giovedì 16 luglio 2020

il mio cervello strano mi fa regali splendidi

Ho una memoria formidabile, ma strana.
Si diletta in performance inutili, tipo: mostrandomi un qualsiasi fotogramma, riconosco immediatamente il film da cui è tratto (anche se l’ho visto 40 anni fa) e mi ricordo pure le battute, a che serve?
E si diverte invece a mettermi in situazioni imbarazzanti, tipo: un apparente estranea/o mi ferma per strada chiamandomi per nome tutta/o giuliva/o per poi incollarmi 10’ a chiacchera, chiedendomi notizie di ogni membro della famiglia e io (per dieci minuti) a sudare e glissare facendo finta di ricordarmi chi è con domande generiche “… e tu invece che cosa mi racconti?” nel tentativo disperato di ricostruire dagli indizi l’identità misteriosa... il vuoto cosmico.
Ma perché? Che cervello ho, a chiazze come il manto dei leopardi?
Confondo i nomi, li scambio, li storpio e pensate che casino con gli autori stranieri della Storia dell’Arte (mi dispiace tanto, spesso mi sento incompetente).
Non basta, non riesco a quantificare nella mia mente numeri oltre il 100, cioè se mi dite “a Firenze vivono circa 10.000 persone”, a me sta bene. Se mi dite “non è vero, ce ne vivono 100.000”, mi sta bene lo stesso. “1.000.000… “, e perché no? E’ grave?
Non ricordo le date, ma a questo punto mi pare il meno.
Però ricordo ogni particolare delle opere d’Arte e la sensazione che mi hanno trasmesso quando le ho viste la prima volta. Ricordo tutta la mia vita con interi flash-back, emozioni, parole, sguardi, colori, perfino temperatura, sapori e odori.
Faccio scorta di memoria visiva ed empatica, quando distribuiscono la parte numerica e letterale il mio cervello si finge malato.
Io credo che lo faccia apposta, per quanto dotato di capienza formidabile, lui sa che non potrebbe contenere tutto, allora sceglie. E poi si prende cura di ogni ricordo, lo nasconde, lo conserva, lo protegge. A me va anche bene così, ma sto invecchiando e, per quando ami la settima arte, se per cortesia volesse prendere in considerazione di cancellare un po’ di film e fare posto...
In ogni caso, non mi lamento e ogni tanto la mia memoria mi fa regali inaspettati e splendidi.


Lunedì 17 giugno, riunione plenaria in presenza (a scuola) con i miei colleghi per iniziare gli esami di Stato. Ci sediamo, all’inizio siamo emozionati di tornare in classe, di rivederci dopo tre mesi. Ci sentiamo a fatica (a distanza di 2 metri e con la mascherina), ma ci salutiamo e poi tentiamo di fare due commenti sull’esame che sta per iniziare, ipotizzando un calendario. Una collega dice qualcosa riguardo a quando abbiamo fatto noi la maturità, che finiva oltre la metà di luglio e io aggiungo “E’ vero, io l’orale l’ho fatto per ultima, il 24 luglio, un mese dopo il tema di Italiano che capitò proprio per San Giovanni!” ed ecco che il mio cervello mi serve il suo regalo, così, da un momento all’altro.
Mi invade la testa il profumo del caldo di San Giovenale. Il caldo ha un odore, sapete? E anche un rumore, il profumo dell’erba al sole e il brusio dell'estate. Mamma, fratello e sorelle erano già partiti per il mare, io rimasi a casa col babbo quasi un mese. In realtà, il babbo lo vedevo solo la sera, partiva presto al mattino per Firenze e rientrava a ora di cena, io me ne stavo da sola a studiare, vestita di stracci. Una bella vita. Avevo organizzato un efficientissimo calendario per il ripasso, inserendo ogni giorno a pranzo una pausa di 2h per vedere uno dei miei film preferiti (mi ero creata una cineteca registrando le cassette, loro poi nel tempo si sono smagnetizzate, il mio cervello ancora no). Studiavo spesso sotto un albero, tenendo nel palmo della mano Elsa, una gattina tigrata nata a fine giugno, giuro che mi faceva le fusa nonostante avesse ancora gli occhi chiusi (una volta fatto l’esame la portai con me al mare, è vissuta 16 anni ed è stata uno dei più grandi amori della mia vita). Nel tardo pomeriggio, quando il caldo mollava qualche grado, facevo il giro dell’orto in cerca di cibo e trovavo praticamente solo zucchine, quindi mi dilettavo in esperimenti culinari (zucchine trifolate, frittata di zucchine, zucchine ripiene, zucchine lesse, pasta con le zucchine…) e il babbo rientrando dal lavoro soffriva molto (non erano la sua verdura preferita e io ero una cuoca alle prime armi).
Eccoci al vero regalo che mi ha fatto la memoria, ve lo racconto.
Una sera, rientrando, il babbo mi disse: “perché stasera non andiamo fuori a cena, ti va?” (evidentemente era arrivato a saturazione di zucchine).
E’ stata una delle serate più belle della mia vita e credevo di averla dimenticata, invece la mia memoria, birbona, la conservava con cura in un angolo, per regalarmela a sorpresa nel momento più strano possibile (dinanzi ai colleghi, distanziata e mascherinata).
Appena è riaffiorato il ricordo mi ha sorpreso così tanto che ho cominciato a parlarne ad alta voce: “Io studiai tutto luglio a casa da sola, che caldo… oddio, mi ricordo che il mio babbo mi portò fuori a cena!”. La collega, giustamente, si è staccata dal mio flusso mentale e ha prestato attenzione a qualcun altro.
Che c’entrava adesso parlare di una cena col babbo mentre stavamo organizzando il calendario degli orali?
Vaglielo a spiegare che ho il cervello fatto a chiazze…
ho abbandonato la conversazione per qualche minuto, non credo che nessuno si sia accorto di nulla, al massimo si saranno sentiti sollevati (io chiacchiero sempre troppo). Mi sono rifugiata nella mia mascherina, ho lasciato che tutto il ricordo mi invadesse completamente e che mi salissero le lacrime.


Io e il mio babbo non andavamo sempre d’accordo, ma quel mese lo passammo molto bene. Poi ad agosto ricominciarono gli screzi perché io ero uno spirito estroso e avrei voluto iscrivermi all’Accademia. Comunque, da mesi avevo già accettato di tentare il test di ammissione ad Architettura come voleva lui (ma con l'idea di fare l’insegnante di Storia dell'Arte, non l’architetto). La verità è che avevo paura di non avere abbastanza “fuoco sacro” per fare la pittrice, mi piaceva tanto scrivere e stare sul palco (ma una carriera nel mondo dello spettacolo era del tutto fuori discussione), lasciavo scegliere la mia famiglia, ma mi lamentavo continuamente in preda al vittimismo, atteggiandomi ad artista incompresa. Ricordo che un giorno a settembre il babbo mi trattò molto male per la mia inedia, perché non mi stavo preparando per il test di ingresso ad Architettura, dormivo troppo, ciondolavo tutto il giorno e non dipingevo neanche: “dovresti desiderare di dipingere tutti i giorni se davvero volessi diventare un’artista come dici!”. Non sapevo se avesse o meno ragione, non sapevo cosa fossi e cosa volessi diventare, decisi di non prepararmi: ho lasciato che scegliesse il destino al posto mio. Al test sono arrivata 54° (o 45esima? Bo…) su più di 1500 iscritti, presa. E’ andata come è andata, bene suppongo. Non divaghiamo adesso e torniamo a quella sera dove il tempo scorreva sereno e lineare.
Per abitudine la nostra famiglia a cena fuori non andava mai, solo al ristorante cinese di piazza libertà per qualche compleanno della mamma. Le ragioni fondamentali erano due: la prima è che la mia mamma ha sempre cucinato come una Dea e non è mai esistito ristorante migliore (eravamo buongustai), la seconda è che con quattro figli formavamo una bella squadra di sei e i miei non se la sentivano di spendere tanto (eravamo tirchi).
In un “ristorante vero” a cena sola col mio babbo ci sono stata solo quella volta.
Ricordo che era ancora tutto lui, con i suoi modi decisi, col suo fisico possente e la pancia (che ha poi perso con la malattia), era rientrato dall’ufficio col completo elegante e la cravatta, stava benissimo.
Non mi feci ripetere l’invito due volte, cacciai le zucchine in frigo alla velocità della luce e andai a cambiarmi. Mi portò in auto in un ristorante a Castelfranco, vicino al rinomato “Vicolo del Contento” (dove non sono mai entrata, ma me lo disse lui che era lì vicino). Arredo chiaro, ci sedemmo in un tavolino al centro, mi sentivo una prescelta, la vincitrice di un premio.
“Lalla, ti va bene se ordiniamo i taglierini al tartufo, ti vanno?”.  Mi sarebbe andata qualsiasi pietanza. “Poi prendo anche una bottiglia di vino bianco”.
Io di solito a casa bevevo solo un fondino di vino, ero piccola, non avevo ancora diciott’anni, lui mi lasciò bere quasi due bicchieri. Mi girava un po’ la testa. Risento in bocca il sapore dei tagliolini. “lalla, secondo me sono un po’ sciocchi, chiediamo il sale?”. E’ vero, erano sciocchi, ma non glielo avrei mai detto perché anche se fossero stati amari come il fiele e il vino fosse stato piscio, a me sarebbe piaciuto tutto lo stesso. Mi piace ancora adesso la sensazione che provo riassaggiandoli nella mente. Ci aggiunsi un po' di sale sopra e del pepe.
Non ricordo se parlammo specificatamente dell'esame che mi aspettava o dell'università, ma lui pensava sempre che io fossi bravissima e quella sera mi sono sentita così sicura e piena d’ottimismo, sapevo che tutto sarebbe andato bene: l’esame, le scelte per il mio futuro, la mia vita intera!
Che bel regalo, poter ricordare.
Anche nel posto e nel momento sbagliato, non importa.
Ti perdono cervello mio per tutto lo spazio che sprechi nell’inutile videoteca, ti perdono per tutte le nozioni che ti perdi e per gli errori che commetti, ti perdono anche se ogni tanto mi metti nei guai, tu promettimi soltanto che continuerai ad archiviare e custodire i ricordi importanti, quelli che riguardano la mia vita e le persone che amo. Che le terrai per sempre accanto a me.


lalla

Il mio babbo, estate 1994. Al mare,  un anno dopo la nostra cena. Di questi tempi avevo già preso 30  al primo esame di Architettura (analisi 1). La prima persona da cui sono corsa in bici a raccontarlo, è stata lui.
P.S. Due anni fa (il babbo se n’era già andato), la mamma ci ha chiesto se eravamo felici del nostro lavoro o se nella vita avremmo voluto fare altro.
Guido, che fa il commercialista (per mantenersi) e il contadino/pescatore/cacciatore (per divertirsi): “io avrei potuto fare le immersioni subacquee da professionista e mi sarebbe piaciuto fare solo l’agricoltore, ma la vita del contadino è pericolosa, se ti capita la stagione sbagliata o una grandinata perdi tutto il raccolto… meglio coltivare le proprie passioni e avere anche un altro lavoro”.
Io, che faccio l’insegnate per mantenermi (e anche divertirmi) e molte atre cose (per divertirmi): “a me sarebbe piaciuto fare l’attrice… anche la scrittrice… i cinque anni che ho fatto la ceramista sono stati magnifici, invece non credo sarebbe stato un bene trasformare in lavoro la mia passione per la pittura… l’architetto non direi proprio…  infondo il mio lavoro mi consente di dipingere, di scrivere e anche di salire sul palco tutti i giorni a fare uno spettacolo davanti ai miei studenti!”.
Mamma: “insomma, alla fine siete abbastanza soddisfatti, no?”:
Io: “Sì certo, poi ogni lavoro ha i suoi pro e i suoi contro, ma nella vita sono importanti anche tante altre cose… l’unico che adorava proprio fare il commercialista era il babbo, no?”
Guido: “Gli dava soddisfazione, è vero, ma anche lui si è adattato per aiutare il nonno alla ditta, in realtà il suo sogno era fare l’architetto!”.
O questa? Voleva fare l’architetto? Perché a me non l’ha mai detto?
Cioè, io sarei l’unica figlia ad aver realizzato il suo sogno e poi ad averglielo disintegrato davanti agli occhi?
Ecco perché, pover’uomo, ha continuato fino alla morte, tutto orgoglioso, a pagarmi la tassa d’iscrizione all’albo nonostante io facessi tutt’altro e non avessi mai esercitato la professione (tranne che per ristrutturare il suo studio, casa mia e di mia sorella).
Io non l’ho mai saputo, porca miseria, non avrei comunque fatto quel mestiere solo per farlo contento, ma avrei evitato di ripetere ogni tre secondi che non mi piaceva fare l’architetto e che non l'avrei fatto mai, manco morta. Che dispiacere.
Per fortuna so che mi ha perdonato, quando subito dopo la laurea e l'abilitazione, ho scelto di lavorare come ceramista (invece che come architetto) proprio non gli andava giù, ma negli ultimi anni era diventato molto più fragile ed empatico, mi ha dimostrato tante volte di apprezzare sinceramente le mie pitture e questo blog.

6 commenti:

  1. Sarò per sempre in debito con il grande dottor Adeleke per aver sistemato il mio matrimonio rotto dopo che mio marito mi ha lasciato per la sua amante per 7 mesi .. la sua email è aoba5019@gmail.com o WhatsApp su +27740386124. Non ho mai creduto agli incantesimi fino a quando il mio amico non me lo ha presentato. All'inizio ero scettico su di lui perché ho sentito molto parlare di falsi lanciatori di incantesimi, ma ho messo i miei dubbi dietro di me perché volevo disperatamente riavere mio marito e ho fatto secondo quello che mi aveva detto di fare. Ora mio marito è tornato solo 48 ore dopo averlo contattato. Vivo di nuovo felicemente con mio marito dopo 6 mesi di divorzio e non mi riposerò finché non sarà conosciuto in tutto il mondo. È anche specializzato in incantesimi con denaro, lotterie, incantesimi di malattia E.T.C. Connettiti con il dottor Adeleke ora, la sua email è aoba5019@gmail.com o WhatsApp su +27740386124 ... È potente

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  2. Sarò per sempre in debito con il grande dottor Adeleke per aver sistemato il mio matrimonio rotto dopo che mio marito mi ha lasciato per la sua amante per 7 mesi .. la sua email è aoba5019@gmail.com o WhatsApp su +27740386124. Non ho mai creduto agli incantesimi fino a quando il mio amico non me lo ha presentato. All'inizio ero scettico su di lui perché ho sentito molto parlare di falsi lanciatori di incantesimi, ma ho messo i miei dubbi dietro di me perché volevo disperatamente riavere mio marito e ho fatto secondo quello che mi aveva detto di fare. Ora mio marito è tornato solo 48 ore dopo averlo contattato. Vivo di nuovo felicemente con mio marito dopo 6 mesi di divorzio e non mi riposerò finché non sarà conosciuto in tutto il mondo. È anche specializzato in incantesimi con denaro, lotterie, incantesimi di malattia E.T.C. Connettiti con il dottor Adeleke ora, la sua email è aoba5019@gmail.com o WhatsApp su +27740386124 ... È potente

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  3. DA LEGGERE: Sto scrivendo questo articolo per apprezzare il buon lavoro del dottor Padman che mi ha aiutato di recente a riportare indietro mio marito che mi ha lasciato per un'altra donna senza motivo negli ultimi 3 anni. Dopo aver visto un post di una donna di nome Karen Pedro su Internet che testimoniava come è stata aiutata dal dottor Padman. Ho anche deciso di contattarlo per chiedere aiuto perché tutto quello che volevo era che ottenessi mio marito, la felicità e assicurarmi che mio figlio crescesse con suo padre. Sono felice oggi che mi abbia aiutato e posso dire con orgoglio che mio marito è di nuovo con me e ora è innamorato di me come mai prima d'ora. o hai bisogno di aiuto di qualsiasi tipo, contatta il dottor Padman oggi perché ti garantisco al 100% che ti aiuterà proprio come mi ha aiutato la sua Email: padmanlovespell@yahoo.com WhatsApp +19492293867 Sito web: https://padmanspell.com

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  4. Bekins Feldman
    Ciao mondo! Sono Bekins Feldman dal Canada, ho letto così diverse testimonianze su questo grande incantatore chiamato Dr Egwali su come ha aiutato così tanti a ripristinare la loro vita sentimentale spezzata e persino con alcune erbe speciali nella guarigione di diversi disturbi. Quindi decido di provarlo, eccomi qui oggi per dare la mia testimonianza su come questo affidabile incantatore ed erborista chiamato Dr Egwali ha portato il mio ex indietro per averlo contattato. La mia ex aveva bisogno di andare per la sua strada senza una ragione tangibile, quindi ha concluso la nostra relazione, se n'è andata da circa un anno ma onestamente parlando mi manca molto e di sicuro farò qualsiasi cosa con qualsiasi mezzo solo per avere la mia fantasia d'amore reinsediato .. Ho dovuto contattare questa persona sempre fantastica e fidata e boom, il resto è stato magico ed è così che è tornata tra le mie braccia in un batter d'occhio proprio come ha detto il dottor Egwali. Sto usando questo forum per condividere la mia meravigliosa storia e la tua non è un'eccezione, provalo e scommetto che sarai così felice di averlo fatto. Puoi raggiungerlo attraverso una qualsiasi di queste piattaforme.
    Mail: Dregwalispellbinder@gmail.com o su Whatsapp: +2348122948392

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  5. Mio marito mi ha lasciato per una donna più giovane ed ero devastata. Era come se lo avesse avuto sotto un incantesimo malvagio, Saul si è rivoltato contro di me durante la notte senza alcun preavviso. È successo l'anno scorso, ero disperato, quindi ho usato ogni singolo sito Web di incantesimi che potevo trovare senza risultati. Un amico mi ha mandato dal Dr. Adeleke e l'ho contattato. Ha iniziato a lavorare con me a giugno. Come risultato di tutto il suo meraviglioso lavoro, io e il mio uomo siamo tornati insieme. Sono così felice e privilegiato di avere una persona così grande come te al mio fianco. Grazie! Contatta aoba5019@gmail.com e su whatsapp:+27740386124

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  6. Sono una donna molto povera che non ha sempre trovato fortuna quando si tratta di giocare alla lotteria. Gioco alla lotteria da quando avevo 21 anni e ora ne ho 45, il che significa che gioco alla lotteria da 24 anni. La somma più grande che abbia mai vinto in vita mia è stata di $ 400. Ma un giorno la mia storia diventa storia dopo aver trovato su Internet il nome di quest'uomo che è il migliore quando si tratta di vincere alla lotteria. Quest'uomo è un dottore voodoo molto forte che dà i numeri che non possono mai fallire. Dopo tutti i miei anni di lavoro e lotta per vincere la lotteria, ho finalmente vinto ($ 27 milioni) il nome è la dottoressa Adeleke, ( aoba5019@gmail.com ). oppure contattalo sul suo numero whatsApp (+27740386124) questo è l'unico modo per vincere alla lotteria e il migliore.

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