue opere.. Sei molto brava, leggo in fretta qua e là (lo farò un'altra volta con calma) dici che non hai uno stile personale ma non è vero. Sei giovane (quanti anni hai?)e devi solo lavorare in modo "selettivo" e saper rinunciare ad alcuni temi. I nudi sono forti e ben risolti. Ti lascio la mia e-mail se vorrai parlarne ma non deve essere pubblicata, ci sono troppi pazzi in giro! Brava! Un saluto.

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  4. Ti ringrazio molto della considerazione. Può darsi che io sia brava, ma non basta. In pittura solo rararemente mi sento soddisfatta, percepisco le mie debolezze, sento che avrei potuto fare meglio, che spesso manca quel qualcosa in più. La scultura mi sembra più completa e originale (più matura?). Non so...
    per cortesia rimandami la tua email (per sbaglio l'ho cancellata!) così ne parliamo un po' più approfonditamente.

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