lunedì 14 giugno 2010

le prime volte

Nella vita ci sono un sacco di prime volte.
Alcune di esse sopravvivono nella memoria, indelebili, e altre si perdono, dimenticate.
L'esame di quinta elementare, il primo di un'interminabile serie, che adesso non lo fanno neanche più, ce l'ho stampato in testa.
Il primo amore che non si scorda mai, sarà... il mio era un bambino delle elementari, un certo Paolino, non ricordo proprio cosa mi affascinasse di lui, forse il fatto che mi trattasse peggio degli altri, credo.
La prima volta che assaggi il sushi e, superata la diffidenza, ti merav
igli della delicatezza del sapore e della scioglievolezza del boccone, a me è successo a Parigi, che meraviglia!
La prima volta che fai l'amore, quella sì che è indimenticabile, io l'ho fatto con Theo ed è stata anche la prima volta che ho pianto di commozione, che esperienza strana e totalizzante.
La prima volta che cerchi di partire con gli sci d'acqua, non riesci a tenere unite le gambe, gli sci e il giubbotto galleggiano e ti ritrovi trascinato tra le onde a bere litri di mediterraneo.

La prima volta che partorisci un bambino, fare il Re dei Sugolini è stata la cosa più difficile, pazzesca e straordinaria che mi sia mai successa. Per descriverla mi vengono in mente solo superlativi, ma per quanti ne usassi, non basterebbero mai.
E altre mille, diecimila "prime volte" più o meno importanti o banali.

Oggi, per la prima volta, ho finito di dipingere una piccola natura morta su commissione.
L'amico per cui l'ho dipinta, andandosene fiducioso, sulla porta mi ha detto: "fai tu, ma che ci siano fiori, le calle no, non mi piacciono, magari rose, un vaso, del panneggio..." ed ecco cosa ne ho tirato fuori.
Magari questa Natura Morta non sarà ricordata
per sempre, ma è pur sempre una prima volta, questo le va concesso.
Nonostante l'inziale diffidenza per il "lavorare su commissione", come per il sushi, mi sono dovuta ricredere: il tutto è risultato divertente e rilassante come sempre.

lalla

p.s. ora però sono un po' in ansia: il "committente", o "mecenate" che dir si volgia, non l'ha ancora vista, speriamo che gli piaccia!


Natura Morta con roselline, olio su legno, 30x40 cm.



Il fondamentale contributo del Tigro durante al pittura: dormirmi in braccio (certo d'inverno la cosa è più piacevole...).

5 commenti:

  1. Placet! E come!

    Appena è asciugata e incorniciata chiamami che passo a prenderla. Se ce la fate a portarla il 27 meglio ancora.

    WR

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  2. Non vedo l'ora di ammirarla dal vivo!

    WR

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  3. si può chiedere, giusto per curiosità, quanto può costare un tuo quadro?
    a furia di vedere i tuoi ritratti sono quasi tentata di farmene fare uno da appendere sulla parete rossa del mio monolocale...

    farmi fare un ritratto non sarebbe una prima volta (alzi la mano chi non si è mai fatto fare un ritratto col carboncino dai vari artisti di strada...), ma questo sarebbe il primo quadro ad entrare in questa casa, che in realtà è ancora un cantiere...

    firmato chiara la sorella di silvia
    ;-)

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  4. Chiara, farti un ritratto sarebbe un onore, ne parliamo in privato e spero che ci troveremo d'accordo.

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